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Finanza e inclusività: “Con soluzioni come TQ Braille® promuoviamo un mondo senza barriere”

Finanza e inclusività: “Con soluzioni come TQ Braille® promuoviamo un mondo senza barriere”
Erika Rizzo
22 Oct 24
#accessibilità

La notizia ha avuto molta risonanza: Banca Sella è stata la prima in Europa ad introdurre un sistema innovativo chiamato TQ Braille®, che permette alle persone con disabilità visive di accedere a contenuti digitali tramite screen reader.

All’implementazione di questa tecnologia, pionieristica nel settore bancario, ha lavorato un team di colleghe e colleghi, fra cui Erika Rizzo, specialista marketing operativo del team Trade Marketing & Event di Banca Sella. A Erika abbiamo chiesto di raccontarci la genesi e lo sviluppo di questa iniziativa che testimonia, ancora una volta, l’impegno del nostro Gruppo verso una finanza sempre più inclusiva.

Entrata in Banca Sella nel 1999 come grafica pubblicitaria, con un background artistico e una laurea in Scienze della Comunicazione, Erika fin da subito contribuisce allo sviluppo di sella.it, ideando il marchio grafico, un progetto innovativo per l'epoca. Da allora, ha dedicato la sua carriera al mondo della pubblicità, del branding e della visual identity. Oggi, Erika è fiera di essere definita una "creativa", riconoscendo quanto curiosità e sperimentazione siano elementi essenziali nel processo progettuale che guida il suo lavoro. 

Erika, raccontaci come funziona esattamente la tecnologia TQ Braille®.
Il TQ Braille® è un dispositivo di rilevamento tattile che facilita la localizzazione del codice QR attraverso una cornice in caratteri Braille. Una volta identificato il codice, può essere scansionato tramite una fotocamera, collegandosi poi a una pagina web o a un documento compatibile con screen reader come VoiceOver di iOS e TalkBack di Android. Questi strumenti riproducono i contenuti in formato audio, rendendo le informazioni accessibili anche a persone non vedenti o ipovedenti. In questo modo, possono accedere facilmente a prodotti, servizi e iniziative della banca, prendendo decisioni più consapevoli.

Come è nata l'idea di sviluppare TQ Braille®? C'è stato un momento specifico o un'ispirazione particolare?
Con il lancio delle carte di debito in PVC riciclato nel 2022, progettate per essere facilmente riconoscibili al tatto e quindi accessibili a persone ipovedenti o non vedenti, abbiamo confermato il nostro impegno verso l’inclusività. La nostra continua ricerca di soluzioni che promuovano inclusività e un eccellente servizio per i nostri clienti ci ha portato a collaborare con Arti Grafiche Parini, una rinomata azienda piemontese con oltre sessant'anni di esperienza nella stampa tipografica, che ha brevettato questa tecnologia. Oggi è indispensabile favorire la contaminazione e creare sinergie; mantenersi informati, ispirarsi reciprocamente e cercare costantemente nuove soluzioni per avanzare nel campo della sostenibilità, dell'accessibilità e dell'inclusività.

Quali sfide avete incontrato nel processo di sviluppo della tecnologia TQ Braille® e come le avete superate?
L'integrazione del TQ Braille® nei nostri materiali è stata una sfida stimolante. È stato cruciale garantire la precisione della stampa tattile, ma altrettanto importante era rendere la tecnologia intuitiva e facilmente fruibile. Ci siamo concentrati molto sull'ottimizzazione della leggibilità dei contenuti tramite screen reader, affinché fosse realmente accessibile a tutti.

Quali sono stati i principali contributi della collaborazione con Arti Grafiche Parini nella creazione della tecnologia TQ Braille®?
La collaborazione con Arti Grafiche Parini è stata fondamentale. Grazie alla loro esperienza e al loro brevetto tecnologico è stato possibile creare una soluzione che integra Braille e codici QR, due elementi già ampiamente conosciuti, in maniera innovativa. La loro conoscenza del mondo tipografico ha garantito precisione e funzionalità, permettendoci di sviluppare un prodotto accessibile e affidabile. Questa partnership ci ha permesso di rispondere in modo efficace alle esigenze dei nostri clienti in termini di accessibilità.

Quali sviluppi futuri o evoluzioni prevedete per TQ Braille®? Pensate di integrare ulteriori tecnologie per migliorare l'esperienza utente?
Il progetto TQ Braille® è stato realizzato da Arti Grafiche Parini e patrocinato da UICI Italia, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, che insieme svolgono funzione consulenziale per intercettare tutte le esigenze del target di riferimento. L’obiettivo è estendere l’applicazione di questa tecnologia a più prodotti possibili. Attualmente, stiamo testando nuovi materiali e supporti, oltre a quelli già utilizzati nella cartotecnica e nel packaging. Questo è solo il primo passo; la ricerca di nuove tecnologie e sinergie volte a migliorare l’esperienza del cliente è un impegno costante per noi.

Pensate che questa iniziativa possa creare un effetto domino, incentivando altre aziende a sviluppare soluzioni accessibili simili?
Assolutamente sì. In Italia ci sono circa 2 milioni di persone non vedenti o ipovedenti, mentre in Europa questa cifra sale a quasi 30 milioni. Il progetto, pur essendo ancora agli inizi, ha già suscitato interesse in diversi settori, dal manifatturiero al Food&Beverage. Aziende come Eataly e la Regione Piemonte hanno già aderito. Credo che TQ Braille® possa essere una fonte di ispirazione per altre realtà aziendali, contribuendo a promuovere lo sviluppo di soluzioni accessibili e a costruire un mondo senza barriere.

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