Identikit della generazione Archimede. Così nel tempo della co-creazione l'innovazione coinvolge tutti, nessuno escluso
C'è chi ha immaginato una rappresentazione sintetica e immediata del cliente attraverso un avatar nel Metaverso, chi ha lavorato ad uno strumento di firma elettronica avanzata, chi ha proposto una carta di credito always on e chi ha suggerito una soluzione green per ridurre la corrispondenza cartacea fra uffici. Sono gli Archimede del gruppo Sella: colleghe e colleghi che hanno partecipato all'edizione 2023 di Amplify, il programma di corporate entrepreneurship targato Sella. Obiettivo: raccogliere idee per sviluppare nuovi prodotti e servizi per rendere migliore il lavoro e il servizio ai clienti. "Le aziende vivono della partecipazione delle persone e la partecipazione è la testimonianza dell'impegno, individuale e collettivo", ha affermato Pietro Sella, CEO di Gruppo.
Le aziende vivono della partecipazione delle persone e la partecipazione è la testimonianza dell'impegno, individuale e collettivo
Idee per fare la differenza
I sette team finalisti di Amplify si sono dati appuntamento al Lanificio Maurizio Sella per presentare i loro progetti ad una platea di colleghi presenti in sala e online, insieme ai principali responsabili delle aree di innovazione e sviluppo. Un momento particolarmente significativo, punto di arrivo di un processo che è partito molti mesi fa e che decreterà quali idee verranno effettivamente prese in carico dall'azienda e quindi sviluppate, come successo con Trace, la piattaforma nata proprio dal contest interno del gruppo Sella che si occupa di supportare le piccole e medie imprese nelle loro attività verso l'estero. Si tratta di un'esperienza carica di aspettative, in particolare per i partecipanti che hanno dedicato mesi di lavoro allo sviluppo dei propri progetti.
Prodotti, servizi e soluzioni che hanno spinto le persone ad abbracciare la sfida dell'innovazione. C'è chi, come Sara Bonavia della succursale di Imperia di Banca Sella, di idee quest'anno ne ha proposte ben tre per cogliere un'opportunità che nella quotidianità non si presenta così di frequente: "È il secondo anno che partecipo - dice - e per me è uno strumento straordinario perché dà voce a chiunque abbia qualcosa da proporre o voglia contribuire allo sviluppo di un'idea di altri". Oppure chi, come Marco Nicolello, che lavora presso l'ufficio di Tax Administration in Centrico, vede Amplify come una sfida personale, un'occasione di apertura: "Ho partecipato per mettermi in gioco e per comprendere quanta competenza ed entusiasmo esiste nel nostro Gruppo".
Sotto a chi tocca
La call for ideas della nuova edizione di Amplify parte ufficialmente nell'autunno scorso, attraverso la pubblicazione di sette challenge legate a quattro macro tematiche: Metaverse, Startup/New product, Company Improvement e Sustainability. Nelle settimane successive, nella piattaforma dedicata oltre duemila colleghe e colleghi propongono idee, commentano e votano: un confronto che porta alla selezione di trenta proposte che, dopo un processo di scrematura, diventano sette. "Le idee migliori sono state selezionate in base a criteri di fattibilità e utilità e sono poi passate ad uno step successivo, quello di fine tuning e costruzione dei team, durante il quale sono state messe a fuoco le proposte e rafforzati i team attraverso il coinvolgimento di altri candidati", spiega Gianmarco Covone, che assieme ad altri colleghi di Sellalab e dpixel, fa parte del team di progetto.
Sotto la guida e supervisione di un mentor, i venti colleghi dei team selezionati hanno così lavorato per lo sviluppo dei progetti e la preparazione del pitch day, concentrandosi su aspetti essenziali come il target, i bisogni, le alternative esistenti sul mercato e gli impatti economici delle soluzioni. È questo il periodo che ha lasciato ricordi più intensi fra i partecipanti: "È stato un percorso decisamente formativo, fin dalla costituzione del team, nel dividerci i compiti, nel seguire le indicazioni della nostra mentor. Abbiamo dovuto essere flessibili per adattarci ai cambiamenti e lavorare sodo, fino a svegliarci la mattina, chattare con gli altri per proporre una modifica, una implementazione, un layout nuovo", ricorda Lucilla La Starza, Responsabile Retail&Affluent Territorio Centro di Banca Sella, che con il suo progetto "Avatar del meta cliente" è stata fra i vincitori. Opinione condivisa anche Rosa de Angelis, Responsabile Economia Digitale, sempre in Banca Sella: "di tutta questa bellissima avventura ciò che più mi rimane è il gioco di squadra, il lavoro fatto assieme ai miei compagni: il cercare spazi liberi in qualsiasi momento, nei week end, in vacanza. Per noi è stato un gioco più che un lavoro".
Non è importante quanto sia difficile il compito da svolgere, ma le persone con cui affronti le sfide che ti si pongono dinanzi
Gioco di squadra
All'impegno dei protagonisti si è unito il sostegno di molte aree del Gruppo che, interpellate in base alle proprie competenze, hanno accompagnato lo sviluppo dei progetti. Un supporto fondamentale, come nel caso di Lorenzo Maria Leoni, che si definisce "broker di assicurazioni dal 2006, operations lover da sempre" e che ha presentato un progetto per l'adozione di uno strumento unico di firma elettronica avanzata: "Ho deciso di partecipare perché la mia idea mi sembrava buona, non potevo tenerla solo per me. Ho dovuto però approfondire l'argomento dato che non sono un tecnico e non avevo preparazione sufficiente sul tema: avevo perciò bisogno di capire se la mia proposta di efficientamento operativo avrebbe potuto funzionare". Lavoro di gruppo e supporto dei colleghi aiutano ad "ampliare i propri orizzonti", come sostiene Marco Vannozzi, Responsabile Economia Digitale di Banca Sella, e sono fondamentali per superare anche i momenti più critici: "Non è importante quanto sia difficile il compito da svolgere, ma le persone con cui affronti le sfide che ti si pongono dinanzi. Le giuste persone sono in grado anche di farti ragionare nel modo migliore per te", sostiene Silvio Mostacci, che si occupa di organizzazione e governance in Banca Sella Holding.
Il pitch day
Ed eccoci alla presentazione dei progetti. I team sfilano, uno dopo l'altro: introducono, raccontano, spiegano e rispondono alle domande. La competizione è così serrata che al termine vengono decretate ben due proposte vincitrici, che saranno oggetto di un percorso di sviluppo con un budget dedicato di 30.000 euro per una validazione tecnica approfondita. La giuria decide anche di affidare tre delle proposte rimanenti alle aree competenti affinché vengano subito sviluppate, dimostrando la fattibilità immediata di tali soluzioni. "Siamo entusiasti e grati per aver vinto questa edizione di Amplify" - dice Valentina Gatto, specialista di prodotto carte in Banca Sella. "Ci sentiamo onorati di essere stati scelti tra tanti partecipanti di talento e non vediamo l'ora di iniziare a lavorare sul progetto. È una grande opportunità per poter lanciare un servizio differenziante e portare valore al mercato".
Nella cultura dell'innovazione vincono tutti
"Questa edizione di Amplify ci ha permesso di migliorare il nostro business nel breve termine, grazie a soluzioni che possiamo implementare rapidamente e, allo stesso tempo, sviluppare idee innovative con un orizzonte più lungo. Amplify è un programma che apporta un valore aggiunto significativo in termini di promozione della cultura dell'innovazione in tutto il Gruppo ed è importante per noi riconoscere il contributo di tutte le persone che con passione decidono di investire tempo e impegno", ha dichiarato Andrew Vasko, Chief Transformation Officer del gruppo Sella.
Sfida raccolta dai presenti, e ben espressa dalle parole di Sara Bonavia: "quando si comincia a pensare in termini innovativi, con un mindset da startup, si impara che una sconfitta non è un punto di arrivo ma di partenza. Per questo sono ancora più carica: il mio percorso non si fermerà qui, cercherò di capire come superare i limiti della mia proposta, chiedendo altri riscontri, feedback e suggerimenti per migliorarla. Quindi preparatevi".