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Dona il tuo Voto 2025: il volontariato che unisce la comunità Sella

Dona il tuo Voto 2025: il volontariato che unisce la comunità Sella
Laura Nobile, Simona Andreoli e Lucia Castaldi

Durante le feste, il significato del dono assume un valore ancora più profondo: non è solo ciò che si riceve, ma soprattutto ciò che si sceglie di offrire agli altri. È il tempo condiviso, l’attenzione verso chi è in difficoltà, la volontà di esserci. In questo spirito, anche quest’anno il gruppo Sella ha rinnovato l’iniziativa “Dona il tuo Voto”, trasformando un gesto semplice in un regalo concreto per la comunità e valorizzando l’impegno solidale delle colleghe e dei colleghi che ogni giorno si dedicano al volontariato.

Ancora una volta, a decidere a chi destinare i fondi messi a disposizione dal Gruppo sono state proprio le persone di Sella, chiamate a esprimere la propria preferenza tra i progetti candidati. Un gesto semplice, ma dal valore enorme, che ha permesso di trasformare il voto in un aiuto concreto per chi ne ha più bisogno.

I progetti vincitori
I progetti candidati sono stati 23 e ben 886 colleghi hanno preso parte alla votazione. Tra tutte le iniziative presentate, tre hanno ottenuto il maggior numero di consensi e potranno beneficiare dei fondi messi a disposizione dal Gruppo.

Il primo progetto vincitore è Gattopoli, promosso da Lucia Castaldi, un’iniziativa che dà voce a chi non può chiederla. L’associazione si occupa del recupero di gatte e gattini abbandonati o in difficoltà, garantendo cure, sicurezza e percorsi di adozione responsabile. Il contributo ricevuto sarà utilizzato per l’acquisto di pappe di qualità, farmaci e per sostenere le cure veterinarie necessarie, come microchip, sterilizzazioni e vaccinazioni. Un aiuto concreto che permette di trasformare la solidarietà in vite salvate: dall’inizio dell’anno sono già oltre tremila i gatti a cui è stato restituito un futuro.

Il secondo progetto è Una barella d’emergenza per l’Hospice “L’Orsa Maggiore” di LILT Biella, promosso da Laura Nobile. L’Hospice rappresenta un presidio fondamentale per il territorio, un luogo in cui ogni giorno la dignità della vita viene tutelata attraverso le cure palliative, il sostegno psicologico e l’accompagnamento dei pazienti e delle loro famiglie nei momenti più delicati. La donazione contribuirà all’acquisto di una barella di emergenza, uno strumento essenziale per proteggere da malori improvvisi non solo i pazienti, ma anche i familiari che restano accanto ai propri cari.

Il terzo progetto vincitore è Un passaggio salvavita, promosso da Simona Andreoli per l’Associazione Talassemici Piemonte. L’iniziativa nasce per offrire un servizio di mobilità verso i centri di cura ai pazienti talassemici che devono sottoporsi regolarmente a terapie trasfusionali salvavita. Il contributo permetterà di garantire il trasporto a chi non è in grado di spostarsi autonomamente, ad esempio per l’aggravarsi delle condizioni di salute o per la mancanza di accompagnatori, assicurando continuità alle cure e maggiore serenità ai pazienti.

Abbiamo approfondito con le tre colleghe le motivazioni che le hanno spinte a partecipare a “Dona il tuo Voto” e il significato che il volontariato ha per loro. Ne emergono storie diverse, ma accomunate da un forte senso di responsabilità e dalla volontà di trasformare i propri valori e passioni in un aiuto concreto per gli altri.

Un impegno che nasce dall’esperienza personale
Dietro ogni progetto c’è una storia vissuta in prima persona.
Simona racconta come il suo coinvolgimento nasca dalla propria esperienza: convivendo con la talassemia, conosce bene le difficoltà legate alle terapie continue. L’idea del progetto l’ha colpita profondamente perché risponde a un bisogno reale, che lei stessa o persone a lei vicine hanno vissuto: nessuno dovrebbe affrontare da solo un momento così delicato.

Per Lucia, l’impegno in Gattopoli è una scelta di responsabilità verso i più fragili. Salvare animali abbandonati, curarli e accompagnarli verso una nuova famiglia significa “prestare la propria voce a chi non ce l’ha”, restituendo dignità e fiducia a creature spesso dimenticate.

Laura, volontaria LILT da oltre 15 anni, ha scelto di sostenere un progetto che mette al centro la dignità della vita umana. L’Hospice rappresenta un presidio fondamentale per il territorio, un luogo in cui il malato e la sua famiglia vengono accolti, accompagnati e sostenuti con professionalità e umanità.

Il motore del volontariato: valori e responsabilità
Aiuto concreto, vicinanza, dignità, empatia: sono questi i valori che guidano i tre progetti.
Nel caso di Simona, la donazione avrà un impatto immediato sull’avvio del servizio di trasporto, ma anche un valore importante in termini di sensibilizzazione sulla talassemia e sull’importanza delle donazioni di sangue.

Per Lucia, il contributo permetterà di affrontare cure veterinarie complesse e urgenti per alcuni animali in gravi condizioni, trasformando la solidarietà in vite salvate.

Per Laura, la donazione si traduce in uno strumento essenziale per garantire sicurezza e tutela all’interno dell’Hospice, rafforzando un modello di assistenza che mette la persona e i suoi affetti al centro.

Il valore del sostegno dei colleghi
Tutte e tre le colleghe raccontano l’emozione provata nel ricevere il supporto dei colleghi del Gruppo.

Simona parla di un legame che va oltre il lavoro quotidiano, fatto di attenzione e partecipazione autentica. Lucia descrive la gioia e la commozione nel sentirsi sostenuta, soprattutto per una causa che talvolta viene sottovalutata visto il periodo storico in cui ci troviamo. Laura sottolinea come il voto rappresenti una vera e propria fiducia nel lavoro svolto sul territorio da LILT e dai suoi volontari.

Un messaggio per chi vuole iniziare
A chi sta pensando di avvicinarsi al volontariato, il messaggio che arriva da queste storie è chiaro: è un impegno che richiede tempo ed energia, ma che restituisce moltissimo a livello umano. Perché anche un piccolo gesto, se condiviso, può diventare un dono capace di fare la differenza.

“Dona il tuo Voto” si conferma così non solo un’iniziativa solidale, ma un percorso collettivo che rafforza il senso di appartenenza e dimostra che, insieme, possiamo trasformare il valore del dono in un cambiamento reale, un passo alla volta.

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