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Persone & Lavoro

Donatori di voce, quella favola diventata realtà con le persone del gruppo Sella

Una puntata speciale e plurale del nostro format Stories. Per il secondo anno consecutivo, centinaia di colleghe e colleghi in Sella hanno deciso di donare la propria voce. Obiettivo: arricchire il catalogo di audiolibri che il Centro Nazionale del Libro Parlato mette a disposizione delle persone con disabilità visiva.
Donatori di voce, quella favola diventata realtà con le persone del gruppo Sella
Donatori di voce
01 Feb 24
#team sella

Ci sono storie che arrivano dall'Antica Grecia, altre dalla Russia e altre ancora dalla Spagna di Don Chisciotte. Racconti dedicati ai bambini avventurosi e leggende che esprimono la meraviglia dell'immaginario popolare. Storie sorprendenti, emozionanti, edificanti. Vere e proprie favole, come quella dei volontari del gruppo Sella che, per il secondo anno consecutivo, hanno donato la loro voce permettendo a tante persone di accedere liberamente alla cultura.

In occasione dell'ultimo Natale, il gruppo Sella infatti ha nuovamente proposto ai propri collaboratori di dedicare tempo e impegno per leggere ad alta voce e registrare alcuni brani destinati al Centro Nazionale del Libro Parlato, che dal 1957 offre gratuitamente a persone cieche, ipovedenti e che per patologia o per l'età avanzata hanno gravi problemi di vista, un ricco catalogo di audiolibri.

All'appello hanno risposto 349 colleghe e colleghi sparsi in tutta Italia: un gesto di solidarietà collettivo che ha coinvolto tutte le società del Gruppo e ha permesso di registrare ben 620 fiabe, 46 "novelle della nonna", 14 aneddoti popolari, 5 filastrocche, 5 facezie e 4 racconti per un totale di quasi 3000 pagine. "Nel complesso, i due anni di collaborazione con Sella hanno portato alla creazione di 25 audiolibri, di cui 2 in lingua inglese, destinati ai nostri lettori più piccoli", racconta Francesca Ferraro, referente del Centro Nazionale del Libro Parlato.

Ma quali sono le ragioni del successo di questa iniziativa? Lo abbiamo chiesto a Gloria Martignoni che si occupa di sostenibilità in Sella e che cura questo progetto, chiamato Donatori di Voce. "È un'iniziativa molto apprezzata perché intercetta il cuore e la passione dei nostri colleghi e riesce a coinvolgere le persone su tutto il territorio nazionale, e non solo, cosa difficile per le attività di volontariato che spesso richiedono la presenza fisica. L'elevata partecipazione è stata possibile anche grazie alla collaborazione attiva di una rete di referenti, uno per ogni società del nostro Gruppo".

"Occasioni come questa permettono ai colleghi di approfondire la propria conoscenza reciproca: abbiamo trovato persone molto espressive altre attentissime ai dettagli, tutte con un entusiasmo e una voglia di mettersi in gioco davvero speciali. In certi casi, abbiamo anche ascoltato colleghi cantare e abbiamo sentito fantastiche pronunce nei dialetti più svariati, imparati con tanta cura ed attenzione. Abbiamo scoperto sensibilità nuove utili a creare legami più forti e a contribuire in modo positivo al clima sul posto di lavoro", conclude.

Un'avventura. È questo il termine che lega, come un filo invisibile, le esperienze delle colleghe e dei colleghi del Gruppo che sono diventati speaker per l'occasione e si sono cimentati nella lettura ad alta voce. Alcuni di loro hanno apprezzato tanto questa iniziativa che hanno deciso di portarla avanti in maniera continuativa durante l'anno. 

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Emanuela Carozzo

"Ho imparato che tra i tanti doni inesauribili che possiamo offrire all'altro ve n'è uno invisibile ma prezioso: la voce", dice Emanuela Carozzo di Banca Patrimoni Sella & C.. "Ho imparato che ogni parola letta e perfino ogni pausa possono sostituire il testo di una storia scritta su pagine senza luce. Per me è stato solo un punto di partenza di un cammino empatico che mi propongo di percorrere a lungo".

Elena Pergrossi

Nessuno fra i partecipanti parla di fatica anzi, come sostiene Elena Pergrossi di Fabrick, per tutti si tratta di "un piccolo gesto, che richiede un minimo sforzo, ma che può fare la differenza". Nei commenti dei protagonisti emerge piuttosto il grande senso di responsabilità.

Elena Zoppo Ronzero

Come racconta Elena Zoppo Ronzero, di Banca Sella: "Ritrovarmi a leggere ad alta voce una fiaba, come spesso faccio con i miei figli, sapendo che grazie a questo gesto ci sarà un bambino che potrà conoscere quei personaggi e quella storia è stato davvero emozionante e ha suscitato in me un grande senso di responsabilità, per cercare di farlo al meglio, ma soprattutto di farlo col cuore".

In molti casi, è l'emozione della scoperta di qualcosa di nuovo. "Durante la registrazione delle favole mi sono sentito bene, anzi mi sono sentito in pace con me stesso", afferma Silvio Mostacci, di Banca Sella Holding. "Mentre leggevo, prestavo attenzione a scandire bene le parole, a dare un'intonazione corretta alla mia voce e dentro di me sorridevo, consapevole che quel momento di intima e profonda gioia me lo stava trasmettendo proprio quella favola che mi era stata regalata".

Patrizia Basile

Un trasporto emotivo che emerge anche dalle parole di Patrizia Basile di Sella SGR: "Ho letto con passione e amore, affinché chiunque ascolti possa sentire il calore della mia emozione e immergersi nella lettura come se lo stesse facendo con i suoi occhi. Amo leggere e ritengo che nessuno debba privarsi di un tale piacere".

Michele Gesù

La solidarietà è contagiosa e il volontariato spesso fa questo effetto: chi dona finisce per ricevere. Ce lo conferma Michele Gesù di Sella Leasing: "Ho spesso immaginato, e talvolta sognato, persone ipovedenti che ascoltano la mia storia, e mentre ascoltano ridono, si spaventano, si preoccupano, si rilassano, si emozionano. L'unica parola che mi viene in mente per descrivere questo trasferimento di emozioni è magia. Grazie di cuore".

Anna Alessandro

D'altronde, "Leggere è sognare per mano altrui" come scrisse Fernando Pessoa e come ci ricorda Anna Alessandro di Sella Personal Credit anche lei protagonista di questa iniziativa. 

Greffina

"Donatori di Voce" ha valicato i confini nazionali, coinvolgendo anche colleghi stranieri come Greffina di Centrico India che ha letto dei brani in inglese: "La gioia di leggere e raccontare è paragonabile a quella di preparare un piatto prelibato, fatto di felicità e saggezza, per il grande banchetto dell'umanità". 

Un banchetto fonte inesauribile di vita e che, grazie anche al contributo dei colleghi e delle colleghe del gruppo Sella, potrà ospitare sempre più persone. Anche questa, in fondo, è una piccola favola diventata realtà.