Rivoluzione hi-touch, l'innovazione arriva con un tocco. "Così in Sella abbiamo creato da zero la prima carta di credito biometrica in Italia"
Esperienza, intraprendenza e capacità di networking sono le doti che Stefano Cravero mette in campo per affrontare la sfida dell'innovazione nel settore dei sistemi di pagamento. Queste sono le premesse che hanno portato anche alla nascita dell'ultimo prodotto a cui ha lavorato insieme al team, la carta di credito biometrica lanciata da Sella Personal Credit al Salone dei Pagamenti 2022.
Stefano Cravero entra nel gruppo Sella nel 1999 in quella che era Consel, all'epoca divisione Biella Leasing. L'occasione di dare una svolta alla sua carriera professionale arriva dopo poco tempo, quando gli viene proposto di occuparsi di carte di credito. "Mi ritrovai a dover gestire da solo un prodotto per me nuovo, senza avere particolari punti di riferimento: un'esperienza molto stimolante che in qualche modo mi ha forzato ad acquisire il know-how in questo settore e che ancora oggi è la base del mio lavoro", ricorda.
"Dedico molto tempo a documentarmi, mi mantengo informato, cerco di conoscere i trend e penso a come calarli nella nostra realtà aziendale, a come dare loro concretezza e portare valore aggiunto ai nostri prodotti"
L'arte di arrangiarsi. In questi primi anni Stefano non acquisisce soltanto esperienza e competenze, ma sviluppa anche un modus operandi distintivo di tante persone che intraprendono il loro percorso professionale nel gruppo Sella: impara "ad arrangiarsi", a cercare soluzioni in autonomia, ad esplorare strade nuove. Una caratteristica che conserva ancora oggi, nel suo ruolo di Product Manager presso l'area Partnership e Prodotti di Sella Personal Credit. "In questi anni, ho seguito il lancio di molti nuovi prodotti e ho sviluppato una rete professionale molto fitta: di fatto sono quello che in gergo viene chiamato un presidio specialistico di prodotto".
Lavorare in un contesto così dinamico non è semplice, richiede molto impegno, costanza, metodo. "Per alcuni prodotti, quali il buy-now-pay-later, trattandosi di nuovi trend, di settori poco regolamentati, si aprono spazi e opportunità ma, allo stesso tempo bisogna sempre tenere presente che lo scenario potrebbe cambiare". Bisogna quindi avere la capacità di prevedere, la flessibilità per riuscire a correggersi in corsa, cambiare rotta e a volte, se necessario, fermarsi e ripartire. Un rischio calcolato, che vale la pena correre. "Essere tra i first mover, introdurre prodotti innovativi e distintivi rispetto ai competitor, contribuire all'evoluzione del nostro settore rappresenta per me un elemento di motivazione enorme" dice. È da questo spirito che nascono i prodotti innovativi, quelli che segnano un prima e un dopo, come la nuova carta biometrica lanciata da Sella Personal Credit a cui Stefano ha lavorato negli ultimi anni.
Stefano, ci racconti qual è stata la genesi della carta di credito biometrica?
Nella mia attività di esplorazione avevo intercettato questa novità, ancora in fase sperimentale, e ho iniziato ad approfondirla. Mentre rifletto sull'opportunità di sviluppare un progetto incentrato su un prodotto di questo genere, mi arriva una mail del nostro amministratore delegato, che mi suggerisce di indagare proprio in questa direzione: è stato l'assist perfetto! Abbiamo preso contatto con tutti i partner che era necessario coinvolgere e abbiamo cominciando a lavorare su tutti gli aspetti del caso: dalle certificazioni ai profili autorizzativi, dagli aspetti tecnologici a quelli più prettamente commerciali.
Quanto è stato importante il gioco di squadra all'interno di Sella Personal Credit per lo sviluppo di questo prodotto?
È stato fondamentale. Un prodotto è sempre la sintesi del lavoro di molte persone. Nel mio caso, mi sono interfacciato con molte aree, a cominciare da quella di project management. Allo stesso modo, è stata fondamentale la collaborazione con i colleghi dell'area legale e di compliance, con quelli dell'IT e dell'area di Operations. Con i colleghi del marketing abbiamo lavorato molto sul concept di prodotto chiedendoci sempre cosa volessimo trasmettere. Il card design ne è un esempio: esprime l'idea del contatto tra la chiave e l'impronta digitale, a significare "la chiave sei tu". Grazie a tutto questo lavoro, possiamo affermare con assoluta certezza che oggi la nostra carta è l'unico prodotto sul mercato italiano con caratteristiche di questo tipo.
Come è stata accolta dal pubblico questa novità al Salone dei Pagamenti?
L'accoglienza è stata molto positiva. Intanto le persone erano incuriosite dalla carta in sé, volevano vedere come fosse fatta, molti si aspettavano che fosse un po' più spessa, volevano vedere il sensore. Poi, quando si sono resi conto che di fatto si trattava di una carta normalissima, si sono concentrati sul meccanismo di registrazione dell'impronta digitale e sull'esperienza utente al momento del pagamento. Abbiamo potuto soddisfare la loro curiosità grazie ad un pos che avevamo presso il nostro stand.
Quali sono le prospettive e gli sviluppi che prevedete per questo prodotto?
Ci sono degli elementi che ci spingono all'ottimismo. Innanzitutto, abbiamo assisto in questi ultimi anni allo sviluppo di trend favorevoli legati alla crescita dei sistemi di pagamento alternativi, a cominciare proprio dalle carte di pagamento. Allo stesso tempo, la biometria è un settore che desta sempre maggior interesse: i meccanismi di autenticazione biometrica sono sempre più diffusi e si stanno affacciando anche i sistemi di riconoscimento vocale. E anche se oggi una persona può trovare delle soluzioni di pagamento alternative, proprio tramite biometria, ad esempio con i wallet, le carte plastificate stanno mantenendo la loro quota di mercato e, in alcuni casi, sono addirittura in crescita.
In un settore così dinamico, quali sono gli aspetti che più faranno la differenza in futuro?
Anche se evolvono le tecnologie e cambia l'approccio dei consumatori, la chiave rimane sempre la stessa: far percepire sicurezza, semplicità e convenienza. La fiducia e l'educazione rispetto alle nuove forme di pagamento fanno e faranno la differenza. Competenze e know-how di alto livello si uniscono al valore di un brand. In questo senso, Sella è un brand riconosciuto sia per la sua affidabilità che per l'innovazione.