Scenari
Open Innovation

Una ricerca Endeavor Insight disegna la mappa della Milano Fintech

L'ecosistema italiano del fintech e dell'innovazione cresce. A fotografare la situazione, con un focus su Milano che ne rappresenta il principale centro nevralgico, è Endeavor Insight, la società di ricerca dell'organizzazione no-profit Endeavor, che supporta le imprese selezionate tra quelle che hanno un alto potenziale di crescita anche su scala internazionale. 


Il report di Endeavor, appena presentato proprio a Milano (sfoglia qui il report integrale), è basato su 113 società innovative del settore, tra il capoluogo lombardo e le province limitrofe (Bergamo, Pavia, Varese, Monza, Como, Lecco e Lodi), che rappresentano oltre un terzo di quelle attive in Italia e che danno lavoro a oltre 1400 persone. Un numero ancora lontano dalle circa mille che si possono contare a Londra e New York e certamente di dimensioni ancora contenute rispetto a quelle inglesi o americani (solo il 5% di quelle Made in Italy, infatti, supera i 50 dipendenti), ma certamente significativo considerando che nella top ten mondiale c'è Sidney con un numero di imprese analogo (140). 

La crescita del Fintech District promosso da Sella (leggi l'articolo sui suoi tre anni) è una spia inequivocabile del fermento è del dinamismo che si respira nel settore. Basti pensare che una ottantina di startup "milanesi" sono nate in tempi recentissimi, vale a dire a partire dal 2014. E non si occupano più solo di pagamenti, che sono stati i primi ad essere coinvolti nella grande trasformazione digitale, ma di servizi finanziari in genere, wealth management e accesso al credito, specie per le Pmi. Quest'ultimo in particolare non è più solo credito bancario, che negli ultimi dieci anni risulta essere sempre più affiancato o preferito ad altre soluzioni innovative come il crowdfunding, mini bond e altre soluzioni di corporate e investment banking. 

Il report indica come ulteriore strada per lo sviluppo dell'ecosistema la possibilità di accedere a figure specializzate, soprattutto in ambito non finanziario. È già molto forte e destinata a crescere la ricerca di giovani talenti in particolare nel settore del marketing e del data-science, ma anche di figure più esperte nello sviluppo del business o con passate esperienze in imprese in fase di scale-up.

Ma la forza, e soprattutto le potenzialità, del settore non stanno solo nelle intuizioni e nel dinamismo che contraddistingue le fintech innovative, ma anche nella consapevolezza che far parte di un ecosistema aperto è un punto di forza indispensabile. Contaminazione, collaborazioni, partnership, piattaforme e open banking - come evidenza il report - sono un grande valore aggiunto per le startup del Fintech e per l'innovazione in genere, nonché per la loro capacità di crescita e sviluppo, anche nella competizione internazionale. 

Il report di Endeavor Insight riporta anche una analisi del network per evidenziare le connessioni esistenti all'interno dell'ecosistema fintech di Milano tra le varie società e le realtà che le supportano. Sono stati individuati diversi tipi di connessione tra cui "employment", le attività di imprenditorialità seriale, di mentorship e supporto, anche in termini di investimenti. La fotografia che ne deriva mette in rilievo l'importante ruolo giocato dal Fintech District, che fa da connettore ad un elevato numero di realtà che hanno aderito alla sua community, evidenziate nel grafico in azzurro. Mette inoltre in evidenza anche quei soggetti che hanno generato un alto numero di relazioni e interconnessioni con le altre realtà fintech. Tra i soggetti maggiormente impegnati in questo ecosistema emergono Sella, che ha il rilievo maggiore essendosi fatto promotore della nascita di un ecosistema di open innovation e di open banking, ed altri come Italian Fintech, Digital Magics e la stessa Endeavor (vedi il grafico).