Next, voci dal futuro | Cos'è la tokenomics e come impatta i modelli di business on chain
Abbiamo già parlato di applicazioni decentralizzate e basate su blockchain, chiamate dApps. Ogni blockchain, a partire da Bitcoin, è fondata su un sistema di incentivi volto a supportare gli early users della piattaforma. Questo sistema serve a garantire un equilibrio vantaggioso per gli attori coinvolti, sia che acquistino il token o che lo utilizzino all’interno della dApp o di una piattaforma.
Per questo motivo, è importante introdurre il concetto di Tokenomics e di design di una tokenomics. Partiamo dalle basi, ovvero Tokenomics = Token + Economics. Il termine racchiude, al suo interno, sia il concetto di Token, più piccola parte di un qualsiasi sistema che prevede utilizzo di Digital Assets, ed Economics, ovvero economia del sistema. Il concetto di Tokenomics, quindi, rappresenta il modello di ideazione, sviluppo e gestione dei token in un ecosistema decentralizzato, con l’obiettivo di creare un ecosistema sostenibile dove tutti gli utenti siano incentivati e motivati a partecipare attivamente.
L’utilizzo del token non va immaginato solo ed unicamente come valuta di scambio all’interno della piattaforma o come mezzo di pagamento, ma come vero e proprio strumento sistemico, volto a supportare la collaborazione tra le parti per migliorare e rendere più solida e strutturata la collaborazione. Il design engineering di un token è elemento cardine delle nuove economie digitali non solo per chi vede nel token un mero elemento speculativo, ma anche (e soprattutto) per chi contribuisce a mantenere attivo e decentralizzato un determinato sistema.
Se torniamo al whitepaper di Satoshi Nakamoto, si può notare come l’economia digitale sia stata propriamente ragionata e studiata, con l’obiettivo naturale di incentivare tutti gli attori del sistema e portare ad un apprezzamento del valore della stessa, non un deprezzamento.
Pensiamo, per un attimo, alla tokenomics di bitcoin:
- non potranno mai essere prodotti più di un certo quantitativo di token, 21 milioni per la precisione. Ciò comporta una scarsità intrinseca nel token stesso, che tenderà ad aumentare di valore nel tempo;
- grazie al meccanismo di halving, i pagamenti diretti ai miner vengono ridotti nel tempo, naturalmente portando ad una crescita continua e costante del valore del token stesso;
- il meccanismo di consenso tipico della blockchain di Bitcoin è noto come Proof of Work, il quale punta a ricompensare i miner e i nodi validatori non solo per la “scoperta” di nuovi bitcoin ma anche per la validazione delle transazioni. Il consenso, quindi, comporta un incentivo economico, elemento chiave affinché la macchina di Bitcoin continui a muoversi;
- per poter interagire con la blockchain di Bitcoin, gli utenti devono pagare delle tariffe di transazione che andranno a retribuire i nodi validatori. Maggiore è la richiesta di effettuare transazioni sulla blockchain, maggiore sarà il costo di transazione da dover pagare;
- la sicurezza di Bitcoin si basa sulla quantità di potenza di calcolo, nota come potenza di hashing, dedicata alle attività di mining. Maggiore la potenza di hashing, maggiore è la sicurezza della rete contro potenziali rischi;
- Bitcoin opera senza un’autorità centrale o un organo di governo. Le modifiche al protocollo vengono proposte ed implementate attraverso un processo di consenso tra i partecipanti decentralizzati della rete. Il codice di Bitcoin è completamente open source, permettendo a chiunque di esaminare, contribuire e proporre modifiche.
Tokenomics è, quindi, non solo l’impalcatura economica su cui una blockchain si basa, ma il punto di incontro tra economia, sociologia, politica, etica, volto a fare evolvere un sistema tecnologico in una società decentralizzata.
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