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Inclusione, legami, comunità. L’esperienza di Paola come volontaria sportiva alle Olimpiadi di Parigi

Inclusione, legami, comunità. L’esperienza di Paola come volontaria sportiva alle Olimpiadi di Parigi
Paola Barrel

Lo sport non è solo competizione, ma un potente strumento per unire le persone e costruire comunità più forti. E nel tempo ha reso Paola Barrel, che lavora nell’area del Servizio Crediti Speciali di Banca Sella, un punto di riferimento per gli sportivi del territorio piemontese e non.

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Paola entra in Banca Sella nel 1996 e lavora in succursale fino al 2011. Passa poi al Centro Crediti, dove dal 2014 fa parte del Servizio Crediti Speciali e, in particolare, del team Gestione Garanzie Mcc. Nel 2016, quasi per caso, viene coinvolta nella gestione contabile delle gare di Coppa del Mondo di canoa a Ivrea, evento che le fa scoprire una nuova e duratura vocazione: il volontariato sportivo. Una dedizione che l'ha portata fino a Parigi - alle Olimpiadi del 2024 - dove ha vissuto un'esperienza indimenticabile, lavorando a stretto contatto con atleti di tutto il mondo.

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Paola, che cosa significa volontariato sportivo? Di cosa ti occupi?
Oltre a gestire la contabilità degli eventi, mi occupo di amministrazione e logistica. Ad esempio, nel caso delle gare di canoa di Ivrea, accolgo le squadre (verifico i pagamenti, preparo i pettorali, gestisco gli accrediti) e durante l’evento sono un punto di riferimento oltre che per i team leader anche per i giudici e i media. Anche perché, man mano che arrivano i risultati delle competizioni e gli ordini di partenza, dobbiamo essere veloci a comunicarli in maniera puntuale e precisa. Essere una volontaria sportiva rende necessaria una buona dose di problem solving di vario genere, io ad esempio mi occupo anche di cartellonistica e oggetti smarriti.

Come sei arrivata alle Olimpiadi di Parigi?
Sono di origine francese e ho possibilità di soggiornare a Parigi senza problemi. Così quando i giochi olimpici sono stati assegnati proprio là, ho colto subito l’occasione e mi sono candidata come volontaria. Nella primavera 2023 la mia candidatura è stata accettata e a fine anno mi hanno comunicato le attività di cui mi sarei occupata. 

Che tipo di attività?
A Parigi sono stata assegnata allo stadio nautico di Vaires-sur-Marne dove si sono svolte tutte le gare di canoa slalom, canoa sprint e canottaggio. Ho fatto parte del team di assistenza agli atleti che si occupava della gestione della mensa e della lounge, dei ristori sul campo di gara e degli accessi al campo gara.

Cosa ti è piaciuto di più? Hai riscontrato qualche difficoltà?
La cosa che mi ha più entusiasmata è stata far parte di un ambiente davvero internazionale: del mio team facevano parte circa 60 persone, di generazioni e stili di vita differenti, provenienti almeno da 10-15 Paesi. Nonostante ciò, abbiamo creato un bellissimo gruppo e, comunicando principalmente in inglese e francese, siamo riusciti sempre a raggiungere gli obiettivi che giornalmente ci venivano assegnati. La parte più stancante sono stati i vari spostamenti giornalieri (almeno 2 ore al giorno) per raggiungere le gare.

Hai seguito qualche gara in particolare? 
Essendo a diretto contatto con l’organizzazione ho avuto la fortuna di poter seguire tutte le gare quando ero di turno e di incontrare personalmente gli atleti. Il mio vantaggio era che molti allenatori, team leader e atleti mi conoscevano già perché negli anni sono venuti diverse volte ad Ivrea sia per allenarsi che per partecipare a gare internazionali. Oltre alle gare di canoa ho poi potuto assistere alle gare in centro città (marcia, nuoto nella Senna e maratona) e ho avuto la fortuna di assistere alla medaglia d’oro dell’Italia di pallavolo femminile e alla bellissima cerimonia di chiusura.

Una parola per descrivere l’esperienza?
È stata un’esperienza incredibile, in un ambiente sereno ed allegro, con la possibilità di incontrare atleti di enorme caratura che alla fine si sono rivelati persone alla mano, senza alcun atteggiamento da star. In una sola parola? Indimenticabile.

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