I pagamenti innovativi e digitali contribuiscono alla crescita dell'economia
La pandemia ha avuto un impatto sull'intero ciclo del denaro: non solo i clienti sono più propensi a pagare con carta o altre soluzioni senza contanti, ma anche gli esercenti sembrano preferire i pagamenti digitali.
Le abitudini degli italiani stanno cambiando rapidamente e il settore dei pagamenti come al solito è tra i più esposti - e più intraprendenti - in fatto di innovazione. Basta guardare gli ultimi report (come ad esempio quello Politecnico di Milano), per misurare quanto profondo e veloce sia il cambiamento, che le misure introdotte per fronteggiare la pandemia ha ulteriormente accelerato. Ma non si tratta solo di soluzioni funzionali ad affrontare meglio la limitazione degli spostamenti, il distanziamento sociale e la riduzione dei contatti fisici: è un cambiamento culturale, più profondo, che era già in atto ben prima della pandemia e che in altri paesi era già ampiamente avanzato.
Ebbene la "nuova normalità" sarà sempre più pervasa da queste innovazioni. Lo sviluppo di una economia digitale in Europa che ha ormai raggiunto un "punto di non ritorno" (lo abbiamo raccontato anche in questo scenario curato dal Sole 24 Ore qui su Sella Insights). Secondo un'analisi di Goldman Sachs, ad esempio, "nel solo 2020 si sono registrati 3-5 anni di crescita della penetrazione online in molti segmenti del commercio elettronico (B2C) e addirittura tassi di crescita pari a 10 anni in settori ancora più arretrati dal punto di vista dei servizi online come l'alimentare e l'educazione".
E tra i fattori chiave di questo sviluppo, come dicevamo, ci sono proprio i sistemi di pagamento.
Una crescita confermata anche dalla Banca d'Italia, che in un recente rapporto ha evidenziato come i pagamenti effettuati nel nostro Paese con carte di pagamento molto probabilmente supereranno quelli con i contanti già nei primi mesi del 2021 e non, come si pensava, nel 2022. A spingere le soluzioni digitali, inoltre, contribuiscono anche la diffusione anche dalle modalità contactless e l'utilizzo di smartphone e altri dispositivi indossabili, associati a carte di pagamento dematerializzate.
La pandemia del resto ha poi avuto un impatto sull'intero ciclo del denaro: non solo i clienti sono più propensi a pagare con carta o altre soluzioni senza contanti, ma anche gli esercenti sembrano preferire i pagamenti digitali. La cui crescita migliora anche lo stato di salute dell'intero sistema economico. Secondo il rapporto della Banca d'Italia, infatti, un'economia con più pagamenti "cashless" è maggiormente resiliente e meno esposta a choc provenienti dall'esterno.
"Le nuove esperienze di pagamento più veloci e semplici e la maggior fiducia nella sicurezza degli strumenti - sottolinea anche Pwc in un report sull'Italia - stanno avvicinando i consumatori ai pagamenti digitali". Certo, il nostro Paese risulta ancora indietro nella classifica europea sul cashless, guidata dai Paesi scandinavi e dal Regno Unito, ma il trend è in crescita come dimostrato negli ultimi mesi.
Anche il quadro normativo ha aiutato. Con la direttiva PSD2 a tutela dei consumatori, l'Europa ha introdotto la Strong Customer Authentication (SCA) con l'obiettivo di aumentare ulteriormente la sicurezza delle transazioni online. La SCA è basata sull'uso di almeno due fattori di questi tre fattori: qualcosa che l'utente conosce (ad esempio una password), qualcosa che l'utente possiede (ad esempio un token) e qualcosa che lo riguarda (ad esempio l'impronta digitale). La nuova modalità di autenticazione, estesa dall'1 gennaio 2021 a tutti i servizi di pagamento, è pensata per permettere di identificare e autenticare in maniera univoca il cliente e la tipologia di operazione che deve effettuare riducendo i rischi di frode e proteggendo i clienti quando eseguono operazioni di pagamento. Aspetti che non possono che avvicinare gli utenti a questi metodi di pagamento, considerati sempre più sicuri e semplici da effettuare.
I sistemi di pagamento innovativi, dunque sono uno strumento di supporto per molte attività. Basta considerare come gli acquisti di prodotti online nel 2020, come riportano i dati dell'Osservatorio del Politecnico di Milano, hanno registrato una crescita del 31%. Per questo sono molte le attività che si sono dotate di strumenti innovativi per accettare pagamenti "a distanza", tramite piattaforme di e-commerce, Qr Code, pagamenti via link oppure ancora app di accettazione di transazioni via smartphone.
Dati confermati anche da uno studio del Censis che ci dice che, relativamente all'adozione di nuove tecnologie che abilitano la vendita dei propri beni e servizi, lo scenario rilevato in Italia nel corso degli ultimi anni è quello di una tendenza generale da parte delle imprese all'espansione delle attività commerciali via web. E' chiaro che la velocità di questa crescita dipende, oltre che dagli investimenti delle singole aziende, anche da eventuali interventi normativi come ad esempio gli incentivi all'adozione dei pagamenti digitali o gli interventi che saranno previsti all'interno del Recovery Plan.
Un percorso che in ogni caso sta permettendo al nostro Paese di risalire nelle classifiche europee, sia dei pagamenti digitali, sia della digitalizzazione delle attività imprenditoriali. Aumentando così la consapevolezza, sia nelle imprese che nei consumatori, delle opportunità che i nuovi metodi di pagamento possono offrire.