Gioco di squadra e semplificazione delle esperienze dei clienti. Così il risultato è assicurato
Elisa Peretti, di formazione economica, inizia la sua esperienza professionale in due compagnie di assicurazione dove "si fa le ossa" prima di entrare, nel 2020, in Banca Sella. Oggi, come business owner della squad protezione, si occupa di gestire e sviluppare l'offerta dei prodotti assicurativi e costruire customer journey per il ramo danni. Ilaria Cattaneo, invece ha una formazione umanistica: dal 2007 entra a far parte del mondo bancario dove svolge diversi ruoli fino ad intraprendere nel 2019 la svolta in materia assicurativa. A fine 2021 approda in Sella dove, nel coordinamento retail, collabora al processo di creazione di nuovi prodotti e journey per i clienti e si occupa del percorso formativo della rete commerciale.
Elisa ed Ilaria lavorano a stretto contatto per dare ai colleghi tutti gli strumenti necessari a svolgere in maniera qualificata il proprio lavoro e diffondere la consapevolezza fra i clienti dell'importanza della protezione dai rischi. Un impegno che è stato riconosciuto pochi giorni fa con il "Best performance 2023 - Coaching on field”, un premio per i risultati raggiunti grazie ad un programma a cui hanno contribuito, fatto di attività di coaching dei colleghi e iniziative commerciali.
Elisa, ci racconti innanzitutto la relazione fra il nostro Gruppo e il comparto assicurativo?
Si tratta di una relazione di lungo corso. Banca Sella colloca prodotti assicurativi da oltre 25 anni. Siamo partiti con un'offerta di prodotti vita negli anni 90 e dal 2002 abbiamo esteso la nostra consulenza anche per supportare il cliente in caso di imprevisti come invalidità, decesso, malattia grave. Dal 2008 abbiamo allargato la nostra offerta per coprire i rischi cosiddetti danni che partono dalle polizze auto, fino agli infortuni, alla casa, al business e anche ai sempre più sentiti rischi catastrofali. Abbiamo una storica partnership con HDI e in questi anni abbiamo esteso la nostra collaborazione danni anche a Yolo, grazie alla quale oggi possiamo offrire comodamente online le cosiddette micropolizze di Genertel, coperture assicurative che partono da 1,5 euro al giorno per tutelarsi durante il tempo libero, sia per un viaggio dall'altra parte del mondo, sia per esempio, per andare a sciare (dove da qualche anno la copertura è obbligatoria!).
Ilaria, quali sono le sfide di oggi del settore assicurativo?
Innanzitutto, c'è una sfida di tipo culturale. Diffondere la cultura assicurativa tra i nostri clienti, ossia la consapevolezza di quanto sia importante giocare d'anticipo e tutelarsi di fronte a possibili imprevisti piuttosto che agire di conseguenza, è fondamentale. Oggi in Italia abbiamo ancora tanta strada da fare in ambito assicurativo, troppo spesso si utilizzano i risparmi per far fronte agli imprevisti: assicurarsi vuol dire non sentirsi soli quando accadono eventi inaspettati.
Elisa, come siamo organizzati per affrontare queste sfide?
La chiave è il lavoro di squadra. Con i nostri partner, con i team interni al nostro Gruppo e, soprattutto, con i colleghi che sono in contatto diretto con i nostri clienti. La diffusione della cultura assicurativa passa innanzitutto dalla consulenza dei colleghi presenti sul territorio che, conoscendo i clienti, possono far comprendere l'importanza di proteggersi dai rischi. Dall'altra parte, sappiamo che è cruciale il tema della semplificazione. Semplificazione dei contratti e delle customer journey sia dei colleghi in succursale sia dei clienti che scelgono di acquistare o firmare una polizza online. Ecco perché è davvero un gioco di squadra dove tutte le parti coinvolte, da quelle di business (compagnie assicurative, rete commerciale, assistenza e marketing) a quelle di supporto (IT, legale, compliance) devono guardare nella stessa direzione.
Ilaria, che ruolo gioca la tecnologia nella nostra strategia commerciale?
Noi siamo innovatori per tradizione… questo significa offrire anche in ambito assicurativo esperienze digitali affiancate dal fondamentale supporto dei nostri colleghi. In ottica mobile first, le soluzioni che sviluppiamo consentono ai nostri clienti di sottoscrivere, rinnovare e consultare le polizze direttamente in app, oppure chiedere con un click una consulenza di un nostro esperto in caso di necessità. Far parte di un gruppo come Sella ci aiuta ad avere costantemente un visione aggiornata dei trend di mercato e delle soluzioni assicurative all'avanguardia.
Ilaria, pochi giorni fa avete anche ricevuto un riconoscimento per il vostro lavoro, vero?
Sì, abbiamo vinto il premio "Best performance 2023 - Coaching on field” per i risultati raggiunti dalle nostre succursali nella consulenza dei prodotti retail di HDI Assicurazioni grazie all'innovativo coaching on field e alle iniziative commerciali dedicate. Da circa un anno abbiamo iniziato infatti un progetto con HDI che ha messo a disposizione dei nostri colleghi un team di specialisti che affiancano le succursali nel potenziamento della consulenza, con attività formative dedicate, propedeutiche alla preparazione degli incontri con i clienti in termini di analisi dei bisogni e dei rischi assicurativi. La collaborazione banca-compagnia è stata vincente e ci ha permesso di ottenere risultati molto soddisfacenti. Fin dall'inizio abbiamo creduto molto in questo progetto e ricevere questo premio ci riempie di soddisfazione e ci fa capire che siamo nella giusta direzione.
A proposito di soddisfazioni: quali sono gli aspetti del vostro lavoro che più vi piacciono?
Ilaria: stiamo portando avanti un progetto che ci stimola moltissimo. Possiamo sviluppare un business che ad oggi ha un grande potenziale di crescita e soprattutto che aiuta i nostri clienti ad affrontare l'imprevedibilità della vita quotidiana. Io ed Elisa abbiamo la fortuna di essere molto diverse, ma estremamente complementari. Ci impegniamo a confrontarci costantemente, questo ci permette di generare sempre nuove idee, di crescere a livello professionale e personale.
Elisa: abbiamo creato un gruppo affiatato, che lavora con un metodo di collaborazione basato sul feedback periodico. Ci diamo obiettivi di business ma anche di sviluppo personale, non è solo cosa facciamo ma anche il come lo facciamo che può fare la differenza. In questo ci siamo trovate molto bene. Riusciamo ad apprezzare sia i feedback positivi che i suggerimenti per poter far meglio il nostro lavoro: perché la voglia di migliorare è il punto che più ci accumuna!