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«Esperienza, visione, ascolto: ecco i pilastri dei nuovi servizi finanziari»

«Esperienza, visione, ascolto: ecco i pilastri dei nuovi servizi finanziari»
S32 a Milano, sede di Sella Corporate & Investment Banking
Francesco Falcone
Francesco Falcone

Managing Director M&A Advisory di Sella CIB

Quarantuno anni, abruzzese di origine e milanese di adozione, Francesco Falcone è un appassionato di lettura, sport e di viaggi on the road. Ed è il nuovo Managing Director di Sella CIB, entrato da poche settimane nel Gruppo dopo una lunga esperienza nel mondo della finanza: «Mi sono sempre occupato di M&A, IPO e raccolta di capitali in contesti molto diversi: ho iniziato in una "Big Four" per poi approdare in una grande banca commerciale e infine, per un breve periodo, in una banca d'affari con un focus settoriale. Credo che Sella CIB riassuma i vantaggi di ciascuno di questi modelli, superandone i limiti: l'approccio sartoriale e flessibile all'impresa e all'imprenditore, tipico delle boutique, affiancato alla solidità e alla offerta di un Gruppo bancario, dinamico e in forte crescita», afferma Falcone. 

Ascolto costante del mercato 
Francesco Falcone crede che la tecnologia stia trasformando le aziende anche nei settori più tradizionali e che la spinta all'innovazione per sostenere e accrescere i vantaggi competitivi sia alla base delle scelte strategiche di piccole realtà e grandi multinazionali. «In un contesto di questo genere, i servizi di advisory M&A giocano un ruolo fondamentale per accompagnare al meglio gli imprenditori in una logica di piena sinergia e creazione di valore. Operazioni di natura straordinaria come quelle di M&A spesso rappresentano momenti di grande discontinuità. Acquisire un'azienda significa analizzarne la complessità in un periodo di tempo limitato: dagli aspetti industriali alle logiche commerciali e strategiche, dalla rappresentazione contabile alle questioni legali e fiscali. Chi vende deve assicurarsi che tale complessità sia espressa in maniera chiara e costruttiva, chi acquista deve affidarsi al giudizio e all'analisi di esperti per gestire e limitare i rischi. A tutto questo si aggiungono gli aspetti valutativi e gli elementi negoziali, la governance, la struttura finanziaria, in alcuni casi la gestione del passaggio generazionale o di riassetto della struttura azionaria tra soci: insomma un contesto che richiede grande esperienza, capacità di analisi e di giudizio», precisa Falcone.

Quelle proposte su misura
«L'M&A ha assunto progressivamente un ruolo strategico e l'evoluzione dei prodotti di Investment Banking ha favorito questa tendenza, come confermato dal continuo trend di crescita del numero di deal a cui abbiamo assistito nell'ultimo decennio. Per rispondere a queste sfide occorrono competenze, scala, un'offerta di soluzioni mirate e una visione strategica ben definita. E nell'individuare le esigenze di imprese e imprenditori e formulare le soluzioni più adeguate gioca un ruolo fondamentale l'advisor finanziario che favorisce la gestione ordinata e strutturata del processo, la profondità delle analisi e della documentazione, l'identificazione delle giuste controparti, gli aspetti contrattuali e di governance e l'ottimizzazione dei tempi necessari a chiudere l'operazione. Il tempo è una risorsa scarsa nelle operazioni di M&A, imprenditori e manager devono conciliare il loro coinvolgimento attivo nel processo con la gestione ordinaria del business», dice Falcone.

Il ruolo dell'Advisor M&A
«L'advisor deve avere competenze tecniche, visione strategica ed esperienza. Ma allo stesso tempo servono empatia, capacità di ascolto, problem solving e grande curiosità. Ogni impresa ha le proprie peculiarità, ogni situazione è diversa dalle altre, ogni settore ha le sue dinamiche. L'analisi del contesto passa per l'ascolto e per l'analisi dei dettagli. Per questo è importante per l'advisor passare del tempo in azienda, conoscere le persone e le scelte operative, visitare gli impianti ed i magazzini: questo fa davvero la differenza».

Il futuro tra sfide tech e ambientali
«I processi di consolidamento, la strategia di diversificazione, l'attività di buy and build dei fondi di Private Equity continueranno a rappresentare i principali driver per l'M&A nel prossimo futuro, insieme all'espansione internazionale. Credo però che le sfide più importanti siano legate alla tecnologia e all'ambiente. L'intelligenza artificiale rappresenta una grande sfida tecnologica, l'automazione dei processi industriali richiede acquisizioni mirate. E lo stesso vale per l'attenzione alla sostenibilità e alle tematiche ESG in generale. In questo senso, il servizio di Investment Banking di Sella CIB ha un posizionamento privilegiato. Abbiamo concepito la nostra piattaforma di soluzioni in forte sinergia con il resto del gruppo Sella e come "sistema" che coinvolge anche altri operatori istituzionali come CDP, Fondi di Private Capital, Club di investimento ed altri player specializzati. In Sella CIB combiniamo i vantaggi della capillarità della rete e della solidità del gruppo Sella all'esposizione internazionale del network Terra Alliance, di cui siamo partner fondatori e grazie al quale intercettiamo opportunità a livello globale», conclude Falcone.

 

  • Leggi un approfondimento sulle operazioni di M&A nell'intervista a Carlo Alberto Carnevale-Maffè; 
  • Leggi l'intervista a Giacomo Sella: "Italia chiama mondo, per crescere le Pmi guardano all'estero. Nel futuro ambiente e digitale";
  • Scopri di più su Sella CIB nell'intervista a Danilo Dragone, Associate Director nel Corporate & Investment Banking del gruppo Sella.
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