"M&A straordinaria occasione di change management: spinge le aziende a ripensarsi e a crescere"
Oggi M&A è la prosecuzione delle strategie di globalizzazione, ma con nuovi mezzi organizzativi e finanziari. Significa ripensare la catena del valore
"M&A rappresenta la prosecuzione delle strategie di globalizzazione con nuovi mezzi organizzativi e finanziari. Oggi la globalizzazione non significa più occupare un territorio, ma ripensare la presenza nei vari distretti e quindi anche la catena del valore. Di fatto implica la ricerca di valore in uno specifico contesto geografico". Così Carlo Alberto Carnevale Maffè (nella foto), docente di strategia alla SDA Bocconi , definisce il nuovo perimetro legato a Mergers and Acquisitions, ossia a quell'ambito che da sempre comprende le operazioni di acquisizioni o fusioni che hanno lo scopo di modificare l'assetto di due o più aziende, ma che oggi acquistano significati differenti, tra gli eventi bellici in corso nell'Europa dell'est e un contesto economico maggiormente in sofferenza per via delle pressioni inflazionistiche.
Non basta scalare. Le aziende che puntano all'internazionalizzazione devono integrare nuovi processi legati a due fattori strategici: green e digital
La riflessione nasce dalla notizia riguardante il Gruppo Riello Elettronica che ha acquisito la maggioranza della società francese ATM Distribution (leggi qui la notizia). Il deal ha permesso al gruppo veronese di espandere la propria presenza internazionale nell'area dell'automazione e sicurezza domestica, grazie al ruolo di Sella Corporate & Investment Banking in qualità di advisor finanziario esclusivo, come riportato dalla stampa. "Oggi le industry maggiormente esposte a questa vocazione globale, e quindi le realtà più impegnate sul fronte internazionale, sono quelle che devono trovare sinergia non soltanto nella mera scalabilità, ma in un percorso di integrazione di nuovi processi legati soprattutto a due fattori strategici: green e digital. Ma attenzione. Non si tratta della semplice somma di questi due elementi, ma di un ripensamento del perimetro complessivo che comporta la transizione digitale e quella ambientale. Soprattutto la digitalizzazione è figlia della rivoluzione determinata dall'emergenza pandemica globale", precisa Carnevale Maffè.
L'M&A è una straordinaria occasione di change management, è un inevitabile casus belli organizzativo
Così il digitale diventa centrale nella riorganizzazione della filiera, nella ridefinizione dei processi, nel ripensamento dei mercati. "La pandemia ha accelerato la trasformazione di tutto in tempi rapidissimi. Questo shock ha creato condizioni di vantaggio che esulano dalla dimensione industriale e la competizione si sposta sul terreno della semplicità, dell'accessibilità, della velocità di risposta", dice Maffè.
Professore, tra pandemia, guerra e instabilità generalizzata, questo mercato globale è ancora interconnesso?
Il mercato in realtà si polarizza sempre di più e la logistica fisica si frammenta. La guerra in Ucraina ha accelerato la transizione energetica, ma la pandemia è stato il momento definitivo di rielaborazione di nuove strategie. Oggi la globalizzazione, che è nuova ed è strutturata per blocchi macroregionali europei, è più lenta nella sua realizzazione e la ridefinizione della supply chain è maggiormente legata alle conseguenze del Covid-19.
La diversificazione resta una chiave vincente?
L'M&A da sempre ha anche lo scopo di aumentare il valore di un'azienda grazie alla diversificazione delle proprie attività in nuovi mercati. Questa diversificazione è sempre stata un valore perché comporta un'azione strutturata in termini di portafoglio. E in fondo è una distribuzione del rischio.
Dobbiamo concentrarci sulla creazione di impatto e sulla definizione di partnership necessarie, ha scritto il World Economic Forum nel manifesto di Davos 2021. Come ripensare l'impresa?
Le operazioni di fusione e acquisizione comportano da sempre anche il consolidamento delle società. Di fatto si tratta di ripensare le imprese e, facendolo, riscrivere le dinamiche del mondo del lavoro. Così le sfide economiche, ambientali, sociali vanno lette in una logica interconnessa. Ma alla base di tutto questo c'è un altro assunto: l'M&A è una straordinaria occasione di change management, perché di fatto è necessario formare le aziende a cambiare. Quindi è un incidente voluto e un inevitabile casus belli organizzativo.
Qual è il ruolo degli attori dell'ecosistema economico-finanziario per sostenere questa azione di internazionalizzazione?
La sfida è ripensare il ruolo degli advisor, che devono fornire non solo il capitale economico, ma anche quello umano. Devono accompagnare verso questa evoluzione, fornire una visione allargata e innovativa. È un lavoro di cucitura delle parti, quindi sartoriale a seconda della natura delle varie aziende coinvolte.