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Dal mini-bond al basket-bond, lo sviluppo degli strumenti per la crescita delle imprese

Dal mini-bond al basket-bond, lo sviluppo degli strumenti per la crescita delle imprese
Getty Images
Graziano Novello

Head of Private Debt Sella

Gli eventi geopolitici che stanno coinvolgendo l'Europa e il mondo nell'ultimo periodo hanno causato per molte aziende tensioni su alcune voci di costo, dovute soprattutto all'aumento dei tassi di interesse e a un livello dell'inflazione che si mantiene elevato, andando a incidere sui prezzi delle materie prime. In un tale scenario, l'accesso a forme di finanziamento alternative, tra cui emerge il mini-bond, assume sempre maggiore importanza per le PMI con piani strategici definiti.

Ma come funziona il mini-bond? Con questo strumento si intende l'emissione di titoli di debito da parte di società di capitale o cooperative non quotate su listini aperti agli investitori retail. In Italia questo settore si sviluppa a partire dal 2012, offrendo per la prima volta alle imprese la possibilità di raccogliere capitale attraverso uno strumento che fino a quel momento era ad appannaggio prevalente delle realtà quotate. Il contesto economico in cui avviene questa "liberalizzazione" è quello in cui gli effetti della crisi finanziaria, in particolare la riduzione dei margini aziendali e una riduzione dell'offerta di credito da parte del sistema bancario italiano, sono ancora evidenti. La conseguenza è che il mini-bond risulta immediatamente un'importante forma di finanziamento alternativo per le PMI e Mid-Cap non quotate complementare al credito bancario tradizionale.

I dati recentemente pubblicati dal Politecnico di Milano testimoniano la crescente rilevanza e popolarità dello strumento, in particolare nella fascia di importo fino a 50 milioni di euro, con un totale di 1220 emissioni da novembre 2012 a fine 2021 per 832 imprese (che in alcuni casi hanno condotto più emissioni). Dopo il 2020, anno in cui le emissioni sono diminuite a causa della pandemia Covid-19, la crescita ha confermato il trend degli anni precedenti registrando nel 2021 un incremento del 9% rispetto al 2019 e del 15% rispetto al 2020, per un totale di 1,067 miliardi di euro a fronte di 219 emissioni.

In questo scenario una recente innovazione di prodotto è rappresentata dai cosiddetti "Basket Bond", nati con l'obiettivo di coinvolgere investitori istituzionali sistemici nel supporto dell'economia reale investendo indirettamente in mini-bond. In alcuni casi una potenziale criticità del mini-bond, soprattutto quelli strutturati da PMI e di importo ridotto, risiede nella difficoltà a coinvolgere investitori istituzionali interessati, invece, a sottoscrivere ticket più importanti: la struttura dei "Basket Bond" risolve per definizione questo problema (nel periodo 2012-2021 complessivamente 11 iniziative per 1,2 miliardi di euro).

Il "Basket Bond", infatti, consiste nel processo di cartolarizzazione di prestiti obbligazionari emessi da un campione di società italiane, spesso accumunate da caratteristiche analoghe (appartenenza allo stesso settore produttivo, alla stessa filiera, alla stessa area geografica, ecc.), che vengono sottoscritti da un'apposita società veicolo a sua volta finanziata con un'emissione di titoli denominati asset backed securities (ABS) aventi come sottostante i singoli mini-bond. Questo tipo di operazione consente un'elevata diversificazione del rischio per gli investitori finali e, al contempo, permette il raggiungimento di masse critiche appetibili a tali controparti istituzionali. Contestualmente, per le aziende emittenti permangono le caratteristiche e i vantaggi propri dell'emissione di mini-bond (sostegno agli investimenti, crescita organizzativa e gestionale, apertura al mercato dei capitali). 

È possibile prevedere anche la quotazione dei singoli mini-bond sottostanti alla cartolarizzazione, listati nel segmento professionale ExtraMOT PRO3 creato da Borsa Italiana specificamente per accogliere i prestiti obbligazionari emessi da PMI e Mid-Cap. Questo offre una rilevante opportunità alle aziende emittenti di confrontarsi con il mercato, comunicando il raggiungimento dei target strategici di crescita e, quindi, potendo beneficiare di una notevole visibilità a livello nazionale ed internazionale.

Tra le diverse iniziative di Basket Bond lanciate di recente c'è quella che ha visto Sella - tramite la divisione Corporate & Investment Banking - come arranger con la partecipazione di Cassa depositi e prestiti e Mediocredito Centrale quali anchor investor. Il target dimensionale del portafoglio ammonta di 100 milioni di euro, da raggiungere in 2-3 anni: il programma è stato avviato a novembre 2021 e, ad oggi, sono state concluse 5 emissioni di mini-bond (tutte quotate su ExtraMOT PRO3) per circa 50 milioni di euro di controvalore. Il programma prevede la cartolarizzazione di mini-bond emessi da un numero ristretto di PMI e/o Mid Cap, a tasso fisso e con una durata di 7 anni (di cui 12 mesi di periodo di pre-ammortamento), con la necessità di destinare i proventi dell'emissione alla realizzazione dei  piani di sviluppo nazionali e internazionali di società ad alto potenziale di crescita attraverso il finanziamento di nuovi investimenti, sia di cosiddetta "crescita esterna" (acquisizione di concorrenti, ingresso in nuovi mercati tramite joint ventures, ecc.), sia di "crescita interna" (sviluppo di nuovi prodotti, di nuove linee di produzione, investimenti in ricerca e innovazione).

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