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"La tecnologia è alleata e plasma la finanza, ma la differenza la fanno le persone"

Matteo Rolle

Il percorso che porta Matteo Rolle nella finanza parte da lontano e non è propriamente lineare. Perché questo manager appassionato sin da bambino di fisica e matematica, culmina i suoi studi con una laurea in astrofisica alla Normale di Pisa e si avvicina al mondo della finanza nel 2007 in maniera abbastanza casuale, quando comincia a lavorare in Sella e ad occuparsi di trading algoritmico. 

Una parola che può sembrare assai complessa, ma che in sintesi definisce quel metodo per eseguire gli ordini utilizzando istruzioni di trading pre-programmate e automatizzate che tengono conto di variabili come tempo, prezzo e volume ed in generale di relazioni tra i vari strumenti finanziari. L'algoritmo utilizza tutte queste variabili per generare ordini, in acquisto o in vendita, che vengono automaticamente mandati verso i mercati. «Diciamo che in questo modo la tecnologia diventa un valido alleato perché questo tipo di trading sfrutta la velocità e le risorse dei computer, per avere un'esecuzione rapida ed efficiente», precisa Rolle.

Ma facciamo un passo indietro. Dopo i primi anni in Sella, Matteo decide di trasferirsi a Londra dove fa un'esperienza professionale importante lunga dieci anni. Poi, in piena pandemia, il ritorno in Italia per riprendere il discorso lì dove lo aveva interrotto. Ossia nel nostro Gruppo dove oggi è responsabile del team di Trading Crossmarket nella business line Treasury & Financial Markets. Il mondo della finanza, come tanti altri, in questi anni ha attraversato un periodo di forte evoluzione alimentata dalla spinta tecnologica. Per conoscere meglio questa realtà, le tendenze che la stanno attraversando e le sue prospettive, ci siamo fatti raccontare da Matteo gli aspetti più significativi del suo lavoro.

Matteo, ci racconti come siete organizzati in Sella Treasury & Financial Markets?
Siamo la business line che si occupa di finanza e siamo organizzati in tre grandi aree. In Sella Financial Markets, di cui sono da poco vice-responsabile, ci occupiamo di attività di trading proprietario e market making: in pratica diamo liquidità ai mercati domestici ed internazionali e generiamo, allo stesso tempo, un importante ritorno sul capitale investito per gli azionisti. In Treasury & ALM garantiamo la liquidità del Gruppo, gestiamo il portafoglio di proprietà e i rischi di mercato associati. Infine, in Sella Direct Ventures gestiamo gli investimenti in partecipazioni di minoranza e fondi di Venture Capital. Sono occupazioni molto stimolanti per cui è necessaria preparazione tecnica, concentrazione e capacità di innovarsi insieme al mercato.

Che tipo di professionalità convivono nella tua area?
La nostra business line cresce di anno in anno. Oggi siamo circa settanta persone e dato che siamo - e vogliamo continuare ad essere - una realtà d'eccellenza, investiamo su giovani brillanti con percorsi di studi e competenze finanziarie, quantitative e tecnologiche eccellenti e facciamo molta formazione interna ed esterna sui temi più vicini alla nostra attività. Innovazione e competenza sono i due focus principali su cui ci muoviamo, sempre con una grande attenzione ai temi sociali.

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Innovazione e competenza sono i due focus principali su cui ci muoviamo, sempre con una grande attenzione ai temi sociali

Di cosa si occupa il tuo team di Trading Crossmarket? 
Al momento ci occupiamo principalmente di trading e market making di ETF su obbligazioni (fondi d'investimento negoziati sui mercati elettronici). In particolare, siamo Market Maker, cioè esponiamo in maniera continua prezzi per comprare e per vendere, su circa 300 ETF su Borsa Italiana. In questi anni abbiamo anche stretto connessioni molto forti con i vari emittenti di ETF. La soddisfazione principale per me è di aver aperto un nuovo revenue stream che cresce e crescerà ancora, come sta crescendo il team di giovani trader che, di giorno in giorno, diventano sempre più autonomi e assumono nuove responsabilità.

Nel tuo lavoro come entrano le tecnologie?
Oltre all'attività di trading, mi occupo anche di tutti i progetti di Machine Learning all'interno della mia business line. Un'attività molto analitica che ci richiede di progettare e scrivere librerie e applicativi software per l'analisi dei dati. Un'attività, allo stesso tempo, molto creativa dato che prevede l'ideazione e la messa a punto di nuove strategie per produrre algoritmi di trading che fanno uso di tecnologie d'avanguardia. È un ruolo molto tecnico e quantitativo, il mio "bread and butter", ma anche estremamente stimolante perché mi permette di lavorare in un territorio di frontiera che unisce due mondi che mi appassionano e che porta nell'attività di trading le tecnologie più avanzate.

Hai anche intrapreso un'attività di docenza. 
Quest'anno, insieme al mio collega Roberto Caloi, ho tenuto i corsi di Algorithmic Trading e di Machine Learning in Finance all'Università del Piemonte Orientale. Proprio in queste settimane, stiamo proponendo il primo corso anche al Collegio Carlo Alberto di Torino. Inoltre abbiamo fatto alcuni interventi presso il Politecnico e l'Università degli Studi di Torino. Queste attività formative, altamente specialistiche e tenute in inglese, permettono agli studenti di conoscere a fondo i meccanismi con i quali le nuove tecnologie stanno plasmando la finanza di oggi, anche grazie all'esempio pratico della nostra attività in Sella. 

Ci parli sempre di formazione: quanto è importante imparare ed insegnare per te e, in generale, nel tuo settore?
L'attività di docenza per me è fonte di soddisfazione e piacere. Mi permette di stare in contatto con tanti giovani brillanti, curiosi, attenti alle innovazioni e desiderosi di imparare e accrescere le proprie competenze. Nella mia area, il lavoro ci porta a vivere esperienze e a sviluppare competenze diverse e per la nostra crescita puntiamo molto sulla condivisione delle conoscenze, evitando di lavorare per compartimenti stagni. Così abbiamo previsto delle attività di formazione informali, ad esempio durante la pausa pranzo, panino alla mano. Si tratta di momenti di confronto dove si discute insieme sul nostro vissuto quotidiano: uno scambio di conoscenze che ci fa crescere e che rende il nostro ambiente di lavoro stimolante e collaborativo.

 

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