Indietro Dieci anni di innovazione e impatto sostenibile. “Vi racconto Sellalab, il fulcro strategico dell’open innovation di Sella”

Made in Sella
Open Innovation

Dieci anni di innovazione e impatto sostenibile. “Vi racconto Sellalab, il fulcro strategico dell’open innovation di Sella”

Dieci anni di innovazione e impatto sostenibile. “Vi racconto Sellalab, il fulcro strategico dell’open innovation di Sella”
Domenico Lopriore

Sellalab è la piattaforma a supporto dell’innovazione del gruppo Sella. Ma non solo. In dieci anni dalla sua nascita si è trasformata in una realtà in grado di integrare l'innovazione in diverse linee di business, mercati e geografie in cui opera. Un caso di studio che evidenzia le potenzialità e le opportunità derivanti dalla collaborazione tra imprese consolidate e startup emergenti.

Per capire meglio l’universo Sellalab e la sua evoluzione nel tempo abbiamo intervistato Domenico Lopriore, responsabile del Competence Center Open Innovation e di Sellalab. Laureato con lode in ingegneria gestionale all'Università di Roma Tor Vergata, muove i primi passi in azienda e in consulenza focalizzandosi sulla digitalizzazione dei servizi e della customer journey. Dopo aver perfezionato le sue competenze con un MBA a Parigi, entra in Banca Sella nel 2018 dove lancia l’app Sella Invest, gestisce canali digitali per clienti privati e introduce servizi innovativi come PFM, firma digitale e onboarding digitale di carte, prestiti e polizze. Oggi con Sellalab promuove l’innovazione sostenibile delle PMI. 

Domenico, che ruolo ha Sellalab quando parliamo di innovazione all’interno del gruppo Sella?
Sellalab rappresenta il brand e il fulcro strategico dell’open innovation del Gruppo. Si rivolge principalmente a PMI e startup per supportarne la crescita e la trasformazione sostenibile. Aiutiamo le imprese a connettersi con un ecosistema di partner industriali e finanziari attraverso programmi di accelerazione e attività di consulenza, mettendo a disposizione un ampio ventaglio di soluzioni tecnologiche e la possibilità di accedere alle risorse finanziarie per la realizzazione concreta dei loro progetti. Sellalab ha sedi a Biella, Torino, Padova, Lecce e Salerno e, grazie alla sinergia con la rete commerciale della banca, raggiunge clienti su tutto il territorio nazionale. Promuoviamo e favoriamo l’innovazione anche tramite eventi di networking su macrotrend come AI, cybersecurity, digital assets e sostenibilità, coinvolgendo professionisti accreditati che si uniscono a noi per raccontare le loro esperienze.

Una squadra instancabile. Ad oggi come siete organizzati?  
Il team è composto da professionisti con competenze ed esperienze diverse, il che favorisce uno scambio di idee paritario e un contributo attivo allo sviluppo della piattaforma. La nostra organizzazione si basa sulla condivisione della visione complessiva e sulla chiara definizione dei ruoli, che permette a ciascun membro di esprimere al meglio la propria professionalità. La nostra squadra, formata da una decina di persone, include economisti, psicologi, ingegneri, biologi, statistici, informatici e dottori in scienze della comunicazione. Cinque persone sono dedicate alle sedi territoriali, mentre le altre si occupano di comunicazione, sviluppo delle relazioni con l'ecosistema, piattaforme tecnologiche e programmi di innovazione. Lavorare con un team così variegato è per me un onore e una grande opportunità di apprendimento quotidiano.

Sellalab ha da poco compiuto 10 anni. Qual è stata la sua evoluzione nel tempo?
Sellalab è stata fondata nel 2013 con l’obiettivo di trasformare il concetto di banca attraverso l’open innovation, aiutando le PMI locali a sfruttare le opportunità della trasformazione digitale. In dieci anni ha saputo adattarsi ai nuovi trend e affrontare sfide importanti, come mantenere i servizi operativi durante la pandemia. Un impegno che ha contribuito a rinnovare la percezione di Sella, oggi vista non solo come una banca tradizionale, ma come autentico motore di innovazione. Il futuro di Sellalab oggi è orientato alla capacità di generare impatto, utilizzando le nostre competenze e il nostro modello di servizio per ottenere effetti positivi misurabili su società e ambiente.

Un’evoluzione che è stata analizzata anche dal Politecnico di Milano nella ricerca G-Local Open Innovation.
Da tempo siamo partner dell’Osservatorio Open Innovation Lookout del Politecnico di Milano e beneficiamo di uno scambio continuo con il loro team di ricercatori. Questo ci permette di monitorare al meglio i trend, le opportunità e le sfide dell'open innovation in Italia. A maggio di quest’anno uno studio del Politecnico ha analizzato l’evoluzione dei distretti territoriali, evidenziando come abbiano trasformato gli spazi e generato nuove connessioni per lo sviluppo del territorio. Questa valutazione è stata un'importante occasione per riflettere sui primi 10 anni di Sellalab, che ha avuto origine nell’ex Lanificio del gruppo Sella: un tempo fulcro dell’industria tessile biellese, oggi è diventato un punto di riferimento di innovazione per la città. 

Prima hai citato la capacità di Sellalab di generare impatto. Ci spieghi meglio? 
Oggi il mondo si trova di fronte a gravi crisi ambientali e tensioni sociali che richiedono un'azione immediata. Combattere le disuguaglianze e il cambiamento climatico non è solo una questione morale, ma rappresenta anche un’opportunità. In quest’ottica e nell’ambito del nuovo piano strategico di Sella, da inizio anno Sellalab ha scelto di orientare le proprie attività verso la creazione di un impatto positivo su società e ambiente in modo olistico (di impatto ne abbiamo già parlato anche con Francesca Marasca nel suo Made in Sella ndr). Crediamo fermamente che non possa esistere un ambiente sano senza una società che promuova il benessere e l'equità per le persone che lo vivono.

Traguardi e sfide future?
Come innovatori siamo spesso proiettati verso il futuro, sempre in cerca di nuovi traguardi e raramente appagati. C’è un lungo cammino davanti a noi, ma iniziamo a toglierci qualche soddisfazione: possiamo dire ad esempio che in questi anni abbiamo costruito un ecosistema di circa 50 fornitori di soluzioni, ognuno dei quali abbraccia modelli di business che mettono l’impatto e la sostenibilità al pari del profitto. Da poco ho avuto il dono di diventare papà. La mia sfida più grande è far sì che, tra qualche anno, mia figlia apprezzi il mio sincero impegno per offrirle la possibilità di realizzare i suoi sogni senza compromessi.

Condividi e partecipa alla discussione