Venture capital, il biotech riprende la crescita
Negli ultimi tre anni, il mercato del venture capital ha attraversato un periodo di volatilità. Dopo il boom registrato nel 2021, con un numero record di capitali investiti e di operazioni concluse, il settore ha subito una flessione sostanziale a causa di fattori macroeconomici, come l'aumento dei tassi di interesse, l'inflazione e le tensioni geopolitiche che si sono sviluppate in più parti del mondo.
All’interno dell’universo venture, il comparto biotech si è tuttavia dimostrato particolarmente resiliente, registrando una volatilità inferiore rispetto ad altri settori come quelli legati al mondo software.
La prima metà del 2024 ha fatto registrare ottimi segnali del comparto, con una sostanziale ripresa in termini di capitali investiti ($14.1 miliardi contro $11.8 miliardi nella prima metà del 2023 - fonte: DealForma.com database). Inoltre, in accordo con quanto riportato dal Biopharma Licensing and Venture Report di Jp Morgan, si stima che entro la fine del 2024 verranno investiti circa 28.2 miliardi di dollari, interrompendo il trend negativo che ha segnato gli ultimi due anni.
Source: Q2 2024 Biopharma Licensing and Venture Report
Anche sul fronte delle exit vi sono stati diversi segnali positivi da parte del mercato. Con riferimento al comparto delle IPO, durante la prima metà del 2024 solo in America sono state concluse 10 operazioni di quotazione per un totale di 1.9 miliardi di euro, rispetto alle 13 operazioni di tutto il 2023 (per un controvalore di 2.7 miliardi di dollari) e alle 17 del 2022 (per 2.4 miliardi).
Source: Q2 2024 Biopharma Licensing and Venture Report
Per quanto riguarda l’attività di M&A, nel secondo trimestre del 2024 sono state acquisite 26 aziende biofarmaceutiche per un valore complessivo di $17.9 miliardi, superando i livelli del primo trimestre (22 operazioni) e avvicinandosi al recente picco trimestrale di attività del quarto trimestre del 2023 (31 operazioni - Fonte: JP Morgan US Biotechnology Research, 2024) . Il mercato è quindi sulla buona strada per completare circa 100 operazioni di M&A nel 2024.
Il ritrovato ottimismo per il settore è alimentato dalla riduzione dei tassi d'interesse annunciata dalle principali banche centrali e dal rinnovato interesse degli investitori verso un comparto in costante evoluzione.
Parallelamente, l'AI ha svolto un ruolo fondamentale nel convogliare notevoli flussi di finanziamenti verso tecnologie innovative in campo biotech. Il tradizionale processo di drug discovery, caratterizzato da tempistiche lunghe e costi elevati, può richiedere oltre un decennio e miliardi di dollari per sviluppare un nuovo farmaco. L'intelligenza artificiale sta rendendo questo iter molto più rapido ed efficiente, permettendo di prevedere con maggior precisione l'efficacia e la sicurezza dei composti. Grazie all’AI, infatti, è possibile analizzare ampi database chimici per identificare nuovi farmaci o riutilizzare quelli esistenti per nuove applicazioni terapeutiche. L’intersezione tra AI e biotecnologia sta quindi rivoluzionando il settore, offrendo ai venture capitalist opportunità senza precedenti per guidare l'innovazione e ottenere al tempo stesso rendimenti significativi sugli investimenti.
Un altro segmento che ha suscitato particolare interesse tra gli investitori è sicuramente quello l'editing genetico, con particolare riferimento alla metodologia CRISPR. Quest’ultima rappresenta una tecnologia rivoluzionaria che consente di modificare il DNA degli organismi viventi in modo preciso e mirato e trova applicazioni in diversi campi quali la ricerca biomedica, la terapia genetica ma anche l’agricoltura. Si rafforza così la possibilità di sviluppare colture geneticamente modificate che possono resistere a malattie, parassiti e condizioni climatiche avverse, migliorando la resa agricola e la sicurezza alimentare, nonché l’ambiente, utilizzando tale tecnologia per controllare popolazioni di specie invasive o vettori di malattie.
Nonostante la correzione fisiologica registrata nel corso degli ultimi due anni, il mercato biotech ha quindi dimostrato una notevole capacità di resilienza rispetto ad altri settori tecnologici, e il 2024 si preannuncia come un anno di ripresa significativa. I segnali positivi registrati nella prima metà dell'anno, sia in termini di capitali investiti che di operazioni di exit, suggeriscono che il settore ha imboccato un percorso di crescita sostenibile. Con l’attenuarsi delle pressioni macroeconomiche, come la riduzione dei tassi di interesse, l’aumento dell’interesse verso tecnologie all’avanguardia, come CRISPR e intelligenza artificiale, e l’invecchiamento della popolazione mondiale, il biotech è destinato a giocare un ruolo cruciale nella trasformazione del settore sanitario e farmaceutico.