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Supporto alle imprese più innovative e opportunità di investimento: la chiave del Venture Capital

Nel 2023 gli investimenti in VC nel nostro paese hanno superato il miliardo di euro per il terzo anno consecutivo. Nonostante un trend in calo che si allinea alle tendenze globali, in Italia si registra una fase di consolidamento. Luca Mannucci, co-fondatore e Managing Partner di Sella Venture Partners, analizza andamento e caratteristiche del settore anche alla luce del recente lancio del nuovo Fondo di Fondi della Sgr del gruppo Sella
Supporto alle imprese più innovative e opportunità di investimento: la chiave del Venture Capital
Lo skyline di San Francisco (Getty Images)
Luca Mannucci
Luca Mannucci

Co-fondatore e Managing Partner di Sella Venture Partners

Quattro anni dopo il lancio del suo primo Fondi di Fondi, Sella Venture Partners SGR, la società di gestione del risparmio del gruppo Sella per gli investimenti alternativi, prosegue nel percorso dedicato agli investimenti in fondi di Venture Capital con il suo secondo Fondo di Fondi, operativo esclusivamente sui mercati internazionali. L'obiettivo di raccolta è di 100 milioni di euro, da investire in oltre 20 tra i principali fondi europei ed americani operanti nei comparti Technology e Life Science, permettendo così agli investitori di accedere a un settore che ha registrato performance positive e che sostiene aziende che creano e sviluppano nuove tecnologie allo scopo di generare una crescita esponenziale e sostenibile a lungo termine.

Nel 2023, il mercato del venture capital internazionale ha subito una contrazione fisiologica a seguito dell'eccessiva euforia registrata nel biennio 2021-2022. Nonostante questo rallentamento, il Venture Capital rimane l'asset class privata con il più alto potenziale di crescita in termini di asset under management. Secondo quanto riportato da Preqin, è previsto che entro il 2028 il settore raggiungerà un valore di 3.8 trilioni di dollari di asset under management, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) pari al 14,23% (rispetto, ad esempio, al 9,98% previsto per il private equity).  In altre parole, il venture capital rappresenterà una fetta significativa del panorama degli investimenti globali, con un aumento costante dell'interesse da parte di investitori istituzionali, fondi sovrani e family office alla ricerca di opportunità di rendimento elevate e di investimenti in settori ad alto potenziale di crescita. Questa crescita verrà alimentata dall'espansione dell'ecosistema delle start-up, dalla continua digitalizzazione dell'economia e dall'innovazione tecnologica in settori chiave quali la sanità, la mobilità, l'energia e le tecnologie ad alto impatto ESG. 

Con Luca Mannucci, co-fondatore e Managing Partner di Sella Venture Partners, conosciamo più da vicino il settore del venture capital per capire i trend che ne caratterizzeranno il prossimo futuro.

Oltre un miliardo di euro nel 2023 in Italia, ma come si stanno muovendo gli investitori all'interno di questo scenario?
Gli investitori stanno affrontando il mercato del venture capital con approcci differenti che, di conseguenza, hanno un impatto sulla loro asset allocation. È fondamentale distinguere tra due categorie di investitori nel mondo dei private market, ed a maggior ragione nel venture capital: da un lato gli investitori tradizionali, dotati di esperienza nel settore e capacità di lettura dei cicli economici, dall'altro i cosiddetti tourist investor, come ad esempio hedge funds ed investitori meno esperti, che tipicamente operano nel mercato pubblico e solo occasionalmente si avventurano in quello privato, spesso durante fasi di euforia come nel biennio 2021-2022. Per quanto riguarda gli investitori tradizionali, l'interesse verso il venture capital rimane alto e concreto, specialmente ora che le valutazioni di mercato sono tornate a livelli sostenibili. D'altro canto, i tourist investor hanno temporaneamente abbandonato il mercato del venture, come è comune durante fasi di contrazione. Il 2023 è stato infatti un anno complicato sia per i fondi che per le startup, con valutazioni in discesa e minore capacità di accesso ai capitali. 
A livello prospettico farei, quindi, delle distinzioni tra il breve/medio e lungo periodo. In quest'ultimo, l'asset class rimane estremamente robusta. L'innovazione tecnologica sta avendo un impatto sempre maggiore nella nostra società, visibile a 360 gradi in tutti i settori: basti pensare all'impatto dell‘AI e dell'editing del DNA nel life science. Nel breve/medio periodo, le prospettive sono sicuramente migliori rispetto al 2023, con tassi di interesse attesi in contrazione e valutazioni di mercato “corrette” da cui ripartire. È inoltre ipotizzabile una ripresa del mercato delle exit (IPO ed M&A) dopo vari trimestri di calma piatta. In generale i vintage post-contrazioni economiche possono rivelarsi i migliori in cui investire, e anche il biennio 2024-2025 non dovrebbe rappresentare un'eccezione. 

In questa situazione, Sella Venture Partners propone investimenti in venture capital attraverso una strategia di fondo di fondi. Quanto è attrattiva per gli investitori e quali vantaggi garantisce? 
I fondi di fondi, a differenza dei fondi diretti, investono in altri fondi, consentendo una diversificazione geografica, settoriale e di vintage più ampia. Questa strategia aiuta l'investitore a mitigare il rischio distribuendolo tra più investimenti in fondi di venture capital anziché concentrarlo su singole società. Se in un fondo diretto l'investitore punta su un portafoglio ristretto di circa 20-30 società, attraverso un fondo di fondi lo stesso investitore si trova a poter investire 20 volte tanto e quindi in circa 400-500 startup. I portafogli dei fondi di fondi spaziano inoltre su diversi settori, fasi di sviluppo e aree geografiche, offrendo un profilo di rendimento più stabile e costante rispetto a un fondo di capitale di rischio singolo. L'altro vantaggio che gli investitori ottengono attraverso questo strumento è la possibilità di accedere a fondi di qualità con un singolo ticket di investimento che, nel nostro caso, può essere anche solamente di 100mila euro. 

Gli investimenti in venture capital garantiscono un punto d'osservazione privilegiato per individuare nuovi trend di mercato: quali settori reputi interessante allo stato attuale? 
Se parliamo di IT, non possiamo non menzionare due ambiti trasversali come Intelligenza Artificiale e cybersecurity. Il primo sta rivoluzionando tutti i processi di software, rendendo più efficienti i processi di coding e velocizzando il lead-time del lancio di nuovi prodotti. Ci piace ricordare che l'AI per gli addetti ai lavori non è solamente OpenAI. I cosiddetti Large Language Model, appena lanciati sul mercato, rappresentano infatti solamente l'infrastruttura di base su cui poi si inseriscono nuovi prodotti e processi di intelligenza artificiale. Ed è proprio in questi nuovi prodotti che giace l'enorme opportunità di mercato dell'AI. Anche il settore della cybersecurity è in forte sviluppo, guidato dalla sempre maggiore penetrazione di software e hardware nella vita aziendale ed anche in quella di tutti i giorni. Basti pensare che il numero di device elettronici connessi alla web nel mondo nel corso dei prossimi 5 anni è destinato a raddoppiare e, di conseguenza, aumenterà esponenzialmente anche la necessità di soluzioni di cybersecurity. Curiosamente, anche se non intuitivo a prima vista, AI e cybersecurity hanno un punto di incontro in un nuovo segmento che si sta formando: la AI cybersecurity. Nel futuro prossimo, infatti, il mondo software si affiderà sempre di più a Zero-Trust Architectures, i sistemi di identità digitale e i sistemi di privacy avanzati. Con la crescita dell'IA e la possibilità che possa essere anche utilizzata da attori malintenzionati, anche la cybersecurity dovrà appoggiarsi a soluzioni in modalità AI per tenere il passo. Altro settore di assoluto interesse è quello biotech che segue di pari passo il trend di invecchiamento della popolazione nonché la continua ricerca di nuove terapie per quelle malattie che, ad oggi, risultano ancora incurabili. Con l'avvento dell'intelligenza artificiale, stiamo assistendo alla nascita di nuove società in grado di sfruttare l'AI per fornire terapie sempre più precise e a costi contenuti. Nei prossimi anni assisteremo ad una vera e propria rivoluzione del settore biotech che porterà pertanto alla creazione di ottime opportunità d'investimento.

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