Next - Voci dal futuro | Stablecoin, CBDC, Digital Euro. Facciamo chiarezza!
Stablecoin, Central Bank Digital Currencies, Digital Euro sono ormai parole all'ordine del giorno quando si parla di digital assets. Molto spesso, però, si può fare confusione e confondere i tre elementi distinti: cerchiamo dunque di fare un po' di chiarezza.
Partiamo dalle Stablecoin, ossia letteralmente “monete stabili”. Sono un tipo di moneta digitale che mantiene sempre un valore stabile e ancorato (tecnicamente pegged) a un altro asset sottostante che può essere rappresentato da:
- moneta FIAT, quando sono cioè legate a moneta corrente, come dollaro o euro, e oscillante in base all'andamento delle stessa;
- commodity, quindi legate all'andamento di materie prime come oro, petrolio, argento o altro;
- altri digital assets, utilizzando un processo on-chain ed utilizzando smart contracts per poter garantire l'andamento delle stesse;
- algoritmo matematico, usando un sistema noto come mint and burn volto a creare e distruggere moneta così da mantenere costantemente un equilibrio (questo modello è utilizzato molto raramente).
Le stablecoin nascono non solo come digitalizzazione di una valuta corrente ma anche e soprattutto come un modello per poter ridurre il rischio e l'esposizione nel mercato dei digital assets, fruire più facilmente di eventuali oscillazioni del mercato nonché facilitare le transazioni tra più soggetti a livello globale.
Introducendo il concetto di smart contract, ovvero software volti ad automatizzare processi ed avvenimenti all'accadere di determinate condizioni, possiamo dunque immaginare un futuro non troppo lontano dove transazioni, anche tra individui o aziende distanti geograficamente, possano essere risolte con il solo utilizzo di stablecoin ancorate a un valore reale e pre-concordato, evitando costi di transazione, costi di cambio e lunghe tempistiche nella gestione della valuta.
Parlare di stablecoin e monete stabili ci permette, quindi, di passare al concetto di CBDC ovvero Central Bank Digital Currencies. Le CBDC, o Central Bank Digital Currencies, sono valute digitali emesse dalle banche centrali. Il loro obiettivo principale è quello di modernizzare il sistema finanziario e offrire ai cittadini un mezzo di pagamento digitale sicuro ed efficiente. Alcuni paesi, come la Cina, l'Inghilterra e la Svezia, hanno già iniziato a sperimentare le loro CBDC, mentre altri stanno ancora valutando se adottarle o meno.
Ancora non è chiaro come entreranno all'interno dei sistemi economici, tuttavia, è sicuramente interessante approfondire l'impatto che potranno avere questi nuovi sistemi informatici all'interno del mercato dei sistemi internazionali di trasferimento del valore. Se pensiamo solo ai servizi di clearing e settlement, è importante notare come queste valute digitali potrebbero ridurre le necessità di avere intermediari finanziari, permettendo transazioni P2P che sfruttino comunque le regole generali finanziarie finora note.
Ed è proprio nel contesto delle CBDC che si posiziona infine l'Euro Digitale, una nuova forma di moneta corrente rivolta a tutti gli utenti della zona euro e pronto a sostituire il modello di valuta digitale che già conosciamo. Importante notare come l'Euro Digitale sarà emesso dalla Banca Centrale e potrà essere distribuito direttamente ai cittadini per tramite delle banche nazionali e para nazionali. L'elemento chiave per capire questa nuova forma di moneta digitale non sta tanto nel suo non essere fisico, quanto nella sua potenziale integrazione con altri elementi chiave per il futuro del cittadino, come l'identità digitale. Se immaginiamo un futuro dove l'identità di un cittadino funzionerà anche da wallet, contenitore di informazioni ma anche di risorse economiche, è facile capire come l'euro digitale potrà essere distribuito ed utilizzato in modo intuitivo ed immediato da tutti, sfruttando la tecnologia come veicolo per distribuire valore.