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Ricerca, tecnologie, persone. Così l'agritech ridisegna l'agricoltura del domani

Ricerca, tecnologie, persone. Così l'agritech ridisegna l'agricoltura del domani
Un moderno sistema di irrigazione (Getty Images)

di Gianpiero Menza* e Claudia Zaccari** - CGIAR

 

Le startup giocano un ruolo importante nell'affrontare problemi complessi e nella competizione economica, creando prodotti e servizi innovativi che stimolano la crescita e l'occupazione. A causa del cambiamento climatico, l'agricoltura e la sicurezza alimentare sono più vulnerabili che mai, con conseguenze gravi per le supply chain e l'economia. Secondo il World Economic Forum circa due terzi del PIL globale dipende dal contributo della natura sotto forma di cibo, acqua e impollinazione. Pertanto è di vitale importanza, conservare la natura per l'economia mondiale.

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Sensori, intelligenza artificiale, blockchain e piattaforme di supporto stanno trasformando l'intera filiera alimentare dalla produzione al consumo, aiutando agricoltori, commercianti e consumatori a connettersi e a condividere informazioni

Tecnologia in campo
Il settore dell'agricoltura deve far fronte a sfide importanti come la scarsità di risorse naturali, il degrado del suolo, l'inquinamento e la limitata terra coltivabile. Il rischio per la produttività e sostenibilità dei sistemi agricoli a lungo termine è alto e tangibile: pertanto in questo può essere un fattore determinante la risposta tecnologica o l'agritech. Si tratta dell'applicazione e dell'integrazione di tecnologie di ultima generazione nei processi produttivi e di controllo nel settore agroalimentare. Le tecniche di telerilevamento hanno rappresentato, fin dalle prime sperimentazioni, efficaci sistemi per alimentare le banche dati e fornire informazioni utili agli agricoltori per una gestione migliore e più efficiente delle risorse. Sensori IoT, intelligenza artificiale, blockchain e piattaforme di supporto stanno trasformando l'intera filiera alimentare dalla produzione al consumo, aiutando agricoltori, commercianti e consumatori a connettersi e a condividere informazioni. Gli agricoltori possono accedere a finanziamenti, consulenze e prezzi equi per i loro prodotti, mentre i consumatori possono essere più informati sulle diete sane e variegate. Queste tecnologie possono aiutare gli agricoltori a trovare in modo più efficiente e conveniente le sementi adatte ad un clima che cambia e a proteggere la biodiversità e le comunità agricole dai rischi.

I finanziatori, tra cui i venture capitalist, stanno investendo sempre di più in soluzioni innovative. AgFunder stima che nel 2022, gli investimenti in agri-tech hanno raggiunto i 29,6 miliardi di dollari pari a 2.606 affari. Nell'anno corrente l'Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano conta 1.200 agri-tech startup nel panorama mondiale. Di queste il 2% sono in Italia, come riportato dal Sole24Ore. Nel monitoraggio rientrano tutte le start-up nate dopo il 2017 e quelle che si occupano di innovazione di processo nelle supply chain, dal vertical farming ai canali di vendita online, come riporta il report AgFunder. Le grandi aziende del settore stanno abbracciando l'innovazione come alternativa alla ricerca e sviluppo tradizionale, collaborando con startup e scienziati imprenditoriali attraverso partnership e attività di incubazione e accelerazione. I ricercatori stanno riconoscendo l'enorme potenziale che la loro scienza può avere per generare un impatto attraverso i canali di mercato. 

Il futuro è nelle alleanze
Nasce da qui l'iniziativa Accelerate for Impact Platform (A4IP) del CGIAR. Si tratta di un'organizzazione internazionale impegnata nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni scientifiche innovative per supportare i Paesi del mondo ad affrontare le sfide globali legate alla sicurezza alimentare, alla gestione sostenibile delle risorse naturali e all'impatto del cambiamento climatico.  A4IP è uno spazio di innovazione globale dedicato all'agritech e al climate-tech che crea un ponte tra scienza e imprenditorialità per accelerare lo sviluppo e l'adozione di innovazioni. L'obiettivo principale di A4IP è di unire la ricerca multidisciplinare all'avanguardia del CGIAR con l'ecosistema dell'innovazione per affrontare le sfide del mercato ed investire nella riduzione dei rischi con potenziali progetti finanziabili con il venture capital.

A4IP è uno spazio di innovazione globale dedicato all'agritech e al climate-tech che crea un ponte tra scienza e imprenditorialità

Il CGIAR si adatta a un mondo che cambia velocemente, cercando nuovi modi per coinvolgere il settore privato e idee innovative per fare impresa. Con il suo network di partner internazionali e di settore, come la Banca Mondiale, il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) e Rockstart, A4IP crea nuovi team di investitori-scienziati per co-progettare programmi di ricerca e accelerazione per la sperimentazione di tecnologie digitali con una base scientifica che possano tradursi in spin-off e startup. 

Il programma di accelerazione
In qualità di Global Ecosystem Partner del progetto, CGIAR A4IP è entusiasta di collaborare con il Gruppo Sella e dpixel per il programma internazionale di accelerazione AG 4 Future Food, per individuare e sostenere startup in grado di sviluppare soluzioni e tecnologie innovative, economicamente sostenibili, accessibili ed efficienti nell'ambito delle supply chain. I team si sfideranno per accedere al programma di accelerazione e aggiudicarsi le prime cinque posizioni. Obiettivo: vincere un investimento di 100mila euro ciascuna. A4IP mira così a sostenere soluzioni concrete per le aree rurali, per comunità, giovani e donne maggiormente esposti alle sfide globali, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030. 

 

 

Gianpiero Menza (PhD), Senior Manager - Partnerships & Innovative Finance, Alliance/CGIAR.  Gianpiero è un funzionario internazionale con esperienza in business strategy, environmental finance e international development; si occupa della progettazione di partnership tra il settore pubblico e privato ed è responsabile delle relazioni con il Governo Italiano ed altre Istituzioni come centri Ricerca ed Università, coordina le attività con le Presidenze G20 e contribuisce ai processi globali come quello delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC CoP). Nel 2022 ha progettato ed avviato Accelerate for Impact Platform, un'iniziativa globale che promuove la collaborazione tra scienziati e giovani imprenditori per sviluppare, accelerare e finanziare soluzioni tecnologiche applicabili. Gianpiero ha conseguito il Master in Strategia e Imprenditorialità Aziendale presso la Bocconi School of Management e un dottorato internazionale in "The Economics and Management of Natural Resources".

** Claudia Zaccari, Junior Analyst, Alliance/CGIAR. Claudia è un'analista presso l'Alliance of Bioversity International and CIAT di CGIAR. Nel team Accelerate for Impact Platform, lavora per creare maggiore collaborazione tra la ricerca scientifica in ambito di agricoltura e il mondo delle innovazioni. Elabora i concorsi che hanno l'obiettivo di generare nuove idee che possono riguardare la creazione o il miglioramento di prodotti, servizi e processi per affrontare le sfide più urgenti dei sistemi agroalimentari globali. Ha contributo allo sviluppo di una metodologia per la selezione e lo scouting di innovazioni scientifiche pre-commerciali o concettuali in ambito di agricoltura sostenibile e ha facilitato il loro collegamento con il CGIAR. Claudia ha una formazione accademica in relazioni internazionali e sociologia. Ha conseguito il Master in Studi sullo Sviluppo e la Cooperazione Internazionale incentrato sui sistemi alimentari sostenibili presso l'Università di Edimburgo.