Quell'impatto positivo sull'ambiente che ci coinvolge tutti. "Così diventiamo abilitatori di sostenibilità"
Marco Carminati entra in Banca Sella nel 1996 e quattro anni fa assume la guida della Sostenibilità, il nuovo servizio creato dal Gruppo per organizzare in modo più strutturato le attività. Con un team al femminile definisce la strategia e il posizionamento sui temi ESG. Per Marco, la chiave vincente è avere una visione di lungo periodo, fortemente integrata al piano strategico. Tutto questo è contenuto anche nella nuova edizione della DNF, ossia la Dichiarazione Non Finanziaria che raccoglie attività e risultati raggiunti in ambito ESG dal gruppo Sella e che abbiamo raccontato su Sella Insights.
Marco, come valuti l'attenzione alla sostenibilità che oggi caratterizza le migliori aziende al mondo?
È il risultato della presa di coscienza da parte di istituzioni, realtà economiche e di tutta la società civile della necessità di intervenire urgentemente per fronteggiare una crisi climatica sempre più grave ed evidente e di affrontare le crescenti tematiche sociali. In questo contesto è ormai riconosciuto che per finanziare la transizione non sono sufficienti i soli capitali pubblici ma è necessario che ad essi si affianchino anche quelli privati. Le aspettative che i cittadini ripongono nei confronti delle aziende, quindi, sono e saranno sempre maggiori in quanto esse rappresentano, insieme alle istituzioni, uno degli attori più importanti per realizzare la transizione verso un'economia e un pianeta più sostenibili e una società più equa e inclusiva.
In questa transizione che ruolo hanno le banche e gli istituti finanziari?
Giocano un ruolo chiave sia per il loro impatto diretto e sia in particolare per quello che noi chiamiamo "impatto sull'ecosistema", cioè la possibilità in qualità di intermediari finanziari di indirizzare flussi di investimenti e finanziamenti verso attività, iniziative e progetti sostenibili: attraverso la loro funzione, le banche diventano abilitatrici di sostenibilità. Il nostro Gruppo da sempre è guidato dalla consapevolezza che i risultati economici non possano essere disgiunti dall'impatto positivo sull'ambiente e sulla comunità. Per questo la nostra strategia ESG si basa su una visione di lungo periodo fortemente integrata nel nostro piano strategico: non è un caso che il nostro purpose includa la parola sostenibile. Questo impegno ad avere un impatto positivo è molto concreto e si riflette nel nostro programma che ci consente di traslare le ambizioni in comportamenti, prodotti, servizi e di integrare le valutazioni ESG nelle nostre scelte di business. Dal 2017 ogni anno rendicontiamo le attività realizzate e i risultati raggiunti in ambito ESG nella nostra Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria: quella di quest'anno è stata pubblicata da poco e disponibile sul nostro sito.
Ci fai qualche esempio di iniziative ad impatto diretto e indiretto intraprese dal gruppo Sella?
Lavoriamo per essere una realtà "rigenerativa", cioè che contribuisce positivamente nei confronti del pianeta. Grazie ad una serie di iniziative sostenibili, a un piano di mitigazione delle emissioni, agli importanti investimenti nella transizione energetica, con interventi strutturali su immobili e impianti, dal 2021 ha azzerato l'impatto delle sue emissioni di CO2. La strada per il miglioramento del nostro impatto indiretto invece è più sfidante e per noi significa promuovere un'economia sostenibile incrementando la quota di investimenti e finanziamenti sostenibili del nostro portafoglio. Lo facciamo con la formazione dei colleghi per fornire ai clienti consulenza di qualità, valutando investimenti e finanziamenti attraverso i fattori ESG, aggiornando la gamma di prodotti e servizi dedicati e presidiando la "qualità ESG" dei portafogli dei clienti.
Che ruolo hanno le persone?
Sono il nostro più importante elemento strategico e sono il vero motore del cambiamento. Per stimolare il coinvolgimento dei colleghi e valorizzare il concetto che la sostenibilità parte da tutti noi, in questi anni abbiamo realizzato diverse iniziative che hanno fornito ai colleghi spunti e suggerimenti per adottare uno stile di vita sempre più sostenibile. La distribuzione di borracce ecosostenibili, l'organizzazione di webinar sull'alimentazione sana, la realizzazione di iniziative di volontariato, le campagne di comunicazione mirate, sono alcune di queste. Sono inoltre stati realizzati percorsi formativi specifici. L'adesione delle nostre persone a queste iniziative è particolarmente alta e questo è per noi motivo di grande orgoglio e di stimolo a fare sempre meglio.
In conclusione, quali sono i fattori chiave per una politica sostenibile realmente efficace?
Dovendo sintetizzare cito quattro fattori: in primis una spinta dai vertici aziendali purpose-driven, ossia orientata agli obiettivi condivisi a tutti i livelli, dal CDA ai manager delle singole business line a tutta l'organizzazione. Poi ci deve essere un orientamento all'innovazione, leva necessaria per una transizione verso modelli di business sempre più sostenibili; quindi, un approccio trasversale e multi-stakeholder che coinvolga tutte le componenti del Gruppo nel percorso di miglioramento del profilo di sostenibilità e ultimo, ma non certo per importanza, la costante misurazione delle attività realizzate per definire obiettivi, che non possono che essere ambiziosi, e verificare i risultati raggiunti.