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Open Innovation Center, quando le comunità generano co-intelligenze vincenti

Cinquemila metri quadrati possono ospitare il mondo intero. Perché certi posti, sebbene radicati in un luogo preciso, possono parlare tante lingue e unire persone, competenze, idee, tecnologie e innovazioni.

Cinquemila sono i metri quadrati del nuovo Open Innovation Center del gruppo Sella a Torino. Il primo dedicato a generare impatto positivo attraverso l’innovazione su di un territorio, dopo quello storico di Biella, nel Lanificio Maurizio Sella dove è nato Sellalab, e quello dedicato al Fintech a Milano. 

Clicca sui punti della foto sotto per scoprire gli spazi del nuovo Open Innovation Center di Torino

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Torino, quartiere Crocetta, un distretto a forte vocazione innovativa scelto da aziende e professionisti, nel cuore di un’area ricca di eccellenze, potenziale e connessioni internazionali che oggi si misura con le sfide dell’evoluzione tecnologica e delle sue conseguenze sulla economia.

 

Qui in corso Galileo Ferraris, in un palazzo ripensato dal direttore del Senseable City Lab del Massachusetts Institute of Technology (MIT) Carlo Ratti, Sella ha aperto il nuovo Open Innovation Center. Un hub aperto alla città, al territorio, all’ecosistema dell’innovazione e a chiunque desidera avere approfondimenti, scambi, incontri e sviluppare opportunità di business ad impatto. 

“L’apertura – ha spiegato il ceo del gruppo Pietro Sella il giorno dell’inaugurazione – è indispensabile. Oggi l’innovazione non nasce più con il vecchio modello chiuso, in cui le aziende puntavano esclusivamente sulle proprie risorse interne. Serve collaborazione, contaminazione, co-creazione”. Per questo l’ultimo nato nella rete degli Open Innovation Center è pensato come un luogo d’incontro aperto alla collaborazione tra tutte le competenze di consulenza specializzata del gruppo Sella nei diversi ambiti di attività, con clienti, imprenditori, investitori, startupper, liberi professionisti, giovani talenti, fornitori, università, centri di ricerca, incubatori. Un polo, dunque, dove relazione e consulenza incontrano l'innovazione in un’ottica di creazione di impatto positivo per il territorio.

L’unione fa la forza, si dice. Ma pensate a quanto questa forza si riesca a moltiplicare diventando esponenziale quando si trovano a lavorare insieme per la comunità in uno stesso spazio – e quindi sotto lo stesso tetto – più profili professionali di ambiti differenti. Anche perché una cosa è certa. In un mondo dalle evoluzioni tecnologiche continue gli spazi fisici ci attirano come calamite e ci ancorano ad una relazione costante e di valore tra persone. Un modo per accelerare le co-intelligenze, come abbiamo scritto nel nostro longform dedicato proprio a questo tema.

Così le competenze offerte da servizi di consulenza personalizzati e accelerati dalle tecnologie oggi operano in un luogo che si declina al plurale perché diventa un hub aperto. Ecco, tutto questo è il nuovo Open Innovation Center di Torino.

Crocetta: un crocevia di persone, idee e dinamismo economico a Torino

Il quartiere della Crocetta si distingue per la sua vivacità culturale e imprenditoriale, consolidandosi come punto di riferimento per l'economia torinese.

Situato nel cuore di Torino, il quartiere della Crocetta è un vibrante crocevia di persone e idee. Con il Politecnico di Torino e la Galleria d'Arte Civica d’Arte Moderna, Crocetta rappresenta un motore economico e culturale per la città. Le sue strade ospitano una comunità in costante evoluzione, dove innovazione e tradizione convivono, facendo del quartiere una destinazione attrattiva per professionisti, famiglie e giovani imprenditori.

All’origine dell’idea

Ma facciamo un passo indietro, o se volete un passo avanti. Però facendo un salto nel tempo di dieci anni. Perché l’idea dell’Open Innovation Center non è nuova e trova radici solide in quella cultura che lega innovazione continua e trasversale, legame costante con la comunità e capacità di creare connessioni che superano anche gli spazi fisici. 

D’altronde a Torino è stata messa in pratica una lezione imparata sul campo già nel 2013 con la nascita di Sellalab e quindi del primo Open Innovation Center al Lanificio Maurizio Sella di Biella. In questo caso siamo in un posto iconico, immerso nel verde, sulla riva sinistra del torrente Cervo. Qui si lavorava la lana con la filatura, la tessitura e la tintoria sin dal lontano 1700. Un complesso passato dalla via artigianale a quella industriale, dove ci fu la scintilla della rivoluzione industriale in Italia, conserva ancora a distanza di tempo tante anime. Un luogo dove l'innovazione incontra la tradizione.  

Questo progetto pionieristico potete scoprirlo sfogliando il longform uscito pochi mesi fa e dedicato proprio alla nascita di Sellalab. Scoprirete che l’innovazione – in altre parole la capacità di continuare a servire i clienti nel tempo e di rimanere competitivi anticipando fenomeni e tendenze – è sempre stato un tratto distintivo del Gruppo Sella. Biella e Torino, i due Open Innovation Center, rappresentano il legame del gruppo nei confronti del territorio nel segno della rigenerazione. 

Entrambi i centri riflettono l'obiettivo di Sella di creare spazi che favoriscano la sinergia tra innovazione tecnologica e competenze umane, contribuendo non solo allo sviluppo imprenditoriale, ma anche all'impatto positivo sui rispettivi territori. Un’innovazione che col tempo ha preso a prosperare più facilmente e rapidamente in ambienti aperti, dove c’è una reale capacità di scambio e di contaminazione interdisciplinare di esperienze. E chi riesce a partecipare attivamente ai nuovi ecosistemi dell’innovazione ha maggiori probabilità di essere competitivo e di innovare nella giusta direzione (o di correggere rapidamente gli errori che inevitabilmente si possono fare quando si innova). 

Quando tutto questo si realizza su un territorio, l’intero sistema economico accelera sotto la spinta del processo di innovazione aperta con un impatto positivo sull’occupazione, sull’attrattività, sulle relazioni internazionali, sulla visibilità e su molti altri aspetti. È un innesto di competenze che permette di realizzare tutto questo. 

La geografia degli OIC

Non solo Biella e Torino. Nella geografia degli OIC, gli Open Innovation Center di Sella, c’è anche Milano. Uno spazio tematico, verticale, interamente dedicato all’ecosistema fintech. Se non l’avete mai visto, date un’occhiata ad una delle tante iniziative che sono state realizzate sulla terrazza al tredicesimo piano, coinvolgendo tutta la community fintech in una delle puntate del nostro #CosaCambia, ma di iniziative in questo spazio se ne fanno tantissime.

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Gli Open Innovation Center del gruppo Sella (Naviga la mappa interattiva e clicca sui punti evidenziati)

OIC — sede di Torino

Il nuovo centro riunisce tutti i servizi di consulenza offerti nei diversi ambiti di attività del gruppo Sella, con l’obiettivo di sviluppare un’innovazione volta a generare impatto positivo sociale, economico, ambientale e per il territorio.

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OIC — sede di Biella

Nel Lanificio Maurizio Sella di Biella si trova la prima sede di Sellalab, nata 10 anni fa, la piattaforma di innovazione a impatto per imprese e Pmi, nata per sostenere l’ecosistema imprenditoriale del territorio attraverso l’innovazione aperta.

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Fintech District — Milano

Il primo ecosistema aperto nato con l’obiettivo di riunire la community italiana di riferimento del settore e per diffondere l’Open Innovation e la cultura fintech.

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Le banche sono sempre state parte attiva nel sostegno dell’economia del territorio, delle famiglie e delle aziende, attraverso il credito, la finanza d’impresa, la consulenza e la gestione dei patrimoni contribuendo a creare valore e sviluppo. L’innovazione in genere e quella applicata alla finanza in particolare sono un modo per continuare a farlo al meglio. E in un mondo in così rapida evoluzione, questa è una necessità che apre la strada a nuove opportunità e possibilità. Ecco, gli Open Innovation Center aggiungono a questo dna tradizionale una concezione nuova, adeguata alle sfide.

Dopo Biella e Milano nasce l'OIC di Torino

Biella, Milano e Torino. Siamo partiti da qui e ora ci torniamo. Sella d’altronde ha un legame storico e profondo col capoluogo piemontese e questo link ora si arricchisce del nuovo polo che va ad affiancarsi alla sede di Banca Patrimoni Sella a Palazzo Bricherasio e alle storiche succursali di Banca Sella. 

L’Open Innovation Center, come abbiamo visto, è uno spazio predisposto alla contaminazione, alla collaborazione, all’interazione tra idee e competenze. All’interno dell’edificio trovano posto tutte le anime del gruppo Sella (da Banca Sella, presente con una succursale al piano terra e spazi dedicati alla consulenza e ai servizi di Wealth & Business Advisory, alle società tecnologiche Fabrick e Centrico, fino alla fintech Hype detenuta in joint venture paritetica con illimity). Ci sono le migliori competenze al servizio di imprenditori, imprese, professionisti, start up e talenti, la piattaforma Sellalab Impact e la piattaforma di intermediazione (Tecnologia, Banking e Open Finance). Gli specialisti, tecnici e consulenti del gruppo Sella occupano un terzo degli spazi e delle postazioni di lavoro disponibili. Il polo, quindi, integra tutti i servizi di consulenza per sviluppare un'innovazione che generi impatto positivo sociale, economico, ambientale e per il territorio.

Le multicompetenze del gruppo Sella all’interno del OIC di Torino

Un luogo dedicato allo sviluppo di un’innovazione volta a generare impatto positivo sociale, economico, ambientale e per il territorio.

All'interno dell’Open Innovation Center sono raggruppate diverse competenze delle realtà del Gruppo come Banca Sella, Fabrick, Hype, Centrico, Sella Leasing e Sellalab.

Inoltre c’è un bistrot caffetteria aperto al pubblico e un'area eventi dove è in programma di realizzare circa 200 incontri l’anno dedicati alla formazione, alla conoscenza, allo scambio di idee e all’interazione tra gli attori dell’economia e dell’innovazione. 

Intelligenze umane e artificiali 

L’Open Innovation Center non è solo un polo tecnologico, ma un punto di riferimento per il futuro delle interazioni tra intelligenze umane e artificiali, un laboratorio dove si costruiscono le nuove fondamenta della co-intelligenza applicata al business e allo sviluppo del territorio. È qui che l’idea di una collaborazione sinergica prende forma, non solo attraverso l’adozione di tecnologie all’avanguardia, ma anche nella creazione di spazi dove le intelligenze umane e artificiali si affiancano per affrontare sfide complesse. Il Competence Center AI di Sella, rappresenta un esempio perfetto di questa visione: un luogo in cui decine di esperti lavorano per offrire consulenze basate su tecnologie intelligenti, mettendo a disposizione competenze evolute per accelerare l'innovazione delle aziende. 

Impatto positivo sul territorio

Quartiere Crocetta, dicevamo prima. Ma allarghiamo la visuale alla città. Anzi, alla regione. E spingiamoci a ritroso negli anni. Il legame tra Sella e il territorio piemontese è profondo e storico, radicato ai luoghi fin dal 1886, anno in cui la banca aprì il suo primo punto operativo a Biella. Nel corso dei decenni, l’istituto ha accompagnato lo sviluppo economico e sociale del Piemonte, espandendosi in maniera costante. Dopo un inizio più legato alla zona del biellese, con poche aperture fino al 1965, il numero di sedi è aumentato esponenzialmente a partire dagli anni '80, raggiungendo il picco negli anni '90 e 2000, con 141 sedi nel 2010. Questa espansione ha permesso a Banca Sella di consolidarsi come una delle principali realtà finanziarie del territorio, mantenendo sempre un approccio attento alle esigenze delle comunità locali e dimostrando una forte capacità di adattamento alle evoluzioni dei tempi. 

La crescita del gruppo Sella in Piemonte

Ecco la crescita nel tempo (l'abbiamo raccontata anche qui). Responsabile, plurale, condivisa. Una crescita che coinvolge un’intera comunità che cambia nel tempo evolvendosi grazie alle tecnologie evolute ma preservando i propri valori, il proprio vissuto, le proprie radici. In fondo è anche questa la ricetta vincente per scrivere nuove pagine di futuro.