Effetto frictionless, quella sfida di semplificare la complessità
L'open finance ha dato il via a un nuovo modello di fruizione di servizi finanziari sempre più integrati all'interno di esperienze con altri prodotti sia nell'ambito del business che in quello della relazione con i consumatori finali. Questo per gli utenti si traduce in esperienze più fluide e veloci, potenziate da servizi a valore aggiunto, che permettono loro di risolvere le proprie esigenze in tempo reale.
Più connessi, più consapevoli, più sicuri, come abbiamo evidenziato nel nostro primo Insights Longoform. Con un'allerta, che il columnist del New York Times Kevin Roose ha definito effetto frictionless, ossia senza attrito. "Il design senza attrito delle piattaforme sociali e digitali semplifica la trasmissione dei messaggi a un vasto pubblico e rende immediati gli acquisti online", scrive Roose. In fondo è come se imparassimo a surfare sul mare oggi infinito dei servizi online grazie al nostro smartphone in modo più agile rispetto al passato, come racconta anche il visual che ha accompagnato la puntata del #CosaCambia.
Ma se i servizi si fanno più semplici nella loro fruizione, occorre anche saperli orchestrare con maggiore consapevolezza. E allora come è possibile coniugare velocità, usabilità, performance e sicurezza? Ne abbiamo parlato insieme a Andrea Ferretti (EY), Clelia Tosi (Fintech District), Laura Grassi (Osservatorio Fintech & Insurtech Politecnico di Milano), Paolo Zaccardi (Fabrick), Giuseppe Virgone (Hype). Buona visione