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Open Innovation

Next, voci dal futuro | Uno, nessuno, centomila utenti differenti e le sfide dell'innovazione

Next, voci dal futuro | Uno, nessuno, centomila utenti differenti e le sfide dell'innovazione
Getty Images
30 Nov 23
#open innovation
Filippo Chiricozzi

Stream Manager Web3 & Digital Assets Innovation - Banca Sella

Ogni nuova innovazione sul mercato si muove sempre all'interno di due contesti: il baratro tecnologico e la gola della disillusione. Per quanto questo riferimento possa apparire particolare e desueto, i due sono presi in prestito da due teorie chiave per l'innovazione, ovvero la teoria del baratro di Moore e la Curva di Gartner. 

I due modelli, pur focalizzandosi entrambi sugli utenti, si concentrano su momenti e fasi differenti degli stessi. La teoria del baratro di Moore suddivide gli utenti in cinque categorie: innovatori, early adopter, early majority, late majority e ritardatari. Ed è proprio tra la seconda e la terza fase - lì dove si muovono gli early adopters e la early majority - che si crea un barato di innovazione dove le aziende devono sfruttare ogni loro possibilità per far comprendere ai propri clienti i benefici di tecnologia ed innovazione. 

 

 

Differentemente la Curva di Gartner non si concentra sulle caratteristiche intrinsechi dei clienti quanto sulle fasi emotive che caratterizzano gli utenti, nel loro processo di interazione con nuove tecnologie. Queste fasi includono l'Innesco dell'Innovazione, il Picco di aspettative gonfiate, la Gola della Disillusione, la Crescita ed illuminazione e il Plateau della Produttività. Quindi la curva presentata da questo modello riflette l'andamento del mercato delle nuove tecnologie in termini di hype, aspettative e disillusioni. Ripensando al passato ed alla maggior parte delle innovazioni, si possono trovare esempi simili in ogni singola innovazione: dalla bolla delle Dot.com fino all'introduzione delle nuove tecnologie crittografiche.

 

 

Perché, dunque, ogni nuova tecnologia si trova in un baratro tecnologico e nella gola della disillusione? Poiché deve riuscire a superare l'abisso che divide gli early adopter dall'adozione di massa, permettendo a tutti di comprendere e fruire dei benefici apportati dalla tecnologia e trovare nuova fiducia nella tecnologia, andando oltre l'hype. Le modalità per superare questo baratro sono diverse e differenti: ci sono le attività di educazione e formazione rivolte non ad un pubblico specializzato ma a chiunque possa beneficiare della stessa. Si può inserire la tecnologia in casi d'uso e canali di uso comuni, trascendendo da concetti complessi e puramente tecnologici. Ci sono le strategie di marketing chiare e che sfruttino canali consultati giornalmente da tutti gli utenti

Con riferimento al primo dei punti sopra elencati, le azioni che possono essere effettuate sono diverse:

  • Creazione di contenuti rivolta sia ad un pubblico esterno che interno (ad esempio, un pubblico aziendale), semplificando concetti complessi e presentando possibili casi d'uso nella vita di tutti i giorni;
  • Attività di educazione dal vivo, finalizzata a comprendere, in maniera dettagliata e tecnica (laddove necessario), elementi che permettano di ridurre la distanza tra complessità e possibile utilizzo giornaliero
  • Partecipazione attiva ad eventi, sia specialistici che rivolti ad un pubblico più ampio, con l'obiettivo di ingaggiare community ed accrescere il talento che ruota attorno a noi.

Di tutto questo ne abbiamo parlato anche nell'edizione 2023 del Milan Fintech Summit in un talk tecnico guidato dal nostro Satwinder Singh del team Innovation di Banca Sella. Questa è solo il primo di una serie di eventi che porteranno in Italia ed in Europa una maggiore cultura sull'innovazione. L'obiettivo è far crescere la community con cui co-costruire il futuro, nonché superare il chiasmo tra early adopter e mass adoption.

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