Next, Voci dal futuro | L’AI verso il 2025: innovazioni, investimenti e l’approccio Sella
Stiamo vivendo una delle più rapide evoluzioni tecnologiche mai viste, guidata da progressi ed evoluzioni nel più ampio campo dell’intelligenza artificiale. Come già raccontato in un post precedente, sono diverse le tecnologie che guideranno questa nuova ondata rivoluzionaria destinata a creare un mondo più efficiente ed efficace. L’intelligenza artificiale è e sarà un elemento cardine di questo cambiamento, sia per la sua capacità di trasformare radicalmente i processi decisionali, sia per la sua influenza su settori chiave e di primaria importanza come la sanità, la finanza e l’industria. E questo perché, come già sappiamo, l’intelligenza artificiale è in grado di elaborare e interpretare enormi quantità di dati. Inoltre, la crescente adozione di agenti AI consentirà a questi sistemi di agire autonomamente in modo sempre più personalizzato e mirato.
Negli ultimi anni, a partire dal 2021, i VCs hanno investito in modo importante. Tuttavia, nonostante i picchi registrati, nel terzo trimestre del 2024 si è osservata una diminuzione del 20% negli investimenti globali rispetto al trimestre precedente: si parla di circa 54,7 miliardi di dollari investiti, con una previsione totale per il 2024 di circa 240 miliardi. Questo segna un certo rallentamento rispetto agli anni record, ma il dato più significativo rimane la crescente proporzione degli investimenti indirizzati verso l’AI: un dollaro su tre è destinato a questo campo e si prevede che la cifra possa salire al 50% nel prossimo futuro.
I VCs si dimostrano fortemente attratti dall'intelligenza artificiale perché le startup in questo settore mostrano una velocità di crescita e una capacità di raggiungere risultati tangibili molto più rapidamente rispetto a quelle di altre aree tecnologiche. Mentre in altri settori le startup possono impiegare fino a 13 anni per arrivare a una exit (come una vendita o un'acquisizione), le startup nell'AI impiegano in media solo sette anni. Un’accelerazione che rende l'AI particolarmente attraente per gli investitori grazie a un ritorno sull'investimento più rapido.
Attualmente, nello scenario economico internazionale, gli Stati Uniti sono il Paese leader per numero e quantità di investimenti in intelligenza artificiale, rappresentando il 43% delle transazioni VC globali nel settore. Questo posizionamento dominante rafforza il ruolo degli USA come epicentro dell'innovazione in AI, attirando ancora più investimenti e talento.
Al contrario, in Europa, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale segue un approccio diverso con una forte enfasi sulla regolamentazione e l'etica. L’Unione europea sta attualmente lavorando all'implementazione di un quadro normativo completo per l’AI, mirato a tutelare i diritti fondamentali e la privacy, nonché a prevenire rischi di abuso o discriminazioni. L’Artificial Intelligence Act (AI Act), punta proprio a questo: creare una struttura di regole che possa promuovere l'innovazione in un contesto sicuro e responsabile. Questa attenzione alla regolamentazione, se da un lato garantisce una maggiore tutela dei consumatori e una trasparenza nei processi, dall'altro rallenta l'adozione dell’AI rispetto agli Stati Uniti, dove l’approccio normativo è più permissivo e improntato alla rapidità. Tuttavia, l'Europa, stabilendo uno standard globale per l’etica e la sicurezza dell’AI e promuovendo un’innovazione responsabile, potrebbe attrarre aziende e investitori interessati ad operare in un quadro legale più stabile e regolamentato.
L’approccio Sella all’intelligenza artificiale
Il gruppo Sella ha definito un chiaro quadro strategico per l'intelligenza artificiale, considerandola una tecnologia fondamentale non solo per migliorare i prodotti esistenti, ma anche per trasformare radicalmente l'organizzazione.
Questo approccio richiede un vero e proprio cambio di mentalità: si passa dalla semplice risoluzione di problemi o esecuzione di compiti, alla capacità di creare prompt efficaci per ottenere il massimo supporto dall’AI nei diversi processi, migliorando così sia la qualità che l'efficienza delle attività. Un cambiamento che ha implicazioni non solo operative, ma anche sul fronte della formazione del personale: imparare a collaborare con l'AI significa acquisire competenze specifiche, come formulare istruzioni chiare per gli strumenti AI, interpretare i risultati in modo critico e adattare continuamente le strategie operative.
Il Competence Center AI di Gruppo AI e l’Area Innovation di Sella collaborano su due direttrici principali per sfruttare appieno il potenziale dell'intelligenza artificiale nei prossimi anni. La prima riguarda l’esperienza cliente, con l’obiettivo di rivoluzionare l’interazione e creare un punto di riferimento unico per le esigenze finanziarie dei clienti. Grazie all'AI, Sella punta a offrire suggerimenti personalizzati e assistenza continua, disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, per garantire un supporto finanziario sempre accessibile e su misura.
La seconda direttrice si concentra sull'ottimizzazione dei processi interni e sulla gestione dei dati. Questa area strategica mira a migliorare l'efficienza aziendale attraverso la digitalizzazione e l’automazione dei flussi di lavoro interni. Con l’uso di agenti AI, Sella intende creare un ambiente data-driven in cui l'intelligenza artificiale supporta i dipendenti nei compiti decisionali più complessi, riducendo tempi e costi operativi e aumentando la precisione delle analisi.
In definitiva, l’intelligenza artificiale rappresenta e rappresenterà sempre più una leva trasformativa per l'industria e per le aziende che ne adottano l'uso in modo strategico e responsabile. Mentre Stati Uniti ed Europa percorrono strade differenti verso l’innovazione, con l'approccio rapido e permissivo degli USA e la regolamentazione etica dell’Europa, è chiaro che l'AI continuerà a rivoluzionare il panorama economico globale. Per il gruppo Sella, l'AI è molto più di una semplice tecnologia: è una risorsa strategica per migliorare l'esperienza del cliente e ottimizzare i processi interni, contribuendo a costruire un'organizzazione efficiente e lungimirante. Verso un futuro in cui l'intelligenza artificiale diventerà il motore di un nuovo modello di banca: più reattivo, personalizzato e centrato sui bisogni del cliente.