Insights
Open Innovation

Next, voci dal futuro | Immutabile, pubblica, decentralizzata: la forza dirompente della blockchain che riscrive l'esperienza dell'utente

Next, voci dal futuro | Immutabile, pubblica, decentralizzata: la forza dirompente della blockchain che riscrive l'esperienza dell'utente
Getty Images
06 Dec 23
#open innovation
FIlippo Chiricozzi

Stream Manager Web3 & Digital Assets Innovation - Banca Sella

Ogni volta che si parla di blockchain o tecnologie a registro distribuito sembra quasi di immergersi in un mondo distante dalla vita di tutti i giorni, fatto solo per pochi nerd alle prese con nuovi modi di fare informatica. La realtà dei fatti è che la blockchain non è una tecnologia recente legata solo ad aspetti speculativi, ma piuttosto una tecnologia che porta con sé oltre quarant'anni di sperimentazioni nel mondo della crittografia. Per crittografia intendiamo le tecniche e le modalità con cui è possibile cifrare un insieme di informazioni, permettendo solo a una specifica controparte di poter decifrare il contenuto.

Le forme rudimentali di crittografia risalgono al 300 a.C., quando gli Spartani inventarono uno strumento noto come Scitala, ovvero un bastone con diversi segni crittografici utilizzato per consentire la comunicazione segreta tra generali e magistrati dell'epoca spartana. Gli unici a conoscere il codice per poter decifrare le informazioni erano, dunque, i magistrati e i generali, garantendo la sicurezza della comunicazione tra le parti grazie a uno strumento crittografico condiviso. Circa 250 anni dopo, anche i Romani introdussero uno strumento crittografico noto come "Codice Cesareo", considerato l'algoritmo crittografico più antico che la storia conosca. Entrambi questi modelli di crittografia sono noti come crittografia simmetrica, ovvero modelli crittografici in cui viene utilizzato lo stesso "algoritmo" o logica per cifrare e decifrare il contenuto.

Conoscere il concetto di crittografia simmetrica è fondamentale per introdurre il concetto di blockchain, per la prima volta teorizzato dagli scienziati Haber e Stornetta nel 1991. Diversamente dai modelli precedentemente utilizzati, introducono il concetto di "time stamping", ovvero la possibilità di registrare, all'interno di un registro pubblico e mai modificabile, informazioni orarie esatte che garantiscono la creazione di un documento digitale. Considerando quindi un registro che procede in ordine cronologico, dove tutte le informazioni registrate non possono mai essere cancellate, avere contezza dell'ora, del minuto, del secondo e dei decimi di secondo in cui un documento è registrato significa conoscere esattamente quando un documento è stato prodotto, con la certezza che non verrà mai cancellato. Introducono, all'interno del loro documento, il concetto di "catena sicura di blocchi" che, prodotti uno dopo l'altro, garantisce che i dati vengano correttamente registrati. Successivamente, nel 1998, riprende il concetto di Haber e Stornetta espandendolo e parlando di una possibile applicazione della tecnologia a una nuova moneta, chiamata "bit gold". Una moneta digitale, decentralizzata e completamente programmabile tramite un sistema di automazione che chiama "smart contracts", ovvero contratti intelligenti. Per la prima volta, quindi, il concetto di crittografia si accosta a una possibile implementazione a carattere economico, gettando le basi di quello che sarà lo sviluppo verso il concetto di blockchain oggi noto.

Arriva il 2000 e - con il nuovo millennio - lo scienziato Konst riprende l'idea di Haber e Stornetta, proponendo un'implementazione pratica di quanto riportato. Proprio a partire da queste prime, rudimentali, linee di codice, nel 2008 Satoshi Nakamoto (ancora ignoto chi si cela dietro questo nome) rilascia un documento che stabilisce la prima, vera blockchain, ovvero Bitcoin. Satoshi Nakamoto spiega esattamente, all'interno del whitepaper, quali sono le principali caratteristiche di Bitcoin e perché la tecnologia potrebbe gestire le transazioni peer to peer, eliminando un nodo centrale che funge da garante delle transazioni e garantendone la piena realizzabilità. Nakamoto riprende il concetto di time stamping teorizzato in precedenza ed introduce una forma di crittografia asimmetrica - concetto nato negli anni Settanta - dove chi invia e chi riceve un'informazione non utilizza la stessa tecnica per decifrare il messaggio. Ma anche di questo ne parleremo in maniera più approfondita nelle prossime puntate. Infatti andremo ad analizzare nel dettaglio la tecnologia della blockchain, ma è fondamentale comprendere come questa tecnologia vada ben oltre l'hype recente. Teorizzata per garantire un registro immutabile, pubblico e decentralizzato di dati, si è evoluta verso il mondo dei pagamenti con l'obiettivo di migliorare la vita di tutti i giorni, mettendo l'utente al centro e garantendo nuove opportunità future.

Condividi e partecipa alla discussione