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Marchesin: «La sostenibilità? Visione strategica e capacità di adattamento. Il nostro Dna? L’ascolto del cliente»

Per l’intervista di apertura del nuovo format “Finanza a impatto” confronto con Alessandro Marchesin, Head of Wealth & Asset Management del gruppo Sella. «Abbiamo adottato un approccio strutturato basato su azioni concrete e misurabili».
Marchesin: «La sostenibilità? Visione strategica e capacità di adattamento. Il nostro Dna? L’ascolto del cliente»
Alessandro Marchesin, Head of Wealth & Asset Management del gruppo Sella

Tra conflitti militari, tensioni politiche, trumpismo e guerre commerciali, il contesto globale non è mai stato così sfidante per il mondo degli investimenti sostenibili. Alcuni grandi asset manager stanno facendo un passo indietro rispetto agli impegni ESG presi negli anni passati, mentre altri, ancora pochi, riaffermano con forza la loro convinzione nel proseguire a promuovere strategie di investimento che abbiano impatti sociali, ambientali e di governance. «Le sfide cambiano, così come la sensibilità verso i temi ESG, soprattutto dopo l’elezione di Trump alla presidenza USA, ma i problemi strutturali che hanno reso necessaria la transizione verso la sostenibilità restano immutati. Di fronte a un panorama in evoluzione, è normale porsi delle domande, ridefinire strategie e cercare nuove soluzioni. Ci vorrà forse del tempo per rispondere ad alcune di queste domande, ma una cosa è certa: noi continuiamo a credere nella sostenibilità. Ci crediamo dal 1999, quando Sella SGR ha lanciato il primo fondo etico, che nel 2015 è diventato “Investimenti Sostenibili”, uno dei primi fondi di investimento in Italia con una strategia ad impatto, e che devolve ogni anno una quota del patrimonio a favore di iniziative benefiche in Italia e nel mondo. In oltre due decenni abbiamo attraversato crisi e trasformazioni senza mai rinunciare ai nostri valori. Non lo faremo certo ora. Cercheremo nuove risposte, individueremo strumenti innovativi e adatteremo il nostro approccio per rispondere al meglio alle esigenze dei clienti», afferma Alessandro Marchesin, Head of Wealth & Asset Management del gruppo Sella.

 

Qual è la posizine del gruppo Sella in questo scenario?
La sostenibilità non è una scelta di breve termine, ma un impegno che richiede visione strategica e capacità di adattamento. In linea con il purpose di Gruppo “Make an Impact”, la divisione Wealth & Asset Management del gruppo Sella ha adottato un approccio strutturato basato su azioni concrete e misurabili. Sul fronte delle fabbriche prodotto, i fattori ESG sono ormai diventati un elemento imprescindibile nell’attività di analisi e selezione degli investimenti. In questo contesto, tali parametri si affermano come strumenti fondamentali di valutazione, adottati per effettuare un rigoroso screening delle opportunità di investimento. Essi consentono di applicare un filtro di sostenibilità nella selezione delle aziende, privilegiando quelle che dimostrano un impegno concreto in ambiti quali la riduzione dell’impatto ambientale, il rispetto dei diritti dei lavoratori, la governance trasparente e l’adozione di pratiche responsabili a lungo termine. 

Cos’altro accade sul fronte dell’asset management?
Si registra anche una forte spinta verso l’innovazione, con la continua revisione e ampliamento della gamma di prodotti, introducendo strategie di investimento che incorporano obiettivi di sostenibilità specifici e misurabili. Tale evoluzione avviene spesso attraverso la collaborazione con società partner, in un’ottica di sinergia e condivisione delle migliori competenze, al fine di sviluppare soluzioni sempre più in linea con le esigenze del mercato, anche lato normativo. 

E per quanto riguarda la consulenza finanziaria?
Le nostre visioni si incontrano con le aspirazioni, le convinzioni e le aspettative del cliente. Investiamo nella formazione e nella diffusione della cultura della sostenibilità e della generazione di impatto, sviluppando le competenze dei nostri professionisti e fornendo ai clienti informazioni chiare e trasparenti. Il nostro impegno per un approccio agli investimenti basato su questi criteri resta fermo, ma riteniamo altrettanto fondamentale conoscere e valutare attentamente le esigenze degli investitori. Nel nostro Dna c’è da sempre l’ascolto: il nostro obiettivo è quello di garantire ai clienti gli strumenti necessari per prendere decisioni di investimento autonome e consapevoli, offrendo soluzioni in linea con il loro profilo di rischio-rendimento e supportandoli nella gestione del patrimonio con coerenza e responsabilità.

C’è un progetto che le è rimasto particolarmente impresso? 
Lavoro nel mondo della finanza da oltre venticinque anni. Un mondo che, dall’esterno, può sembrare freddo e distaccato. Eppure ciò che ho vissuto negli ultimi tempi, occupandomi di investimenti sostenibili, mi ha fatto vedere il nostro settore sotto una luce completamente diversa: quella di un motore di cambiamento, di un mezzo straordinario per migliorare la società e la vita delle persone. Il momento più significativo? Senza dubbio, quello che abbiamo vissuto durante la pandemia. Ricordo perfettamente quei mesi di incertezza per il futuro. Eppure, proprio in quel momento, ho capito davvero il potere trasformativo degli investimenti sostenibili. 

A quale progetto pensa?
Con Sella SGR, nei mesi precedenti – in tempi non sospetti – avevamo lavorato alla creazione di un nuovo fondo tematico, con l’ambizioso obiettivo di promuovere la salute sotto ogni aspetto: dalla prevenzione alla cura, fino alla diffusione di corretti stili di vita. Abbiamo lanciato TFS iCARE nella primavera 2020, nel pieno della tempesta. Il mondo era fermo, chiuso in casa. E noi ci siamo trovati a portare un messaggio di speranza. Attraverso i canali digitali, raccontavamo a banker e clienti come la finanza potesse essere più di un semplice strumento di investimento: poteva diventare un ponte tra il capitale e la ricerca scientifica, tra il desiderio di rendimenti e il bisogno di soluzioni concrete per affrontare sfide globali. Non dimenticherò mai la sensazione di vedere qualcosa di astratto, come un fondo di investimento, tradursi in supporto tangibile ai progetti di ricerca della Fondazione Umberto Veronesi, all’innovazione medica, alla tutela della salute. È in quei momenti che capisci che il tuo lavoro non è solo un insieme di numeri: è un’opportunità per fare la differenza.
 

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