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Segnali positivi per l'economia dal mondo delle startup

Segnali positivi per l'economia dal mondo delle startup
Una veduta di Milano (Getty Images)
13 Apr 21
#startup

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Segnali positivi per l'economia dal mondo delle startup. L'ecosistema italiano delle nuove imprese innovative cresce e fa registrare buoni numeri. A dimostrarlo sono i numeri del fenomeno: In Italia dal 2012 al 2021 sono state registrate 12.291 startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese e anche nel 2020 il loro numero è continuato a crescere (+10,4% rispetto al 2019), grazie anche ai numerosi incentivi e alle misure approntate ad hoc per agevolare queste realtà imprenditoriali considerate fonte di crescita e sviluppo.
 
Le startup durante la pandemia
Secondo lo studio realizzato a luglio da EY e VC Hub Italia "L'impatto dell'emergenza covid-19 sulle startup e sull'ecosistema dell'innovazione in Italia" uno degli effetti principali dovuti alla pandemia è stato il calo della domanda, registrato dal 68% delle startup coinvolte nello studio con il 25% di queste che hanno accusato un calo superiore al 50% rispetto all'anno precedente. Tuttavia a causa del lockdown solo il 5% aveva interrotto l'attività e il 54% si preparava alla ricerca di finanziamenti per ripartire. Una dimostrazione di resilienza e di veloce adattamento ad un contesto profondamente mutato che ha permesso alle startup di sviluppare nuove soluzioni per far fronte agli effetti della pandemia. 
 
Dall'indagine degli Osservatori del Politecnico di Milano "Startup Intelligence" e "Digital Transformation Academy" emerge che le nuove imprese innovative hanno dato vita a 256 iniziative per fronteggiare l'emergenza sanitaria, dalla digitalizzazione di processi ai sistemi di distanziamento, dai servizi di consegna a domicilio, dalla sanificazione dei locali fino alla formazione online. Grazie a queste misure quasi la metà delle startup, il 46%, ha ampliato il suo network e raggiunto nuovi clienti, il 44% ha accelerato lo sviluppo di prodotti e servizi ottenendo visibilità sul mercato e ben il 28% ha aumentato il proprio organico o si è dotato di nuove competenze. Ovviamente per non tutte è andato così: il 38% delle startup ha dovuto ridurre le attività e il 24% ha diminuito le previsioni di spesa.
 
Le caratteristiche
Ma di cosa si occupano le startup innovative in Italia? Quali sono i loro ambiti di competenza? La maggior parte (8.112, pari al 74,4%) opera nel comparto dei servizi alle imprese e tra le attività principali spiccano quelle relative ai servizi ICT (svolta dal 47,4% delle startup) e, tra di esse, le sottocategorie "Produzione di software e consulenza informatica" (35,6%) e "Attività e servizi di informazione" (9,2%). Inoltre, una quota rilevante di startup innovative si occupa di "Ricerca scientifica e sviluppo" (13,8%)..
 
Gli investimenti
Nonostante il periodo difficile, secondo i dati dell'Osservatorio Startup Hi-tech del Politecnico di Milano, il comparto delle startup innovative è stato in grado di raccogliere nel 2020 683 milioni di euro di investimenti, solo il 2% in meno rispetto al 2019. Gli investimenti da parte di attori formali (come banche, fondi d'investimento e venture capital) sono cresciuti del 34%, passando dai 215 milioni del 2019 ai 288 milioni del 2020. I finanziamenti da attori informali (angel network, angel group, equity crowdfunding, investitori privati) sono rimasti stabili rispetto allo scorso anno a 247 milioni di euro. In netto calo invece i finanziamenti internazionali, che sono passati da 231 milioni di euro del 2019 ai poco più di 148 milioni. 
 
Diffusione territoriale
La Lombardia anche quest'anno è la regione che ospita il maggior numero di startup italiane, ben il 27%, raggiungendo il totale di 3309 all'8 marzo 2021. Sopra le mille realtà, secondo i dati del Mise a fine 2020, ci sono il Lazio (1.383) e la Campania con 1.053. Seguono il Veneto (974), l'Emilia Romagna (932) e il Piemonte, con 659. La Basilicata con 108, il Molise con 75, e la Valle d'Aosta con 22 startup innovative si piazzano in coda a questa speciale classifica di attrattività delle regioni italiane.
Milano rappresenta la sede principale delle startup che hanno scelto la Lombardia come "casa" con quasi 2300 realtà basate nel capoluogo. 
 
Lo confermano anche i dati del Fintech District. Come raccontato al Sole 24 Ore, la realtà promossa dal gruppo Sella nel 2017 raccoglie più della metà delle fintech italiane e nel 2020 ha visto aumentare di 34 unità, a quota 173, i soggetti che fanno parte della community che continua a ricevere nuove richieste di adesione. È raddoppiato anche il numero delle nuove aziende strutturate diventate corporate member, per stare a contatto con le imprese innovative per accelerare i propri processi di sviluppo. È la conferma che la Milano delle startup anche nell'anno della pandemia continua a costruire il futuro.

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