L’effetto FTX e le azioni volte a mitigare (e migliorare) il mondo dei digital assets
Se il 2021 è stato un anno florido per il mercato dei digital assets, lo stesso non può dirsi del 2022. Il crollo di FTX - la seconda piattaforma al mondo per lo scambio di crypto assets - ha mostrato la fragilità di un sistema non regolamentato e facilmente mascherabile. Dopo il crollo è emersa la necessità di maggiori controlli, in particolare sulla solvibilità e sulla capacità, da parte degli stessi exchange di criptovalute, di poter assolvere alle esigenze dei clienti in caso di una loro richiesta immediata di fondi.
In questi casi si parla di Proof of Reserve, una prova che viene spesso utilizzata per dimostrare che ci sia una corrispondenza tra asset emessi e allocati nel mercato con la liquidità presente all’interno della società stessa per poter ripagare in caso di necessità. Queste attività di PoR (abbreviazione di Proof of Reserve) vengono di solito effettuate da terze parti che dimostrano, in maniera totalmente oggettiva, la capacità di un exchange di ripagare gli importi detenuti dai propri clienti in digital assets. Dal punto di vista tecnico, la Proof of Reserve usa il Merkle Tree, una struttura dati utilizzata in informatica e crittografia per verificare l'integrità e la coerenza di un insieme di dati. Viene spesso impiegato nelle blockchain, inclusi i sistemi di criptovalute, per garantire che i dati non siano stati alterati. In questo modo la Proof of Reserve raccoglie i bilanci dei clienti senza rivelare informazioni private.
Successivamente al crollo di FTX, il Financial Stability Board (FSB), autorità finanziaria su scala globale, ha proposto un framework regolamentare simile a quello applicato per la finanza tradizionale. Un esempio è la recente nascita di servizi di custodia che permettano agli utenti di essere proprietari unici, con un unico accesso, dei propri assets, un po' come accade con soluzioni quali Metamask o Phantom. Una soluzione che ha portato ad una maggiore attenzione alla sicurezza degli asset, sfruttando tecnologie specializzate quali MCP-CMP (di cui parleremo presto in un articolo dedicato).
Nato nel 2023, il framework regolamentare ha l’obiettivo di disciplinare in maniera più rigorosa le attività svolte da Stablecoin e Crypto Assets Service Provider (CASP), focalizzandosi su una serie di aspetti chiave:
- Con riferimento alle stablecoin, si afferma che le stablecoin globali sono considerate a rischio di diventare sistematicamente rilevanti per i mercati finanziari, motivo per cui il Financial Stability Board mira a migliorare sistemi di governance, trasparenza e gestione del rischio. Inoltre, le stablecoin devono rispettare principi chiari come la convertibilità, la trasparenza sulla riserva sottostante ed una chiara gestione del rischio;
- Con riferimento ai CASP, invece, si prevede una maggiore sorveglianza sugli stessi da tutti gli enti preposti, sottoponendoli ad un rispetto di regole più rigorose e simili a quelle dei servizi finanziari tradizionali, con riferimento alla gestione su custodia degli asset, cybersecurity, protezione degli investitori;
- Con riferimento al mercato europeo, l’introduzione della MiCA (Markets in Crypto Assets Regulation). Approvata ufficialmente dal Parlamento Europe nell’aprile del 2023, la MiCA rappresenta un passo fondamentale verso la regolamentazione dei mercati delle criptovalute, con l'obiettivo di fornire maggiore sicurezza, trasparenza e protezione per gli investitori.
In particolare, la MiCA si basa su 4 elementi fondamentali:
- Protezione degli investitori e dei consumatori, garantendo che agli utenti che acquistano o detengono cripto-asset siano date informazioni esaustive sui rischi e sul rispetto delle norme di trasparenza e protezione da parte di fornitori di servizi;
- Stabilità finanziaria, riducendo i rischi che i cripto-asset e le stablecoin rappresentano per la stabilità finanziaria dell’Ue, specialmente nel caso in cui dovessero diventare ampiamente adottati;
- Promozione dell'innovazione, offrendo una cornice normativa chiara per le aziende che operano nel settore dei cripto-asset ed incentivando l'innovazione senza compromettere la protezione degli utenti;
- Prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, così da ridurre l'uso delle criptovalute per scopi illeciti.
La strada è ancora lunga, ma quanto finora definito sta aiutando nella definizione di una serie di regolamentazioni volte a garantire un panorama migliore e più adeguato agli utenti che vogliono affacciarsi al mondo dei digital assets.