Stories
Open Innovation

Enigma, un'innovazione per banche e imprese. Poi vinse la guerra

09 Dec 20
#innovazione #storia

Prima di diventare una delle tecnologie più famose della seconda guerra mondiale, l'impiego di Enigma fu pensato in ambito bancario, commerciale e finanziario, e si diffuse fra banche e società europee e americane

Fabrizio Gremmo

Cosa ci fa una macchina Enigma nell'archivio storico di una banca? Ebbene l'incipit di questa storia è suggerito proprio da un curioso macchinario tutto fili, luci e cilindri, custodito nell'Archivio storico del gruppo Sella. È una macchina speciale, prodotta in Germania dai primi anni Venti come apparecchio pensato per cifrare e decifrare messaggi, che venne chiamata appunto Enigma. 
Questo dispositivo elettromeccanico fu inventato nel 1918 dal tedesco Arthur Scherbius e in seguito modificato e migliorato fino al 1925. Il suo impiego consentiva di cifrare messaggi, rendendoli incomprensibili per tutti, tranne che per un destinatario a sua volta dotato di un identico apparecchio, da impostare seguendo le medesime variabili segrete per riottenere la comunicazione in chiaro.

Prima di diventare una delle tecnologie più famose della seconda guerra mondiale, l'impiego di Enigma fu pensato in ambito bancario, commerciale e finanziario, e si diffuse fra banche e società europee e americane. Anche Banca Sella ebbe in dotazione questo apparecchio d'avanguardia per cifrare i messaggi interbancari. Ed ecco cosa ci fa questa macchina in bella mostra tra gli strumenti tecnologici innovativi di ogni epoca, da sempre utilizzati dal gruppo che oggi non a caso è pioniere della nuova grande trasformazione del fintech e dell'open banking.

Fabrizio Gremmo

Enigma in guerra
La necessità di proteggere i segreti militari portò le Forze Armate tedesche ad adottare Enigma sin dal 1925, e a utilizzarla poi nel corso della Seconda Guerra Mondiale. La Wehrmacht e la Luftwaffe infatti si convinsero che la macchina Enigma, prodotto tedesco, fosse inattaccabile, e anche la Kriegsmarine ne adottò una propria versione modificata. Il dispositivo favoriva un uso esteso della cifratura: si riteneva che le combinazioni delle impostazioni possibili fossero in un numero tanto elevato da scoraggiare ogni tentativo di attacco. Ma non fu così.  Battere Enigma divenne una sfida di vitale importanza per gli esiti della guerra, tale da spingere gli Alleati a promuovere e sovvenzionare un'organizzazione scientifico-industriale senza risparmio di mezzi e risorse. Il villaggio di Bletchley Park, 75 chilometri a nord-ovest di Londra, divenne sede di una struttura segreta pensata per intercettare e decrittare i messaggi cifrati dei Tedeschi: vi lavoravano fino a 9.000 persone fra le quali spie, militari, matematici e tecnici, con una contaminazione generale di ruoli ed esperienze. 

Fabrizio Gremmo

Alan Turing e le origini dell'intelligenza artificiale 
Fra i matematici ingaggiati a questo scopo vi fu Alan Turing. I primi successi si ottennero grazie all'opera di matematici polacchi, e fu un punto di partenza. Ma non era sufficiente l'aver riconosciuto il procedimento, il modello di Enigma e la procedura di criptazione usata dai Tedeschi: l'impostazione della macchina infatti veniva cambiata ogni giorno e andava individuata tra 159 × 1018 combinazioni possibili. Alan Turing inventò le Bombe, macchine complesse che furono installate a centinaia fra Bletchley Park e Washington, e vennero dedicate a simulare Enigma provando, una dopo l'altra, le combinazioni segrete del codice. Alla fine fu il successo, e l'uso stesso di Enigma da parte dei Tedeschi divenne un inconsapevole fattore di debolezza perché consentì agli Alleati di captare informazioni segrete, utili per vincere la guerra.

Battere Enigma non fu che una tappa nella vita di Alan Turing, il cui vero orizzonte era il futuro, non la guerra. Egli si dedicò infatti a nuovi studi su concetti quali algoritmo e calcolo, e a sperimentazioni che costituirono, con "la macchina di Turing", un primo modello di computer generico. In un suo articolo del 1950 Alan Turing presuppose che l'attività delle macchine intelligenti potesse estendersi alla conversazione, riconoscendo nella capacità linguistica addirittura il segno distintivo del pensiero. Il "gioco dell'imitazione", The Imitation Game, divenne anche un film di successo dedicato nel 2014 alla vita e alle imprese del nostro protagonista. 
L'Intelligenza Artificiale infatti sta al centro delle scelte tecnologiche di imprese e governi, e alcune delle sue prime possibili applicazioni sono entrate a far parte della vita quotidiana di tutti noi in ogni campo, incluso l'ambito bancario e finanziario. 

Fabrizio Gremmo