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Dona il tuo Voto 2024: il volontariato come motore di cambiamento

Dona il tuo Voto 2024: il volontariato come motore di cambiamento
Michela Fenzi, Guido Maria Balzan e Laura Nobile

Il volontariato può essere il motore del cambiamento, capace di trasformare la società un passo alla volta. In Sella lo sappiamo, ed è per questo che anche nel 2024 il Gruppo ha rinnovato l’iniziativa “Dona il tuo Voto”, finalizzata a valorizzare, attraverso un aiuto concreto, l’impegno che le centinaia di colleghe e colleghi dedicano al volontariato. A decidere i progetti che beneficeranno dei finanziamenti messi a disposizione dal Gruppo sono state proprio le colleghe e i colleghi, che hanno espresso la propria preferenza tra le 18 realtà candidate. Un risultato di partecipazione straordinario: ben 778 voti raccolti.

Tre i progetti che hanno ottenuto il maggior numero di consensi: "InclusiOne", proposto da Michela Fenzi, è un’iniziativa della Cooperativa Sociale Sportivamente di Biella che promuove l’inclusione scolastica di bambini con e senza disabilità intellettiva attraverso l’attività motoria in acqua; "Alveare Amico", sostenuto da Laura Nobile e promosso da LILT Biella, che offre supporto psicologico, aiuti economici e attività ricreative alle famiglie della provincia con bambini oncologici, e "ASD Maratonabili", proposto da Guido Maria Balzan, che consente ad atleti speciali di partecipare alle gare di running grazie a carrozzine progettate per la competizione, spinte dai runner dell’associazione.

Abbiamo approfondito con i tre colleghi le motivazioni che li hanno spinti a partecipare a questa iniziativa. Ecco le loro storie, piccoli grandi tasselli di un unico splendido percorso di solidarietà.

Un impegno che nasce dal cuore
Dietro ogni progetto candidato c’è una storia di determinazione e speranza. Michela, promotrice di "InclusiOne", racconta: "L’acqua e il gioco diventano strumenti educativi che abbattono le barriere e favoriscono l’inclusione sociale". Attraverso le attività motorie in acqua, il progetto aiuta i bambini con disabilità a costruire relazioni positive con i compagni di classe, trasformando il movimento in un ponte di connessione e accoglienza.

Laura, sostenitrice di "Alveare Amico", sottolinea l’importanza del supporto ai bambini oncologici e alle loro famiglie: "Sostegno, inclusione e benessere sono i valori chiave del progetto, che offre un ambiente accogliente e risorse per affrontare insieme momenti difficili".

Guido Maria, promotore di "ASD Maratonabili", condivide l’entusiasmo per il suo progetto, che permette agli "Atleti Speciali" di vivere l’emozione delle gare di running: "Correre, sognare, vincere sono le tre parole che rappresentano la nostra missione e l'energia che trasmettiamo ai ragazzi".

Il motore del volontariato: la spinta personale
Ma cosa spinge una persona a dedicarsi al volontariato? Per Michela, è un’esperienza personale: "Sono la mamma di un ragazzo con disabilità intellettive e ho visto quanto lo sport possa migliorare la qualità della vita". Il desiderio di offrire questa opportunità ad altri bambini l’ha motivata a impegnarsi, e l’aver vinto la donazione è "un grande onore e anche una grande responsabilità". Laura, invece, avverte un profondo senso di gratitudine: "Mi ritengo fortunata e sento il bisogno di restituire qualcosa. Conoscere le famiglie con bambini oncologici mi ha fatto capire che potevo fare la mia parte". Aggiunge: "Partecipare attivamente a una causa importante fa percepire il mondo in una dimensione che arricchisce le prospettive di vita, contribuendo al benessere sociale". Per Guido Maria, l’elemento chiave è l’empatia: "Fin da piccolo i miei genitori mi hanno insegnato a chiedermi cosa posso fare per aiutare. Il volontariato mi ha dato la possibilità di unire sport e amicizia in un modo straordinario". Questo si collega ai valori dello sport: "Volontà, resistenza e felicità sono come un forte vento che ci aiuta a portare a termine ogni gara".

Il potere della comunità
Sapere di avere il supporto dei colleghi è stata un’esperienza emozionante per tutti i partecipanti. "Mi sono commossa! Sapere che tanti colleghi condividono i miei stessi valori è impagabile", racconta Michela. Laura si dice incredula ma felicissima: "Tutti i progetti erano meritevoli, e sapere che il messaggio di LILT è arrivato ai colleghi mi riempie di gioia". Anche Guido Maria ha sentito una forte connessione con la comunità aziendale: "Ogni progetto ha vinto, perché tutti hanno un impatto positivo. Sentire il sostegno dei miei colleghi mi ha dato una carica incredibile".

Un messaggio di speranza
Ognuno di loro ha voluto lasciare un pensiero a chi sta pensando di avvicinarsi al volontariato. Michela cita Seneca: "L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo". Laura si ispira a Madre Teresa di Calcutta: "Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano". Infine, Guido Maria riassume il senso di questa esperienza in poche parole: "La capacità di essere tutti un po' più felici, insieme".

Attraverso le loro storie, questi colleghi ci ricordano che la solidarietà non è solo un valore, ma un’azione concreta che può migliorare il mondo un passo alla volta. E che, insieme, possiamo fare la differenza.

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