Cresce la spesa dei turisti stranieri in Italia. A trainarla i pagamenti elettronici
Sempre più turisti scelgono l’Italia come meta per le loro vacanze o per i loro viaggi di lavoro. Dopo lo stop “forzato” durante il periodo pandemico, i numeri stanno tornando alla normalità facendo salire anche vertiginosamente le spese effettuate sul nostro territorio. Nel 2023 gli acquisti hanno registrato una crescita de 23%, con le entrate cresciute del 17% e la bilancia turistica ha fatto segnare un avanzo di 20,2 miliardi (+18,2 miliardi di euro) rispetto al 2022.
Un risultato forte anche in termini di incidenza sul Pil: il surplus è salito all’1,0%, come nel 2019, ultimo anno pre-Covid. A trainare l’aumento complessivo della spesa dei turisti stranieri in Italia sono stati soprattutto i cittadini extra Ue, il cui budget è superiore a quello dei turisti provenienti dai confini continentali.
Un trend in crescita che è certificato anche da Euromonitor, secondo cui entro il 2025 si prevede un ulteriore incremento del turismo dall’estero verso il nostro Paese del 49%.
Roma e Milano si confermano ai primi posti tra le destinazioni di viaggio scelte dai turisti internazionali anche nei primi mesi del 2024. Le città rientrano nella top 10 delle mete turistiche per il maggior numero di nazionalità in ingresso, soprattutto canadesi e americani. È quanto emerge dal report 'Travel Trends 2024' del Mastercard Economics Institute, che ha analizzato i dati degli ultimi 12 mesi fino a marzo 2024. Nella classifica si inseriscono anche città d'arte come Venezia, Firenze e Napoli e destinazioni balneari come Catania, Bari, Alghero, Olbia, Brindisi, Palermo.
Anche il tempo di permanenza dei turisti è in forte crescita, quasi raddoppiato in quattro anni con una media di 5,4 giorni a marzo 2024 rispetto ai 2,9 giorni del 2020. Un trend che influisce positivamente nella valorizzazione del territorio portando a riscoprire anche luoghi fuori dai classici flussi turistici, con un forte impatto sulla loro economia.
In questo contesto, un tema fondamentale per agevolare le spesi dei turisti nel nostro Paese è dato dagli strumenti di pagamento che sono messi loro a disposizione. E i pagamenti elettronici giocano un ruolo importante (leggi anche la notizia della partnership tra Banca Sella e Discover Global Network). Il rapporto tra turismo e pagamenti cashless può ricoprire un fattore strategico nell’economia italiana e che ha subito una vera e propria rivoluzione nel corso degli anni, complice l’introduzione di sistemi di pagamento più innovativi che hanno reso l’esperienza del viaggio ancora più fluida e piacevole.
Il turismo in Italia, che nel 2023 ha raggiunto una quota di 851 milioni di presenze secondo i dati del rapporto ENIT, ha incentivato ulteriormente la diffusione dei mezzi di pagamento digitali considerati più versatili e sicuri rispetto all’utilizzo dei contanti, oltre ad essere particolarmente apprezzati dai viaggiatori stranieri che non devono preoccuparsi di cambiare la loro valuta per poter acquistare beni e servizi nel nostro Paese.
Questo ha reso fondamentale l’implementazione di sistemi POS nelle strutture ricettive, nei ristoranti e in generale in tutti quegli esercizi che hanno a che fare con il turismo. Ma non solo, anche i musei e le attrazioni turistiche si sono adeguati alle nuove esigenze dei visitatori offrendo la possibilità di acquistare biglietti e souvenir con carte di credito o bancomat, rendendo l’esperienza più comoda e veloce per tutti.
I portafogli digitali, come ad esempio Alipay, Google Wallet e Apple Pay, hanno inoltre contribuito a fare della tecnologia cashless un’opportunità sempre più concreta per tutti i soggetti coinvolti nel settore del turismo, consentendo ai turisti di utilizzare anche i loro dispositivi mobili per effettuare acquisti in modo ancora più sicuro e veloce.
Un altro punto di vista interessante è quello della Banca Centrale Europea che nell’indagine Study on the payment attitudes of consumers in the euro area (SPACE) ha evidenziato come la maggior parte degli acquisti fisici effettuati tramite carte sia legata alle spese quotidiane (54%), seguiti poi dai ristoranti, bar e hotel (18%). Ciò dimostra come la semplicità di utilizzo dei pagamenti cashless sia apprezzata soprattutto per le transazioni di tutti i giorni, facendo del POS un’importante alleato per le attività commerciali di ogni settore.