Opinioni
Finanza & Investimenti

Come il Corporate Venture Capital può sostenere l'ecosistema dell'innovazione

Come il Corporate Venture Capital può sostenere l'ecosistema dell'innovazione
Getty Images
Giacomo Sella
Giacomo Sella

Head of Corporate & Investment Banking

Nel 2021 sono cresciuti in modo significativo gli investimenti in Venture Capital e Corporate Venture Capital (CVC) in società con sede in Italia e il trend prosegue. Secondo i dati recentemente presentati da AIFI (Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt), gli investimenti complessivi sono stati pari ad 992 milioni di euro (+82% rispetto al 2020), suddivisi in quasi 300 round. Il 32% di tale capitale proviene da investitori Corporate, che hanno destinato quasi 320 milioni di euro principalmente a start-up in fase di avvio, con qualche investimento anche durante la fase di sviluppo.

Il fintech continua ad essere il settore più attrattivo. Nel 2021, infatti, più di un quarto dei round di investimenti di CVC in Italia ha avuto come target società operanti nel fintech (+140% rispetto al 2020): un dato che conferma come la digitalizzazione e l'open innovation hanno un ruolo centrale nell'evoluzione dei servizi finanziari.

Condividi e partecipa alla discussione

L'investimento in Corporate Venture Capital rappresenta ormai una leva riconosciuta anche in Italia per supportare la crescita dei diversi ecosistemi dell'innovazione.

Il tema è di grande attualità e di importanza sistemica, testimoniata tra l'altro dall'inclusione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di 550 milioni di euro destinati a supportare i processi di transizione digitale ed ecologica mediante investimenti diretti in start-up e PMI innovative.

L'investimento in Corporate Venture Capital rappresenta ormai una leva riconosciuta anche in Italia per supportare la crescita dei diversi ecosistemi dell'innovazione. E' interessante notare come esistano due principali tipologie di modelli, molto diversi fra loro, che si possono adottare per impostare una strategia di investimento in CVC all'interno di una organizzazione.

Il primo è quello tipico dei fondi di investimento in Private Equity e Venture Capital, caratterizzato dalla creazione di un fondo autonomo rispetto al business e gestito da venture capitalist professionisti. Questo modello è finalizzato alla massimizzazione del ritorno finanziario nel medio termine ma meno focalizzato sulla creazione di valore per l'ecosistema che, invece, deriva dallo sviluppo di una strategia industriale.

Un modello particolarmente evoluto è invece quello basato su un'architettura, di tipo orizzontale, che avvicina le corporate alle start-up o scale-up: una "piattaforma aperta" che favorisce la contaminazione tra le dinamiche innovative della società target e quelle organizzativo/finanziarie possedute dalla corporate che effettua l'investimento. Si tratta di un processo di integrazione complesso che però offre rilevanti occasioni di creare sinergie industriali, generare opportunità di open innovation e supportare la transizione digitale dei business.

Un modello organizzativo efficace per il Corporate Venture Capital, adottato anche dal gruppo Sella, basato sulla collaborazione tra gli specialisti delle diverse business line, con un ruolo centrale nelle attività di scouting, di supporto operativo e di sviluppo delle sinergie commerciali e il team della divisione Corporate & Investment Banking, che apporta il proprio know-how specifico in ambito di mercato e di deal structuring. Il CVC rappresenta uno dei pilastri strategici del gruppo Sella che mediante investimenti diretti a supporto di start-up e PMI innovative, nel corso degli ultimi anni, ha contribuito allo sviluppo di una community Fintech di rilievo in Italia (attualmente 230 membri). L'obiettivo è favorire l'innovazione e la collaborazione e promuovere la creazione di ecosistema finanziario aperto e sostenibile.