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Appunti d'Archivio | La Sala Espositiva dell’Archivio Storico: un tuffo nel nostro passato

Quasi 140 anni di storia: documenti e foto d’epoca, apparecchiature e libri d’arte, cataloghi e verbali con le grandi scelte, ma anche le memorie di chi ha contribuito a costruire un percorso che dal 1886 ci ha condotti fino ad oggi. Un patrimonio che si chiama Corporate Heritage, raccontato nella Sala Espositiva dell’Archivio Storico Sella
Appunti d'Archivio | La Sala Espositiva dell’Archivio Storico: un tuffo nel nostro passato
Un dettaglio della Sala Espositiva dell'Archivio Storico del gruppo Sella: ingresso ambientazione 1886

La curiosità di scoprire
Chi non ha sentito parlare una volta di Alice nel paese delle meraviglie? “Alice moriva di noia a starsene seduta con la sorella, senza far niente; aveva sbirciato un paio di volte il libro che questa stava leggendo, ma non c'erano figure né dialoghi, «e a cosa serve un libro», pensò, «senza figure né dialoghi?» ...quando vide un coniglio bianco con un bel panciotto e un orologio da taschino infilarsi in una tana sotto un cespuglio e senza pensarci un attimo ci si infilò e ai suoi occhi si aprì un mondo di meraviglie”.

Macchina da scrivere Remington (1892)


Una raffigurazione forse esatta di chi entra in una Sala Espositiva, soprattutto se è la Sala Espositiva del proprio mondo lavorativo, per di più colmo di “figure e dialoghi”. Raccontare la grande Storia ormai oggi vuol dire riunire e presentare tante storie anche piccole e, in un mondo in cui si può copiare tutto, la Storia emerge perché non è copiabile. Ognuno ne ha una propria.  Far conoscere “l’essere stati” è fondamentale per valorizzare l’essere e dar garanzie sul saremo. Il famoso chef Alain Ducasse esponeva la sua chiave di lettura del successo in “savoir faire, faire faire e faire savoir” (saper fare, fare, fare e far sapere).  E forse è questa l’essenza della Sala Espositiva Sella, non un museo statico, ma un ambiente di lavoro che presenta se stesso, la propria evoluzione, la capacità nel tempo di essere stati impattanti nella società ed essere costantemente innovativi man mano che cambiano i contesti produttivi e tecnologici. 


Una visita guidata dal racconto dell’Ufficio Storico 

Libro Mastro A. Fra i primi registri contabili della banca (1886)

Una visita alla sala – guidati nel percorso dal racconto dell’Ufficio Storico che ci lavora quotidianamente – permette di toccare con mano la rappresentazione di valori, culture, prodotti, innovazioni e trasformazioni mostrando il coraggio della sfida anche nell’approdare a nuovi linguaggi mantenendo la capacità e la voglia di usare anche quelli tradizionali, insomma il nostro essere unici. 

MCatalogo di lane “WOOLS” ed. DIEGO MEYER & C.IA BUENOS AIRES (1894)


La Sala Espositiva Sella cambia ogni giorno, cambia nel modo di rappresentarsi adattandosi al linguaggio della realtà (basta guardare la presentazione video creata dal fotografo e blogger Simone Bramante per l’iniziativa “Nel tempo di una storia” promossa da Museimpresa).  Il racconto deve sempre adeguarsi alla realtà dei tempi senza però scordare la profonda connotazione di Corporate Heritage, testimone del forte legame culturale con il territorio, divenendo patrimonio culturale e se – come per Sella oggi -  i riferimenti hanno una base ormai nazionale e oltre, la condivisione rappresenta ulteriore ricchezza. Dimostrazione è la ricca attività di condivisione, anche e soprattutto coi giovani e con le scuole spesso qui in visita.  Sempre più frequenti sono infatti le visite delle istituzioni scolastiche a cui viene mostrata la storia di un territorio che è anche la loro stessa storia, spesso ignorata.  Forte richiamo allo spirito della produttività italiana, da sempre legata ai territori, all’artigianalità di alto livello che diventa industria, partendo proprio dai singoli territori e dalle risorse specifiche presenti. 

Continuando il percorso nella Sala, scopriamo la collezione degli strumenti di calcolo da fine 800 ad oggi, dai recenti apparecchi elettronici alle antiche tavole matematiche (evoluzione delle tabelline di scolastica memoria).  Dagli orologi da fabbrica al fascino evocativo della macchina Enigma. Dal racconto delle passioni - anche quelle legate ai valori familiari Sella, imprenditori che han saputo trasportare nell’attività bancaria la passione per la montagna e il territorio, la passione per la tecnologia, l’innovazione e quella per la propria impresa che sia lana, vigne, banca o energia – da leggere come capacità di utilizzare nel proprio territorio le primarie fonti d’energia, nel Biellese l’acqua.  Racconti e storie che mutano che si evolvono e crescono, con il contributo di tutti, per la curiosità di tutti.  

Il percorso attraverso gli ambienti della Sala offre anche raggruppamenti tematici, non tutti lineari, d’altronde la storia non procede linearmente. Così anche il racconto si adegua, salta, devia, approfondisce o torna sui propri passi. Scoprendo una rappresentazione dell’ufficio del fondatore e gestore della banca, Gaudenzio Sella, passando alla collezione di immagini scattate per eventi, allestimenti o presentazioni. E si scopre la raccolta dei bilanci, che manifestano non solo dati contabili bensì espressione di scelte, di tempi, di costume. 

Dall’ufficio di Gaudenzio Sella alle prime reclame

La biblioteca di Gruppo è articolata in varie sezioni: dalla giuridica con antichi codici normativi ai recenti testi economici, dai volumi sui territori in cui Sella opera, alla nuova (e sorprendentemente ricca) sezione dedicata ai colleghi autori. . E poi le storie del primo marketing Banca Sella, allora “reclame” e le vecchie insegne, testimoni di crescita e sviluppo, unioni e cambiamenti per finire all’antenata della fotocopiatrice o al temperamatite a manovella. 


Insomma, manca solo il bianconiglio, ma lo spazio per soddisfare la curiosità su un passato che è anche il nostro, c’è tutto. È una questione identitaria, di nostra identità, aprire lo sguardo sul cammino fatto per essere giunti qui, aiuta a capire dove potremo arrivare.   

Siamo abituati ad attribuire alle centinaia di metri di documenti conservati negli archivi un valore essenzialmente culturale o storico (spesso nell’accezione più “grigia”). La percezione non è errata – indiscutibile il valore culturale di un archivio – ma incompleta: sono anni ormai che si è capito che conoscere la propria Storia garantisce efficacia, efficienza, una visione colorata del futuro, forte della ricchezza del comune patrimonio Heritage, di questa eredità che appartiene a tutti.

 

La Sala Espositiva Sella è visitabile tutti i giorni accordandosi con il personale dell’Ufficio Storico al numero 015.352622, interno 42700, mail ufficiostorico@sella.it
 

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