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#CosaCambia | Women's economic empowerment: quel divario di genere da mappare, raccontare, contrastare

L'appuntamento si è tenuto 10 giugno 2024 live da S32
#CosaCambia | Women's economic empowerment: quel divario di genere da mappare, raccontare, contrastare
La locandina del nuovo appuntamento del #CosaCambia

«Investire nelle donne avvantaggia non solo le donne ma tutta la società nel suo insieme. Tuttavia con l’attuale tasso di investimenti, entro il 2030 più di 340 milioni di donne vivranno ancora in condizioni di povertà estrema. Non è mai stato così urgente promuovere questa emancipazione economica perché investire nelle donne significa accelerare il progresso»
ONU Women, 2024

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«Il divario di genere nell'ambito finanziario è evidente a tutti, sia agli operatori che al pubblico, ma finora si è fatto ancora troppo poco per attuare soluzioni efficaci al fine di ridurlo. Secondo i risultati delle nostre ricerche è imperativo intervenire su diversi fronti. È cruciale agire sulla consapevolezza. È necessario formare gli operatori riguardo all'influenza che gli stereotipi di genere esercitano sul loro lavoro. Inoltre è fondamentale implementare strategie di comunicazione nell'ambito dell'educazione finanziaria». 
Università Cattolica di Milano

Oggi in Italia 1 donna su 3 non percepisce una fonte di reddito propria e soltanto 1 donna su 20 ne ha una integrativa. Anche i consulenti finanziari sarebbero più inclini a illustrare prodotti e servizi quando si trovano a dialogare con un uomo, invece che con una donna. È quanto emerge da una recente indagine realizzata dall’Università Cattolica di Milano raccontata anche dall’hub editoriale Sella Insights. Si tratta di un pregiudizio che alimenta quella violenza economica di genere in un circolo vizioso molto difficile da scardinare e che proviamo oggi su queste pagine a raccontare. Perché questo bias è da superare. Ma c’è di più. Da tempo anche per l’Italia il quadro è reso peggiore dalla scarsa educazione finanziaria in Italia: siamo il penultimo Paese G20. Inoltre meno della metà delle donne hanno intrapreso percorsi di conoscenza finanziaria rispetto al 65% degli uomini. Ma qualcosa si può e si deve fare. Anche perché in questa fase storica i media digitali sono contemporaneamente punti di accesso al mondo finanziario e luoghi di scambio e socializzazione. E c’è dell’altro. L’embedded finance, inteso come nuovo modello implementato da Fabrick per la finanza, diventa uno strumento di inclusività finanziaria: con questo nuovo approccio le persone che non hanno conti bancari possono accedere ai servizi tramite wallet digitali o proposte alternative di credito. Così il nuovo #CosaCambia, partendo dalla violenza economica di genere  dai percorsi di inclusività, si occupa di quell’ambito suggerito dalle Nazioni Unite come women’s economic empowerment. Una strada da percorrere che è lunga e lastricata da stereotipi da superare. Perché se i programmi educativi sono certamente importanti per aumentare il livello di financial literacy, vanno affiancati da iniziative di empowerment femminile per legittimare il ruolo della donna nel contesto finanziario. Ancora oggi In Italia il panorama imprenditoriale femminile è molto limitato: solo il 22% delle aziende è guidato da donne e le startup fondate da figure femminili costituiscono poco più del 10%. Dati che segnano un profondo divario con gli altri Stati europei e che riflettono un retaggio culturale obsoleto, ostacolo alla competitività dell’intero sistema Paese. Così nasce DonNA, iniziativa di dpixel, Venture business dell’ecosistema Fabrick, volta ad agevolare e stimolare la crescita dell’imprenditoria femminile innovativa per colmare il divario di genere e il GAP con gli altri Paesi europei. Perché come ricorda la fondazione Bet She Can – impegnata a supportare le giovani preadolescenti alla scoperta di ciò che sono e di ciò che vogliono essere, prima che i condizionamenti si consolidino – “è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio”.

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INSPIRING SPEECH #1
Quante e quali sono le donne che non percepiscono una fonte di reddito propria? In che modo rompere il giogo del pregiudizio che rafforza quella violenza economica di genere? E ancora, come incrementare l’educazione finanziaria? Focus sulla ricerca dell’Università Cattolica di Milano legata alla condizione finanziaria delle donne.
Cinzia Castiglioni, ricercatrice facoltà di Psicologia Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Claudia Manzi, professoressa ordinaria facoltà di Scienze della Formazione Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e vice-presidente del Gender Equality Plan

INSPIRING SPEECH #2
Qual è il rapporto della generazione Z con il denaro? In che modo l’ideale di ricchezza futura influisce sulla ricerca di conoscenza finanziaria? Focus sulla analisi condotta da HYPE con la curation di Ipsos Italia legata alla consapevolezza finanziaria delle nuove generazioni e ai loro consumi digitali.
Eva Sacchi, Public Affair Director IPSOS

ORE 18.30
INSPIRING TALK
Esperti, manager, startupper analizzano le ricerche e riflettono sul tema
Silvia Attanasio, Responsabile Innovazione ABI
Jessica Ciancaglini, Head of Brand & Communications HYPE
Ruth Di Nunzio, People, Communication & Corporate Identity Director Fabrick
Chiara Padua, Deputy Head Fintech District– Head Milan Fintech Summit
Lorenzo Perotta, co-founder Finanz
Marie Madeleine Gianni, Founder Bet She Can (in collegamento da Ottawa) 

CLOSING CONFERENCE
Tra economia, innovazione, rappresentanza politica ed empowerment femminile, le sfide delle nuove generazioni. 
Alberta Pelino, Young Ambassadors Society

 

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