Visco: la ripresa è un'occasione unica per la transizione verso lo sviluppo sostenibile
Il Sole 24 Ore - Radiocor
La ripresa che arriverà è un'occasione unica e irripetibile, grazie anche alle risorse dell'Europa, per una transizione verso la sostenibilità, non solo ambientale, ma anche legata all'impegno sociale e alla gestione societaria. Il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco negli ultimi interventi sta battendo spesso il tasto della sostenibilità messa in evidenza dai criteri 'Esg' che "hanno effetti positivi sulle condizioni di equilibrio economico e finanziario delle imprese, sulla gestione dei rischi e, in ultima istanza, sul benessere di tutti i cittadini".
L'Italia che quest'anno ha un ruolo strategico nel consesso internazionale, quello di 'regista' dei lavori del G20, sostiene le azioni per affrontare il cambiamento climatico e il degrado ambientale. Azioni che sono fondamentali per promuovere la sostenibilità soprattutto nei paesi in via di sviluppo, nota Visco, dove bisogna favorire la transizione energetica, dare priorità al trasporto 'verde' e ai sistemi urbani sostenibili, investire in infrastrutture resilienti e nella loro manutenzione a lungo termine, promuovere tecniche di agricoltura intelligente per il clima e proteggere la biodiversità.
La sfida non è facile riconosce il banchiere centrale italiano e membro del board della Bce e spostare lo sviluppo economico su un sentiero di sostenibilità è un'operazione che necessita di una formidabile cooperazione globale. "L'occasione è unica" ripete spesso Visco, e dobbiamo dare forma alla ripresa investendo in tecnologie innovative e promuovendo giuste transizioni verso economie e società più sostenibili. Il Governatore della Banca d'Italia la settimana scorsa ha ricordato anche il ruolo delle Banche multilaterali di sviluppo.
Negli ultimi cinque anni hanno garantito circa 200 miliardi di dollari annui ai paesi assistiti, risorse in parte destinate a progetti di mitigazione e adattamento del clima. La finanza può svolgere un ruolo importante per la sostenibilità nota Visco. C'è un crescente interesse degli investitori che sta determinando una forte espansione della finanza sostenibile. In questo modo si amplia la disponibilità di capitali per finanziare la transizione verso un'economia a basso impatto ambientale. Questa tendenza va sostenuta da una migliore informazione societaria: "le imprese che rimangono indietro nell'accrescere la trasparenza incontreranno difficoltà nell'attrarre capitali" per questo una corretta identificazione e quantificazione dell'esposizione degli attivi delle società ai rischi climatici "è anche uno strumento essenziale per una loro accurata ed efficace gestione".
Anche la Banca d'Italia applica criteri di sostenibilità ai suoi investimenti e negli ultimi due anni ha realizzato "rendimenti corretti per il rischio più elevati di quelli dei rispettivi indici di riferimento, in misura più significativa nelle fasi di forte turbolenza dei mercati finanziari connesse con la pandemia". Insieme con le altre banche centrali dell'Eurosistema, la Banca d'Italia ha definito una posizione comune per la sostenibilità climatica degli investimenti in euro (quelli non legati con le operazioni di politica monetaria). In questo modo l'Eurosistema contribuisce al conseguimento degli obiettivi climatici dell'Unione europea, in armonia con le disposizioni dei trattati europei. Riconoscendo l'importanza di fornire al mercato un'informazione adeguata in tema di rischi ambientali e attività con impatto sul clima, osserva Visco, le banche centrali dell'Eurosistema sono inoltre impegnate a promuovere l'elaborazione e la diffusione di dati affidabili e standard statistico-contabili il più possibile adeguati e omogenei a livello globale.