Un nuovo umanesimo? L'uomo al centro dell'innovazione
L'età dell'eccellenza di Mauro Porcini è un viaggio nell'innovazione continua di questi ultimi anni "attraverso il filtro palpitante dell'essere umano: un'innovazione sentita, pensata, sudata dall'uomo"

di Marco Palmieri
Ricordate quando si diceva "masterizzare"? Era un neologismo nato appena qualche anno fa, che parlando di film e musica marcava decisamente la differenza tra un mondo nuovo, rivoluzionato da un salto tecnologico senza precedenti, e la lunga epoca del nastro che lo aveva preceduto. Eppure oggi è già preistoria. Il mondo in cui viviamo, infatti, cambia con un'accelerazione mai vista prima. Una metamorfosi continua, che riguarda tutto: il modo in cui comunichiamo, viaggiamo, lavoriamo, facciamo acquisti e molti altri aspetti della vita quotidiana.
Altrettanto rapidamente "la novità di oggi diventa routine di domani". Basti pensare alla storia recente. Facebook e Twitter, ad esempio, sono nati tra il 2004 e il 2006 e hanno impiegato diversi anni a diventare fenomeni davvero di massa. Instagram invece è nato dopo, nel 2010, ma ha impiegato molto meno tempo a rivoluzionare un mondo che era già stato rivoluzionato da Facebook e Twitter. Per non parlare di piattaforme ancora più recenti, che spopolano tra i giovani.
La pandemia Covid-19, si sa, ha spinto ancora di più su questo acceleratore. "Milioni di persone in ogni angolo del pianeta sono diventate dalla notte alla mattina lavoratori virtuali e consumatori digitali". Ora un libro prova a mettere a fuoco questa incredibile fase della nostra storia.
L'età dell'eccellenza. Innovazione e creatività per costruire un mondo migliore (il Saggiatore, pp. 512, 25 euro), opera del designer e manager Mauro Porcini, avverte: "nel tempo che avete impiegato a leggere queste poche righe sono nate decine di altri strumenti geniali che rivoluzioneranno la vostra esistenza da ogni punto di vista. Quella in cui ci troviamo è una nuova era, fondata sull'innovazione continua; e la sola legge a regolarla è che nulla sarà mai più lo stesso". Ma non è un libro di "processi e strumenti", come spiega l'autore, bensì un viaggio nell'innovazione continua di questi ultimi anni "attraverso il filtro palpitante dell'essere umano: un'innovazione tutta centrata sull'uomo, sentita, pensata e sudata dall'uomo".
Una lettura, che a tratti sfocia dichiaratamente nell'autobiografia, che fin dall'inizio prova a definire una "mappa del mondo nuovo" (il titolo della prima parte del volume), partendo da quattro punti cardinali che rappresentano quattro variabili relativamente semplici ma che in passato erano più difficili da avvicinare per chi aveva un'idea innovativa: l'accesso ai capitali necessari, la produzione manifatturiera meno costosa e più efficiente, la distribuzione di massa dell'e-commerce e la comunicazione diffusa attraverso le piattaforme dei media digitali. Variabili, queste, che hanno sgretolato le barriere all'entrata fatte di dimensione, scala e costi di produzione e che quindi facilitano e contribuiscono ad accelerare l'innovazione.
In questo quadro la transizione non è più uno stato temporaneo ma diventa la normalità. Ed è qui che si innesta anche la riflessione sull'eccellenza, che da origine al titolo: non c'è più modo di difendere la mediocrità di prodotti e servizi attraverso barriere all'entrata. "O si produce eccellenza o qualcun altro lo farà al vostro posto". A tutto vantaggio dell'essere umano che "torna ad essere al centro di tutto", perché ad ogni impresa resta solo una scelta possibile: "quella di immaginare, progettare e creare le soluzioni più straordinarie per le persone che serve, con una focalizzazione nuova ed eccezionale sulle loro necessitò e sui loro desideri".
Se così è, l'impatto positivo e sostenibile sul futuro che deriva dall'innovazione non può che essere altissimo. Con un'avvertenza al lettore: a leggerlo oggi, questo libro "sull'essere umano che innova" è un libro sull'attualità in cui viviamo; ma a riprenderlo in mano tra qualche anno, sarà un libro di storia, su un passato probabilmente già lontano.