Settimana della cultura d'impresa: il "Grand Tour" approda all'Archivio storico del gruppo Sella

Settimana della cultura d'impresa: il 'Grand Tour' approda all'Archivio storico del gruppo Sella
Un dettaglio della sala espositiva dell'archivio storico del gruppo Sella
17 Nov 21
#archivio storico

di Luigi Mosca e Fabrizio Gremmo*

L'Archivio Storico del gruppo Sella ha aperto le sue porte al pubblico il 27 novembre, offrendo ai visitatori che prenoteranno la visita un percorso scandito da alcune significative tappe dell'impresa bancaria nata nel 1886 come Gaudenzio Sella & C.i. Una realtà che fu a sua volta generata nel contesto imprenditoriale di famiglia già ricco di secoli di storia, e all'interno di un territorio - il distretto tessile biellese - che fu uno dei punti principali ove si concretizzò la rivoluzione industriale in Italia. Una storia che prosegue oggi e che vede il gruppo Sella protagonista di una nuova rivoluzione, certo non meno profonda e significativa: quella del digitale e del fintech. 
 
L'occasione per l'apertura al pubblico dell'Archivio Storico è stata data dai vent'anni di attività di Museimpresa, l'Associazione che riunisce musei e archivi delle imprese storiche italiane, che per la XX Settimana della Cultura d'Impresa propone una rassegna dal titolo promettente: Vent'anni di cultura di impresa. Il Grand Tour tra i valori dell'Italia intraprendente. Il suggestivo termine di Grand Tour, infatti, identifica il viaggio, soprattutto in Italia, che nel XVII e XVIII era costume compiere da parte dei membri della buona società europea al fine di completare la propria formazione e di migliorare la propria cultura. Nel corso di tali viaggi era usanza inviare cartoline illustrate alle famiglie con vedute dei luoghi visitati.

In questo contesto, i quattro associati biellesi a Museimpresa - Archivio Storico gruppo Sella, Casa Zegna, Fondazione FILA Museum e MeBo - Menabrea Botalla Museum - hanno proposto un palinsesto di eventi, sui social network e in presenza presso le proprie sedi, utilizzando come un gioco di squadra lo spunto di unirsi in un augurio corale per il ventennale dell'Associazione. Il Grand Tour Biella: 4x5 = 20 vede i quattro enti "inviare" cartoline virtuali a Museimpresa su Linkedin, Facebook e Instagram, dando vita a un racconto a tappe rappresentato da venti cartoline, cinque per ciascun soggetto, composte da immagini, parole e materiali d'archivio che raccontano le specificità delle aziende e della terra che le pone in dialogo. Un'iniziativa per raccontarsi, dunque, facendo sì che questi modelli di cultura d'impresa non rimangano confinati negli archivi, ma vengano condivisi con tutti i soggetti operanti sul territorio.  

L'Archivio Storico del gruppo Sella immagina un viaggio a tappe scandito nel tempo, illustrato grazie a 5 cartoline inviate da uomini d'affari, fra fine Ottocento e i giorni nostri, che si scopriranno essere nonno e nipoti, tutti in visita in epoche diverse a Biella, i quali sperimentano sul territorio i servizi innovativi e talvolta inaspettati che Banca Sella offre di volta in volta per rispondere alle esigenze sempre diverse poste dai nuovi tempi. I cinque visitatori diventano così testimoni di quella continuità di valori che, pur traducendosi in scelte ogni volta differenti e aggiornate, rimangono incardinate nella tradizione di servizio della banca. Innovazione e tecnologia, spirito imprenditoriale e valori antichi, esperienza, umanità e professionalità sono gli ingredienti dei servizi che, generazione dopo generazione, hanno caratterizzato l'offerta di Banca Sella segnando una cultura di rapporti e relazioni con i clienti, il territorio e le istituzioni, contribuendo a formare quella "cultura d'impresa" che è meta e oggetto del nostro Grand Tour. Un gioco quindi, ma molto serio. E la storia va a incominciare. 


Le cartoline del Grand Tour dell'Archivio Storico gruppo Sella

Immaginiamo che nella primavera del 1887 un uomo d'affari, visto il crescente peso economico della piccola ma laboriosissima città piemontese, decida di compiere un viaggio di lavoro a Biella. Qui scopre che sulla centralissima via Umberto, sede delle principali ditte commerciali e artigiane, una nuova banca ha aperto il suo sportello al pubblico, proprio sotto i portici dell'edificio dove è collocata anche la sede del Comune. La banca porta un nome noto, Sella, come il famoso ministro, e con fama imprenditoriale consolidata nel settore tessile. Si tratta dunque di industriali lanieri che intraprendono l'attività bancaria: un'esperienza imprenditoriale messa a disposizione della nuova attività per fornire servizi al territorio, dalle grandi industrie tessili al semplice artigiano, dalle attività commerciali ai piccoli risparmiatori.    

Nel 1886 infatti, il ventiseienne Gaudenzio Sella (1860-1934), laureato da due anni in ingegneria civile, insieme ad altri 6 tra fratelli e cugini, costituisce l'istituto di credito che è all'origine dell'attuale gruppo Sella. Il 23 agosto 1886 viene costituita l'accomandita semplice Gaudenzio Sella & C.i allo scopo di "esercitare - recitava la prima circolare pubblicitaria - il commercio bancario come sconti, anticipazioni, conti correnti, compra vendita di valori, ecc.". 

 

Passano molti anni, e il nipote dell'uomo d'affari conosciuto nella prima cartolina viene a sua volta a Biella per lavoro. La trova cresciuta sia per le opportunità di lavoro che per il numero di aziende, e anche il traffico urbano è decisamente aumentato. Deve fare un¿operazione bancaria ma non riesce a parcheggiare. Ed ecco che, proprio nel cuore cittadino, scopre una soluzione geniale: in una città cambiata moltissimo in 80 anni, quella stessa banca già trovata dal nonno fornisce un servizio innovativo di drive in, permettendo a due clienti in contemporanea di concludere operazioni di sportello senza scendere all'autovettura.

I consiglieri di Banca Sella, infatti, già a metà degli anni '50, presero una coraggiosa decisione: «Essendo i locali della nostra attuale sede di via Seminari, che la Banca occupa fin dal 1898, divenuti inadatti ed insufficienti in conseguenza dello sviluppo preso dal nostro Istituto e non risultando possibile adattare i locali stessi o trovarne altri in affitto in località adatta in Biella che veramente si prestino per le nostre necessità, abbiamo scelto la soluzione di costruire per la nostra sede un fabbricato nuovo». Nell'aprile 1966 l'edificio era ormai concluso e rifinito, riconfigurando l'ingresso della parte storica della città, pronto ad accogliere uffici interni e sportelli aperti al pubblico. La nuova sede incarnò la visione di alcuni servizi innovativi per la clientela, dei quali si tenne conto sin dalla fase di progettazione dell'edificio su esplicita richiesta della Direzione della banca. 

Una delle novità fu costituita proprio dalla realizzazione, su un lato dell'edificio costeggiante una via laterale, di un drive-in, con due sportelli bancari dedicati agli automobilisti.

 

Sempre in viaggio per lavoro nel Biellese, il richiamo dell'economia locale porta il nostro personaggio a percorrere le valli biellesi. Tante sono le novità e le modernizzazioni tecnologiche che trova nelle aziende. Ma una lo colpisce in modo particolare, e non si tratta di un'innovazione legata alla produzione delle aziende industriali. Si tratta ancora una volta di un'idea della banca - la solita Banca Sella - che all'interno delle fabbriche, e non solo nelle proprie succursali, ha montato delle macchine che permettono agli operai e agli impiegati di prelevare denaro dal proprio conto, direttamente sul posto di lavoro.  

Era infatti il 1973 e il pagamento degli stipendi agli operai avveniva ancora prevalentemente in contanti, con la classica "busta paga". Le banche, Sella compresa, fornivano pertanto alle ditte una sorta di servizio consegnando a domicilio la somma necessaria per formare le buste paga. Ma il sistema era ormai antiquato, non si prestava ad alcun tipo di sviluppo e in più esponeva a rischio di rapine. Proprio in questo periodo, Banca Sella avanzò la proposta di montare anche nelle fabbriche le nuove apparecchiature distributrici di denaro. Si trattava della "Cassa Automatica Prelevamenti", per realizzare la quale Banca Sella scelse il modello inglese Chubb MD2. Con il posizionamento di tali macchine nelle fabbriche e raffinando la struttura dei conti si ottenne che lo stipendio venisse accreditato direttamente in conto e l'operaio potesse prelevare il fidato contante direttamente in fabbrica. 

 

Dopo quasi quarant'anni è ancora un bisnipote del nostro uomo d'affari di fine Ottocento a visitare Biella, questa volta a motivo di un convegno organizzato presso l'auditorium del gruppo Sella. Siamo nel 2012, e il nostro giovane personaggio apprezza fortemente la nuova struttura, realizzata utilizzando parte degli spazi dell'antico lanificio Sella che vide, tra i primi, applicare sin dalla prima metà dell'Ottocento macchinari e processi della Rivoluzione Industriale, e che fu poi sede del nuovo CED di Banca Sella dagli anni '80, e ora accoglie Sellalab, startup e uffici di open banking del gruppo Sella.   

Proprio in quegli anni, infatti, nello storico complesso del Lanificio Maurizio Sella nasce la piattaforma d'innovazione Sellalab, con l'obiettivo di supportare i processi di open innovation e di trasformazione digitale di imprese consolidate e startup, favorendo i processi di innovazione delle prime e la crescita delle seconde. Alla sede di Biella è seguita l'apertura di altre sedi a Milano, Lecce e Salerno. Ogni sede ha la missione di diventare il punto di riferimento e di interconnessione nel territorio per chi vuole fare impresa.

Nel 2017 il Gruppo Sella promuove la nascita del Fintech District a Milano: il punto di accesso all'ecosistema fintech italiano che riunisce startup, imprenditori, istituzioni finanziarie, investitori e università, con l'obiettivo di favorire lo sviluppo dell'industria finanziaria del futuro e la crescita delle aziende del settore. Nel 2018 nasce Fabrick, un ecosistema finanziario open che abilita e promuove la collaborazione tra banche, corporate e fintech al fine di creare soluzioni innovative per i propri clienti finali una piattaforma che aggrega, integra e coordina un numero sempre crescente di API.

 

E infine siamo a oggi, ultima tappa di questo Grand Tour. Il legame tra questa discendenza di uomini d'affari e il Biellese continua e si mantiene, ed è il turno del più giovane rampollo di famiglia di recarsi a Biella, insieme al proprio papà, entrambi ospiti di un dipendente di Banca Sella, il quale propone loro una insolita visita sulla terrazza della nuova sede di Gruppo. Qui il panorama si offre stupendo allo sguardo, con la vista sui monti e sulla pianura, e il nostro giovane personaggio ha la possibilità di far volare il drone che ha portato con sé per scattare, così spera, alcune belle fotografie. Ciò che però lo colpisce di più è, ancora una volta, un segno d'innovazione e sensibilità al passo con i tempi: l'intera superficie della terrazza è sovrastata di pannelli solari.  

Il gruppo Sella ha infatti azzerato l'impatto delle emissioni di CO2. L'obiettivo è stato raggiunto attraverso le iniziative sostenibili dedicate alla riduzione della propria impronta carbonica già attuate negli ultimi anni, e all'adesione al progetto "Impatto Zero" di LifeGate, volto a mitigare in modo significativo l'impatto ambientale delle società del Gruppo e a compensare le emissioni residue. Tale progetto sostiene iniziative certificate a livello internazionale di assorbimento della CO2, di tutela ambientale, di promozione dell'economia circolare e di supporto alle comunità locali. Sella è così tra i primi gruppi in Italia nel settore bancario e finanziario a raggiungere la cosiddetta "carbon neutrality". 

 

*Archivio Storico Gruppo Sella

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