Percorso 6 Denaro - Quanti soldi ci sono nel mondo?

Percorso 6 Denaro - Quanti soldi ci sono nel mondo?
Denaro, un percorso per Clienti Premium
30 Nov 21

Chiedersi quanti siano tutti i soldi del mondo può sembrare un po' fine a sé stesso, una di quelle domande che possono venirci in mente solo in coda in autostrada. In realtà, però, non si tratta né di una banalità né, tantomeno, di una questione di nicchia: per le autorità monetarie, infatti, è molto importante quanta moneta circola nell'economia - la cosiddetta "offerta di moneta" -, soprattutto perché le variazioni della quantità di moneta in circolazione possono avere degli effetti sull'inflazione.

Dare una risposta alla domanda, tuttavia, è molto complicato e già solo capire cosa siano "i soldi" è un compito difficile. La moneta si distingue per tre caratteristiche: come unità di conto, mezzo di pagamento e riserva di valore. Sono moneta sia gli spicci persi nel divano, sia il plafond della nostra carta di credito, ma anche le obbligazioni che possediamo. Ed è qui che le cose si complicano: come possiamo mettere sullo stesso piano dei titoli e i soldi nel nostro portafoglio? E che dire delle valute digitali, come i bitcoin, che praticamente non si possono usare come mezzo di pagamento?

Insomma, sapere quanti sono i soldi nel mondo dipende da come classifichiamo il denaro, e uno dei modi più convenienti per farlo è capire se un particolare tipo di moneta è più vicino ad essere un mezzo di pagamento (come il contante) o come riserva di valore (come un'azione o un'obbligazione), che non usiamo per pagare la spesa ma che conserviamo appunto perché ha un valore economico. 

In altre parole, possiamo cercare di suddividere la moneta in "aggregati monetari" a seconda del loro grado di "liquidità", cioè quanto facilmente possono essere usati come mezzo di pagamento. Seguendo questa scala, distinguiamo quattro tipi di aggregati monetari, che sono chiamati M0, M1, M2, M3. A grandi linee, gli aggregati monetari sono un po' come una matrioska: M1 include anche M0, e così via. 

Spiccioli e riserve bancarie
Il primo aggregato monetario, M0, è detto anche "base monetaria", ed è costituito da tutto il "circolante" - ossia il contante - nell'economia, più le "riserve obbligatorie, cioè la quantità di denaro che le banche devono depositare presso le banche centrali. Si può ottenere una buona stima di M0 a partire dai dati di tutti i prelievi agli sportelli, ma bisogna anche considerare il denaro contraffatto e quello che viene perduto o distrutto. Le banche centrali dei vari paesi del mondo pubblicano le loro stime e a volte raccolgono anche quelle degli altri paesi, come fa la FED su FRED, il suo portale open data.

La Federal Reserve ha stimato che a Giugno 2021 la base monetaria del dollaro fosse di oltre seimila miliardi di dollari. I dollari sono di gran lunga la valuta più diffusa al mondo: per questo motivo, la FED include anche i dollari nei portafogli fuori dagli USA. Rispetto a Febbraio 2020, la M0 è quasi raddoppiata: il circolante è cresciuto da 1800 a quasi 2200 miliardi di dollari (cioè più di 1500 e 1800 miliardi di euro), mentre le riserve sono passate da 1700 miliardi (1400 miliardi di euro) a oltre 3800 (oltre 3200 miliardi di euro).

Basta questo esempio per capire come, per via della pandemia, molte stime sul denaro complessivamente in circolazione vecchie di qualche anno sono completamente saltate. Per di più, risalire a una stima più recente per tutto il pianeta non è semplice. Per esempio, Trading Economics mantiene una lista aggiornata di tutti gli aggregati monetari per molti paesi del mondo, ma i dati su M0 sono disponibili solo per poco meno di cento paesi cioè un'ottantina di valute su un totale di centottanta riconosciute. Tra queste, figurano solo undici paesi dell'Eurozona, su diciannove, ma mancano tutti i grandi paesi come Italia, Francia e Germania.

Una misurazione più recente è quella di VisualCapitalist, che a maggio 2020 ha stimato che il solo circolante in tutto il mondo ammontasse a 6600 miliardi di dollari, cioè oltre 5600 miliardi di euro.

I conti corrente
Dopo M0 c'è M1, che sostanzialmente include i depositi a vista, cioè i conti corrente e quindi non i conti di risparmio vincolati, dai quali non si può prelevare liberamente denaro. La Banca Centrale Europea include in questo aggregato anche i cosiddetti "depositi overnight", cioè quei prestiti che sono usati soprattutto dalle banche e che devono essere restituiti il giorno lavorativo seguente. Solitamente ci si riferisce a M1 come narrow money, cioè alla moneta nella sua accezione più "stretta".

Visto che M1 include denaro circolante e conti corrente, è una misura molto importante per capire la propensione al risparmio di un'economia: solitamente, infatti, un aumento dei risparmi segnala un aumento dell'incertezza. Nell'aggiornamento di luglio, la BCE ha stimato che a giugno 2021 ci fossero 1400 miliardi di euro in circolante e una M1 totale di diecimila miliardi di euro - ma questa grandezza non è sempre comparabile con quella degli altri paesi, perché la BCE include anche i depositi overnight.

VisualCapitalist, invece, stima che a maggio 2020 M1 ammontasse a trentacinquemila miliardi di dollari (quasi trentamila miliardi di euro): praticamente, quasi tutto il denaro che contiamo con questa misura è disponibile elettronicamente, usando le carte di debito o i nostri smartphone.

Broad Money
M2 è uno degli aggregati monetari con accezione più vasta, perché include forme di moneta che non sono facilmente convertibili in M1, come i soldi depositati sui conti di risparmio. Ad esempio, la BCE considera parte di M2 i depositi con scadenza prestabilita fino a due anni e i depositi rimborsabili con preavviso fino a tre mesi.

L'aggregato monetario più vasto, M3, comprende M2 e alcune attività finanziarie emesse dal settore monetario e finanziario. Si tratta di una categoria molto ristretta di titoli: le azioni, ad esempio, non contano, perché anche se sono molto liquide hanno anche una grande volatilità, così come le criptovalute. In altre parole, per essere moneta un'attività finanziaria non deve solo essere liquida, ma anche "stabile". In particolare, la BCE considera parte di M3 alcuni titoli con scadenza nel breve periodo, come le obbligazioni con scadenza fino a due anni.

Le differenze sono sostanzialmente minime: nel giugno 2021, la BCE stimava che M2 ammontasse a poco più di quattordicimila miliardi di euro e M3 poco sotto i quindicimila miliardi. Dato che M3 contiene M2, la differenza è di "solo" 750 miliardi di euro (mentre la differenza tra M2 e M1, nell'UE, è quasi cinque volte più grande). La stima di Visual Capitalist per il 2020 è che M2 ammontasse a quasi 96 mila miliardi di dollari (più di 82 mila miliardi di euro) e questa può essere considerata una stima possibile e molto ampia di quanto denaro ci sia al mo