Scenari

Pmi, le strategie sostenibili aiuteranno ad uscire più rapidamente dalla crisi

Il Sole 24 Ore - Radiocor

Le pmi italiane sono sempre più attente ai temi della sostenibilità: una su tre ritiene che integrare la sostenibilità tra i criteri che guidano le scelte strategiche contribuirà a uscire più rapidamente dalla crisi attuale. E' una delle evidenze di una ricerca realizzata dal Forum per la Finanza Sostenibile che in collaborazione con la Doxa ha intervistato un campione di 477 pmi presenti su tutto il territorio nazionale.

La maggiore consapevolezza dell'importanza della sostenibilità si riscontra è tra le imprese di taglia maggiore del campione e che non sono ¿native sostenibili' (sono in particolare le aziende con almeno 50 dipendenti).  Dopo la fine della pandemia, nella nuova normalità che seguirà, secondo il 37% del campione aumenterà ancora l'attenzione alle tematiche ambientali, sociali e di governance (Esg). Tra le aziende che già prima della diffusione del Covid-19 avevano messo in campo iniziative e comportamenti sostenibili, l'emergenza sanitaria sembra aver avuto un effetto ambivalente. Da un lato ha costretto alcune a sospendere alcuni progetti, per esempio le iniziative di sensibilizzazione del territorio nell'ambito di fiere o festival a causa delle limitazioni imposte dalle misure di contenimento. Dall'altro, invece, ha contribuito ad aumentare l'attenzione sulla sostenibilità sociale nei confronti dei lavoratori, sia in termini di sostegno finanziario sia di ricorso al lavoro agile che è stato ampiamente utilizzato anche dalle pmi durante le settimane del lockdown e nella fase successiva.

L'indagine ha anche esaminato in dettaglio le politiche di sostenibilità delle pmi e la loro propensione a sottoscrivere prodotti SRI, ossia prodotti sostenibili e responsabili. Si tratta di una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che integra l'analisi finanziaria con quella ambientale, sociale e di buon governo, al fine di creare valore per l'investitore e per la società nel suo complesso.  Il campione di pmi intervistate ha spaziato dalle microaziende (3 dipendenti) fino alle medie (250 dipendenti) attive nei macrosettori dell'agricoltura e allevamento, industria, edilizia e logistica (trasporti e spedizioni).

In generale la finanza sostenibile è ancora poco conosciuta dalle pmi. Le motivazioni sono da ricercare, anzitutto, nella promozione limitata dei prodotti SRI: il 70% delle aziende intervistate non ha mai ricevuto proposte al riguardo da parte dei propri consulenti e partner finanziari. D'altro canto solo un'azienda su tre ha chiesto supporto o consulenza per investimenti in chiave sostenibile. La spiegazione che dà il Forum è che le pmi faticano a concepire gli operatori finanziari come partner e consulenti, inquadrandoli unicamente nel ruolo di creditori o di investitori con finalità speculative (nel caso del private equity/debt). In questo contesto, le banche emergono come il principale punto di riferimento: la maggior parte delle pmi attribuisce loro una funzione importante, sia nella scelta degli strumenti finanziari (41% del campione), sia nella promozione dei prodotti SRI (per il 35%).  

Dalle risposte del campione è emerso inoltre che la declinazione della sostenibilità nelle tre macroaree ambientale, sociale e governance non è sempre familiare alle imprese (soprattutto se piccole e micro) e l'acronimo ESG è scarsamente conosciuto. I tre ambiti della sostenibilità sono affrontati in modo più o meno formalizzato e approfondito. Per quanto riguarda il primo tema, quello della sostenibilità ambientale, è il più intuitivo ed è presente in tutte le pmi.

Nella quasi totalità dei casi la sostenibilità ambientale è formalizzata all'interno dell'azienda e riguarda la grande maggioranza dei progetti e dei processi. La responsabilità sociale, invece, è rilevante ma poco codificata nelle piccole imprese. Essa emerge in seconda battuta, subordinata a quella ambientale e nelle aziende di taglia più piccola si associa soprattutto ad azioni di welfare. Riguardo alla sostenibilità del buon governo societario, l'indagine Forum/Doxa ha evidenziato come sia formalizzata sono nelle medie imprese strutturate; nelle altre, invece, è poco conosciuta e perseguita spesso in modo inconsapevole. In definitiva nei comportamenti concreti le pmi italiane appaiono più sostenibili di quanto loro stesse riconoscano.