Il Private equity a supporto dello sviluppo aziendale, anche nelle situazioni di passaggio generazionale

Il Private equity a supporto dello sviluppo aziendale, anche nelle situazioni di passaggio generazionale
(Getty Images)
24 Nov 22
#scenari #vision

Il tessuto imprenditoriale italiano è composto per la maggior parte da imprese a controllo familiare, di cui oltre il 65% tra quelle con fatturato maggiore di 20 milioni di euro in procinto di affrontare le sfide del passaggio generazionale.

Elemento prioritario tra i desiderata degli imprenditori che si trovano a vivere questo momento di transizione è la crescita aziendale, che rappresenta il principale obiettivo per circa il 65% del campione come evidenziato dall'Osservatorio Aub dell'Università Bocconi e AIdaf. I dati mostrano inoltre che un'azienda su due ha ritenuto preferibile avviare un processo di vendita a causa dell'impossibilità di finalizzare il passaggio generazionale. 

In tale contesto, i fondi di private equity possono rappresentare un partner idoneo per favorire lo sviluppo dell'azienda e accompagnare una nuova generazione di azionisti e/o di manager. 

Il mercato del private equity e del venture capital italiano ha registrato dati particolarmente positivi in termini di investimenti nel primo semestre 2022, con 10,9 miliardi di euro (+139%) investiti in 338 operazioni (+34%), di cui 3,6 in operazioni di buy-out (+86%). A livello dimensionale, il segmento delle PMI rappresenta il target preferenziale dei fondi italiani: l'81% degli investimenti è rivolto a imprese con fatturato inferiore a 50 milioni di euro (52% escludendo gli investimenti VC).  

I fondi di private equity consentono da un lato all'imprenditore che si approccia al processo di vendita di realizzare i suoi principali obiettivi, ossia l'ottenimento di un ritorno per sé stesso e per i propri eredi e, dal lato più aziendale, l'assicurazione della continuità dell'attività, molto spesso anche attraverso l'inserimento e/o la promozione di nuove figure manageriali apicali. 

Oltreché attraverso la crescita organica, l'obiettivo dello sviluppo è perseguito dai fondi di private equity attraverso una strategia di cosiddetto build-up, ossia il perfezionamento di acquisizioni strategiche da parte dell'azienda, volte ad accrescere la dimensione e la profittabilità aziendale. I dati mostrano che oltre il 35% delle operazioni completate da fondi di private equity nel biennio 2020-2021 ha riguardato add-on per società già in portafoglio.

In tale contesto, l'operazione appena completata tra i soci del Gruppo Edicom e il fondo di private equity Star Capital (leggi l'articolo dedicato), in cui Sella Corporate & Investment Banking ha agito come advisor finanziario esclusivo dei venditori, risulta coerente con l'attuale evoluzione del mercato. Il deal ha infatti permesso ai soci storici di conseguire i loro obiettivi primari, favorendo un percorso di crescita e rinnovamento aziendale attraverso l'attuazione del business plan, volto a consolidare il posizionamento del gruppo nel suo mercato di riferimento e allo sviluppo di nuovi business, e l'inserimento di nuove figure manageriali apicali.

Nel 2023 il ruolo dei fondi di private equity continuerà ad essere centrale per l'andamento del mercato del M&A, che continuerà ad essere influenzato da fattori complessi quali il contesto geo-politico, l'applicazione del PNRR, il processo di digitalizzazione delle imprese (elemento accentuato post-Covid) e di transizione ecologica. 

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