Gli oggetti dell'archivio storico raccontano la storia della Giornata Mondiale del Risparmio
di Fabrizio Gremmo*
Con l'arrivo della stagione autunnale e la riapertura delle scuole, giunge tradizionalmente alla fine di ottobre la celebrazione della Giornata Mondiale del Risparmio, che ripropone ormai da quasi un secolo ai giovani studenti, ai cittadini tutti e alle stesse istituzioni una riflessione su tema del risparmio e, più in generale, dell'economia di famiglie e imprese.
La Giornata Mondiale del Risparmio si lega al nome di un importante economista italiano, Maffeo Pantaleoni (1857-1924), che fu ispiratore della sua proclamazione grazie a un discorso tenuto a Milano nel 1924 durante il Congresso Internazionale del Risparmio organizzato dalla Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde. Il 31 ottobre, ultimo giorno del congresso venne dichiarato "Giornata internazionale del risparmio" dal professore e pubblicista Filippo Ravizza (1875-1957), che del congresso fu uno dei principali artefici, e che divenne inoltre direttore dell'Istituto Internazionale del Risparmio.
A questo tradizionale appuntamento si accompagna dal 2018 il Mese dell'Educazione Finanziaria, iniziativa istituzionale italiana che intende innovare e aggiornare la tradizione del "risparmio familiare e personale". La celebrazione della Giornata Mondiale del Risparmio, che nel 2024 compirà il secolo di vita, avverrà anche quest'anno il giorno 31 ottobre e avrà come tema Il valore del Risparmio nell'era dell'incertezza, concludendo la serie di eventi del Mese dell'educazione finanziaria.
Se il concetto di risparmio porta con sé un significato intrinseco di rinuncia immediata al consumo, è pur vero che esso possiede anche un significato temporale ben preciso: nessuno, infatti risparmia per il passato; il risparmio è legato al futuro. Da qui l'importanza da sempre assegnata all'educazione dei giovani al risparmio in vista del loro avvenire.
Lo stesso Quintino Sella (1827-1884), imprenditore, scienziato e ministro delle Finanze del giovane Regno d'Italia, si espresse chiaramente in proposito: «Importa grandemente che l'uomo sin dall'infanzia impari a pensare allo avvenire, e conosca teoricamente e praticamente i mirabili effetti della previdenza. È essenziale che egli si abitui fin dai primi suoi anni nell'esercizio della virtù del sacrificio dell'oggi in vista di un più lontano periodo della sua vita»
La "virtù" del risparmio divenne quindi oggetto di educazione e sensibilizzazione per tutta la società, a partire dai bambini delle scuole, destinatari nel tempo di varie iniziative promosse dalle Casse di Risparmio e, più in generale, dagli istituti bancari.
Anche Luigi Einaudi (1874-1961), economista di fama mondiale e secondo Presidente della Repubblica Italiana, lasciò una personale testimonianza dello stile appreso in famiglia in un suo celebre discorso parlamentare: «Io stesso, quando ero ragazzo e prendevo qualche buon voto a scuola, ricevevo da papà e mamma cinque lire, e siccome l'abitudine di casa era di non comprare cioccolatini, noi le depositavamo sul libretto della Cassa di risparmio postale, così da potere un po' per volta lentamente giungere alla cifra di 100 lire, la cifra del ¿biglietto rosso', che allora aveva in ogni famiglia un significato notevole». Il "biglietto rosso" citato da Einaudi era appunto la rossa banconota da 100 lire, punto di arrivo materiale e tangibile nel quale poter trasformare le singole monetine risparmiate nel tempo.
Gli istituti bancari fecero la loro parte per sensibilizzare al risparmio i giovani alunni delle scuole italiane. Infatti, se la Giornata del Risparmio viene oggi celebrata soprattutto in forma istituzionale, nel periodo dal dopoguerra agli anni Sessanta ebbe un rilievo di grande popolarità, favorito dal boom economico che portò a un relativo benessere diffuso. In tutta Europa fiorirono varie iniziative: dalla composizione degli Inni del Risparmio, alla creazione di "mascotte del Risparmio" (in Austria Sparefroh, risparmiatore felice), alla pubblicazione di giornalini per ragazzi. Le banche elaborarono alcune modalità per coinvolgere le famiglie e i giovani alunni nell'educazione al risparmio.
L'Archivio Storico del gruppo Sella conserva alcuni esempi di tali iniziative risalenti alla metà circa del secolo scorso, in particolare alcuni salvadanai, emblema stesso del risparmiare, distribuiti da Banca Sella e da altre banche poi entrate a far parte del Gruppo e quindi incorporate.
Un salvadanaio rosso (come la banconota da 100 lire) in metallo e a forma di libro veniva regalato, omaggio di Banca Sella, a ogni alunno nella ricorrenza della Giornata del Risparmio, insieme a un libretto di risparmio nominativo. Una fessura orizzontale sulla parte superiore del salvadanaio serviva per introdurre le monete metalliche; un foro rotondo nella parte laterale consentiva di inserire le banconote arrotolate a sigaro. Quando il salvadanaio era pieno, il bambino si recava in banca con i genitori per svuotarlo e depositare i soldini risparmiati sul libretto. La chiave per aprire il salvadanaio era custodita dal cassiere in banca, che la riconosceva grazie a un numero impresso sul salvadanaio stesso.
Oltre ai salvadanai, l'Archivio Storico conserva altri materiali destinati a educare al risparmio i più piccoli. Si tratta di piccoli omaggi offerti in occasione della Giornata del Risparmio e che al tempo stesso erano complementi al corredo scolastico: fra questi, carte assorbenti della locale Cassa di Risparmio con disegni a tema e frasi didascaliche come Il risparmio vi schiude una via sicura, e matite realizzate da Banca Sella le quali con impeto proclamano il motto: Risparmiate!
Tra gli oggetti conservati spicca ancora un originale manifesto del 1965 di Banca Sella dedicato alla "Giornata del Risparmio" nel quale un simpatico cagnolino, emblema di fedeltà, porta in bocca un salvadanaio sotto allo slogan "risparmio, amico fedele".
* Archivio storico gruppo Sella