Commercio elettronico, prosegue la corsa in Italia nel 2021 spinta anche dalle piccole e medie imprese
Il Sole 24 Ore - Radiocor
L'eCommerce in Italia ha ripreso la sua corsa nel 2021 dopo il rallentamento per la pandemia. I dati dell'Osservatorio eCommerce B2c della School of Management del Politecnico di Milano e di Netcomm mostrano infatti che la pandemia, fatta eccezione per il settore dei generi alimentari, ha frenato la crescita del commercio elettronico soprattutto per l'impossibilità di poter usufruire dei servizi per i lockdown del 2020 (l'esempio di crescita inferiore al potenziale sono in particolare i servizi turistici e i trasporti).
I numeri degli acquisti online B2c indicano un valore di 39,4 miliardi con un incremento del 21% rispetto al 2020. Gli acquisti di prodotti risalgono a un ritmo annuo più tranquillo del 18% a 30,5 miliardi (+45% nel 2020) mentre gli acquisti di servizi mostrano un incremento del 36% a quota 8,9 miliardi. L'osservatorio calcola che senza l'effetto negativo della pandemia il mercato online avrebbe chiuso quest'anno con 3,5 miliardi di euro in più. In ogni caso la pandemia ha promosso uno straordinario salto evolutivo a favore del digitale che ha coinvolto anche il mondo del commercio.
Prima dell'emergenza sanitaria infatti, emerge dalla ricerca, il 70% dei rivenditori e grossisti non era organizzato per le vendite online ed oggi, invece, la situazione è molto cambiata. Oltre alle grandi aziende, infatti, anche le medio-piccole italiane si sono avvicinate all'eCommerce e ne hanno compreso le potenzialità. In generale l'approccio alla multicanalità da parte dei venditori è stato elementare ma molti esercenti hanno approfondito le modalità di vendita aprendo una vetrina sui marketplace, ossia dei veri e propri supermercati online.
La multicanalità, emerge da un'altra ricerca della School of Management del Politecnico di Milano, in questo caso in collaborazione con NielsenIQ, è sempre più presente nelle modalità di acquisto dei consumatori italiani che sono sempre più esperti e a loro agio con gli acquisti su internet. La ricerca rileva che quest'anno l''88% della popolazione italiana over 14 (in tutto 52,6 milioni di abitanti) ha utilizzato internet almeno in una fase del percorso di acquisto.
La crescita è a doppia cifra percentuale sia per i consumatori più evoluti (cosiddetti 'rooted'), ossia coloro che utilizzano la rete ovunque e hanno maggiore familiarità con i servizi per i pagamenti digitali. In forte aumento anche le percentuali di utilizzo della multicanalità da parte della fascia degli 'engaged', si tratta dei consumatori disinvolti nell'utilizzo del canale online, soprattutto via smartphone, ma ancora più legati al negozio fisico. Restano stabili o calano le altre fasce di popolazione più refrattarie all'innovazione digitale. Nei prossimi dieci anni le due categorie più evolute sono destinate ad aumentare e arriveranno a rappresentare il 62% della popolazione over 14.
Tra i settori analizzati dalla ricerca, i viaggi sono al primo posto per numero di consumatori che completano il processo d'acquisto online. Il settore assicurativo viene al secondo posto per numero di consumatori che acquistano i prodotti esclusivamente online (23% degli acquirenti della categoria). Percentuali alte anche per l'elettronica e l'informatica sebbene riguardi solo la fase di informazione sul prodotto. La ricerca evidenzia inoltre che i consumatori italiani riconoscono un ruolo sociale ai marchi e sono più attratti da quelli più attenti alle tematiche etiche e sociali. Il 76% del campione ritiene giusto che i marchi prendano posizione su questi temi, il 73% valuta positivamente le aziende che intraprendono questo percorso e il 57% le premia quando si tratta di scegliere prodotti e servizi da acquistare.